giovedì 26 gennaio 2012

Tema: Figure di m...elma

Quando sei adolescente pensi che tutto il mondo sia facile da scalare. Che nessuna vetta sia abbastanza difficile da conquistare. Insomma ti senti onnipotente anche se sei uno sfigato. Ma sentirti onnipotente non ti rende impermeabile alle figure di m…elma.


Qualcuna ne ho collezionata, e non solo da adolescente.
Per adesso mi fermo all’adolescenza, tanto per non sentirmi troppo vecchio, perché io, dovete sapere, ciò l’ansia da età che avanza. E non state a ripetermi che è la vita, che le cose vanno così, che la maturità ha un suo fascino, perché l’unico fascino che io credo abbia, sia solo in quei siti dove ti fanno credere che l’uomo maturo è quello che sbanca al casinò della vita. Ma quando?!?
Ebbene io vivevo perfettamente i miei sedici anni. Le chiacchiere con gli amici, la discoteca, il motorino, le partite a pallone. Insomma vivevo in perfetta simbiosi con me stesso. Mi sentivo in uno stato di grazia, frequentavo la scuola senza infamia e senza lode, giocavo a basket nella squadra del paesello, ma allora non c’erano cheerleader che ti tiravano su l’umore nelle pause partita, al massimo qualche compagna di scuola che mossa a pietà veniva a seguirti ma solo per vedere se in giro c’erano ragazzotti venuti dai paesi limitrofi. Insomma tutto mi appassionava e mi appassionavo a tutto.
All’epoca avevo già in parte intuito la cosa che mi appassionava di più, ma ancora non avevo ben capito come gestire la faccenda. Un conto è essere amato da mamma e papà e non devi fare alcuno sforzo, un altro è essere almeno degnato di uno sguardo dalla ragazzina più timida della scuola. Una piccola miniatura bionda e silenziosa, che trascorreva la maggior tempo sola. Il cervello già era in fumo mentre il mio “io” voleva rivelarsi con tutta la sua forza.
La mia possibilità giunge come un regalo di Natale inatteso, durante l’ora di educazione fisica, ma non sapevo che invece stavo impacchettando, la mia prima figura di m…elma. Nelle poche parole che avevamo scambiato avevo avuto modo di parlarle delle mie abilità atletiche e quindi quell’improvviso cambio di orario che portava la sua classe in palestra giungeva a puntino.
Incrocio il suo sguardo, la saluto con un sorriso che il mio dentista avrebbe apprezzato molto, soprattutto dopo tutti i soldi che gli ho lasciato, e mi dirigo verso la cavallina ben sapendo che lei era lì a seguire la mia evoluzione. 
Partenza…rincorsa…battuta sulla pedana e….prendo in pieno l’attrezzo!! Capitombolo e gioielli di famiglia in frantumi. Se fossi sprofondato avrei dato meno nell’occhio. A quel punto tutti gli occhi erano puntati su di me e non solo i suoi. Moltiplicate due occhi per 48 alunni, due insegnanti ed il custode della palestra….non riuscivo più ad alzarmi e non era solo il dolore fisico a tenermi a terra.   
A quel punto ci fu il boato. Avete presente l’Italia che vince i mondiali dell’82, più o meno. Urla degli insegnanti, risate dei compagni, imprecazioni del custode…che non ho mai capito perché. Insomma tutti mi indicavano come un relitto abbandonato, alzo gli occhi pronto a raccogliere la mia memorabile figura di m...elma e vedo lei, più muta che mai, pallida e sguardo atterrito. 
E’ finita, penso io, qui non si recupera più nulla e invece come sempre dico: “non tutti i mali vengono per nuocere”. All’uscita di scuola lei era lì ad aspettare me, capito?! Aspettava me, che avevo appena conquistato il titolo di sfigato del mese.


L.L.G.

13 commenti:

  1. gli sfigati fan sempre un poco presa in amore eh eh eh scatenano la sindrome della crocerossina o della Bergam in "Io ti salverò" :)
    meis

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    1. accidenti se è vero che gli sfigati attirano come le api al miele!

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  2. Classico spirito da "CROCEROSSINA" che abbiamo quasi tutte Noi "femmine stupide". Spirito che ci fa commettere gli sbagli piu' grossi con gli uomini.
    Crediamo sempre di poterli cambiare, trasformare, alleviando i loro "bubu'" e coccolandoli in caso di insucessi ( tipo la squadra del cuore che perde) ma in realta' ...ZAC ce la prendiamo sempre nel FRAC!!

    Una bella sciabolata è quello che ci vuole, la
    Giuditta insegna!
    wood

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    1. un tempo anche io ho sofferto di questa subdola sindrome e ...zac presa nel frac!!! però poi impari, altro che, se impari...
      llg

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  3. ahaahhaa, mancano i dettagli del frullato di castagne però...
    GD

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    1. ...quello l'ho risparmiato, però a pensarci bene sarebbe stato un particolare molto spassoso ;))
      llg

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  4. troppo poetico....e le crocerossine sono sempre inquietanti.....qualcosa di meno "buonino" si può avere? grazieeee
    nicola

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    1. ..la prossima volta servirò la vedova nera su un piatto d'argento
      pregoooo
      llg

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    2. beh almeno ambientalo in città.....questo paesello diventa noioso....diamo una botta di vita? oppure meglio così.....

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  5. eheh carino questo post!! non ho mai capito se la gallina è nata prima delle uova o le uova prima della gallina...ma di sicuro le figure di melma sono nate con me!! ne ho accumulate talmente tante da non farci quasi più caso...però ho capito che a volte come nel caso del protagonista,una figura di melma può rivelarsi galeotta! :) AG

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  6. e già cara, in questo caso al protagonista gli è andata davvero di lusso :-)
    llg

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  7. Incredibile, anche io avevo pensato di scrivere un post sulla brutta figura! Questo è più bello però....Brava LLG!

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