Svolgimento
Nel villaggio dov’era nata l’anagrafe non esisteva. Aveva vissuto tutta la vita perfettamente bene nonostante questo. Suo padre era il capotribù e l’amava, l’amava abbastanza da averla cresciuta come un guerriero, non c’erano state mutilazioni per lei, suo padre non l’avrebbe mai permesso, prima che crescesse troppo però l’aveva allontanata da lui. Era un capotribù potente, anche fuori dalla sua terra. E conosceva i potenti. Sapeva dove sua figlia avrebbe potuto avere la giusta educazione per quel che lui sognava. Padre Costantino, il missionario, le aveva insegnato fin dalla più tenera età la lingua dell’occidente, a leggerla, a scriverla e non smetteva mai di ripetere a suo padre quanto, un ragazzo intelligente come suo figlio, avrebbe potuto, frequentando le migliori scuole della chiesa, diventare in futuro un uomo potente anche se era nato in uno sconosciuto villaggio africano. E questo lei aveva fatto sin dalla più tenera età: aveva studiato per questo sogno. Aveva unito agli studi di teologia quelli di storia, filosofia ed economia, parlava correttamente cinque lingue più greco e latino. Mangiava poco e dormiva poco. Tutte le sue energie erano rivolte ad un unico fine. Cominciò la sua carriera in sordina, ma la sua erudizione e la sua modestia la portarono presto ad affermarsi, saltò velocemente tutti i gradini della lunga scala che doveva percorrere e infine, arrivò il giorno. Anticipatamente. Nessuno se lo sarebbe aspettato tanto presto. Ora o mai più, questo doveva essere il suo momento. Quando la grande porta si chiuse pesantemente dopo l’extra omnes, camminò dritta verso il suo posto come tutti gli altri, lei, il cardinale. Passarono un giorno e una notte, e un altro giorno ancora. A mezzogiorno del terzo dì, dal camino sopra la Sistina si sollevò un cappello bianco e denso sulla caligine della giornata. Dopo alcune ore, la finestra sulla piazza gremita si aprì. Rimase serena ad ascoltare le parole che aveva imparato a memoria quando aveva appena cinque anni, la gente acclamava, sollevava le braccia, gridava viva il papa, sventolava bandiere bianche e gialle.
Mentre guardava quella moltitudine ripensava al sogno pazzo di suo padre e a come questo l’avesse salvata dal destino ben più infelice riservato alle donne della sua tribù, alle donne del mondo. Ora, ci avrebbe pensato lei. Lo speaker si voltò verso la telecamera che lo riprendeva: “è un momento epocale, - disse - è stato eletto un papa nero.” Lei, la sera, riguardando le immagini, sorrise doppiamente soddisfatta, aveva ingannato sempre tutti riguardo al suo genere, aveva ingannato centoquattordici cardinali, ora era certa che tutto il mondo le avrebbe creduto, qualunque cambiamento, da ora in poi, sarebbe disceso in lei suggerito direttamente da Dio.
Grilletto Salterino
Questa sez. conclave sta veramente tirando fuori grandi pezzi...
RispondiEliminaBrava, Grilletto!
Wow, niente bambini al Vaticano finalmente!
RispondiElimina(bel pezzo che all'inizio disarma nei passaggi da lui a lei e poi invece dà una ragione a tutto - blava glilletto!)
GD
Bellissimo racconto, un inganno a fin di bene. Una Papessa Giovanna con un finale migliore.
RispondiEliminaFelice di rileggerti Grilletto, una papessa nera sarebbe veramente una notizia, chissà di che colore uscirebbe la fumata. E l'hai raccontata così bene che quasi quasi ci credevo. (emoticon quoterosa)
RispondiEliminaAll'inizio mi ha confuso il passaggio dal femminile al maschile, ma quando hai svelato il mistero ho esultato: EVVIVA ! Magari fosse vero....
RispondiEliminaCiao ragazzi, grazie a tutti, non vi ho potuto ringraziare prima perché ero fuori sede ...
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