giovedì 29 novembre 2012

Tema: Il tè dalla zia

Sez. Aspettando l'Apocalisse
Svolgimento

A quarantanni i giochi in amore sono fatti
La discussione non poteva aver peggiore vittima di mio nipote: ma le mie amiche sono implacabili. Non c'è correzione nel tè che tenga! Primo sorso. "Ormai non ci sono più le occasioni che si hanno da ventenni per frequentare a lungo qualcuno". "La sera a letto presto che il giorno dopo si lavora e figurati se hai l'energia per ballare come un pazzo in qualche discoteca". "I migliori partiti son già stati tutti presi a quell'età!". "Se poi qualcuna è sola di sicuro nasconde qualche fregatura". "Per gli uomini è ancora peggio". Secondo sorso. "Con tutti i denti del giudizio già spuntati un uomo non lo correggi più". "Una donna a quarantanni è già stufa di ovulare e non aspetta altro che le gioie della menopausa".
Vero che ormai non ho quasi più ricordi del menarca e nessuna nostalgia dei pianti improvvisi intervallati alla voglia di uccidere qualcuno, ma non si sta parlando di noi, ragazze, cerchiamo di contenere i commenti! Nulla. Gli occhi umidi e tremolanti di mio nipote non frenano la lingua a nessuna delle stanti: chi fresca di vedovanza, chi della vincita all'ultima lotteria della parrocchia. Ma nessun argomento trova più spazio della voglia di consolazione mal interpretata: "Coraggio è l'età migliore per un uomo!". "Che ti importa della solitudine? Guarda me!". Il tutto mentre il biscottino al cacao regala un fremito alla malferma dentiera!


"Ho letto che passati i quaranta si smette di crescere. E quello che si ha inizia a rovinarsi o a imbianchire". Cara, vuoi dell'altro tè? Fingo che mi sia scivolata la bottiglia di gin al rimbocco. "Sai stirare e te la cavi ai fornelli, non ti serve una donna!" Indubbiamente non gli serve una donna. Indubbiamente. Che ci fa? Discutono di come abbinare la borsa alle scarpe? Certe volte mi chiedo come faccia ancora a sopportare le mie amiche. Quando mi sovviene la risposta fingo anche per la mia tazza di tè una mal ferma presa alla bottiglia del gin! 
Vorrei far qualcosa. Vorrei intervenire, ma Gina rovinosamente chiude ogni speranza. Sento distintamente una crepa aprirsi nel cuore del mio povero nipote. Un istante solo, ma distinto da tutto il resto e accompagnato dalla caduta della parte di biscotto già intinta nella tazza: "Perché per distrarti un poco non vieni con noi alla tombola di sabato in parrocchia?"
Mi avvicino a Gianluca con la scusa di prendergli dalle mani la tazza rimasta a mezz'aria. Gli stampo un bacio sulla guancia e lo rassicuro io: "Tranquillo. Non ci arrivi ai quaranta. Il 21 dicembre ci pensano i Maya!"

EF

9 commenti:

  1. ahahahhaha ahahhahahahah Ermelinda Rido troppo! ahhahahha ahahhahah Che brava! Può venire a consolare anche me? AG :D
    (così la Wood non mi butta fuori!)

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    1. AG noi anziane ormai serviamo giusto ad offrire consolazione certe volte! La ringrazio dell'apprezzamento
      Ermelinda

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  2. Ermelinda, spiega a tuo nipote che non ha capito niente. Se si vuole restare giovani in eterno bisogna invecchiare molto in fretta (cit. Ninon de Lenclos)

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    1. Lei signor Melon pare proprio un uomo saggio, la saluto caldamente
      Ermelinda

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    2. saggio perché nato quarantenne, cara Ermelinda. E con un'anima da dodicenne, quando proprio non posso spacciarla per prepubere

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  3. Che nipote paranoico! Per fortuna c'è la signor(ina) Frangisponde che lo tranquillizza coinvolgendolo nelle sue "attività"
    Brava Ermelinda, questo significa avere cuore!

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    1. povero nipote...io non vorrei mai essere nei suoi panni ;)
      Meis

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  4. La situazione è troppo schizofrenica da queste parti.. quasi quasi commento i commenti..
    gd

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  5. Cara Frangisponde, mi sarebbe piaciuto di più se il nipote ne avesse avuto 50 di anni, sarebbe stato uno zitello più credibile ...

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