Svolgimento
E'
meglio quando la notte finisce o sta per farlo o quando è a metà del
suo corso, ma non voglio tornare a casa quando incomincia. I colori non
esistono più, ombre ipocrite mi guardano dal pavimento e io non riesco a
ricambiare, distolgo lo sguardo eppure sento il fiato sul collo, mille
occhi cattivi che mi dicono cattiva e una voce in testa che ripete non
guardare, non parlare, non sbagliare. Scegliere la virtù come un divano
comodo su cui buttarsi dopo una lunga giornata quando non c'è un punto
del corpo che non sia sudore, e che non sia di pelle che poi si
appiccica addosso. Pelle su pelle, e come fa male staccarsi, e grattare
punture di zanzare che corrono a sciami al tramonto verso carni ingenue,
fino a irrorare il pavimento di sangue. Carne e sangue e ancora
appiccicati. Sapore, odore dolciastro, sempre rosso insieme alle angurie
in putrefazione, vedersi destinati alla stessa fine, vedere i propri
rapporti destinati alla stessa fine.
ha una sua sensualità distorta che mi affascina...:)
RispondiEliminasta' figliola sempre più brava....
Meis
Io conosco quel sudore di pelle appiccicata che gronda anche dopo averla nettata e che diventa tutt'uno con nastriformi capelli lisciati sul collo dal sudore. di notte. Di giorno. Ad ogni movimento che compi. E bisogna stare immobili nell'afa. Calore che ti avvolge come un phon caldo da capo a piedi.
RispondiEliminaRefrigerio nella notte in riva al mare. In gelidi tuffi in acqua di mare. Ma dopo ricomincia. Insieme alle zanzare.
Ecco l'estate. E quest'anno è ancora più calda.
ci descrivi l'estate. Ma quella dei giacigli diacci, delle fastidiose zanzare. Della carne che brucia. E non sulla graticola.
Bravissima!!!!
Questa figliola mi spia di notte! Poi penso che non ci sia canzone migliore da ascoltare mentre si legge questo pezzo. Brava Valz! Dario.
RispondiEliminaStavo scrivendo un pezzo come commento ma poi ho preferito non farlo, questo post è bello e stimolante e riesci benissimo a descrivere certi stati fisici e mentali. Come dice bene CLA non descrivi la solita estate, quella che tutti si aspettano (non hai usato la parola asfissiante, ad esempio), ma il tuo post è intriso di sudore ed è difficile anche solo respirare in questa situazione!
RispondiEliminaWell done!
No, Fede, ora lo scrivi.
EliminaE' cambiato molto il tuo modo di scrivere dal primo post. Non dico migliorato semplicemnte credo che tu ora abbia maggior consapevolezza di quello che sei capace di fare con le parole.
RispondiElimina" I colori non esistono più, ombre ipocrite mi guardano dal pavimento e io non riesco a ricambiare"
Questa frase mi fa impazzire! l'ho gia riletta almeno 6 volte, e non ha nulla da invidiare ad uno scrittore capace.
E ora la parte stupida di Wood: per le zanzare consiglio di ricoprire la pelle di foglie di basilico, e intercalare tra le dita dei piedi delle piccole mozzarelline con i pomodorini pachino di modo d'assomigliare ad una Caprese :)
Felice di conoscere la Wood!
Eliminagd
Questo pezzo è delirante e "scegliere la virtù come un divano comod" meritebbe di avvolgere un cioccolatino, ma non i baci perugina, no, quelli lassativi che vendevano in farmacia, questa frase è un pugno allo stomaco di tanti che fanno discorsi bacchettoni.
RispondiEliminaMi piace avere amici che scrivono così.....
GD
Se scrivono cosi', il merito e anche tuo.
EliminaPerfavore pero' non insegnare loro a cucinare :)
Grazie a tutti!!! Vedere che tutti notate cose diverse e che tutte sono vere è meraviglioso.
RispondiEliminaEd è meraviglioso avere dei compagni come voi :)
Questo brano lo associo a sabato scorso, eravamo tutti sullo scoglio a sant'elia, chi a parlare, chi a dormire. ERano le tre passate e abbiamo deciso di andare via, tu eri tra quelli che volevano restare ancora a dormire, che non volevi andartene lo hai detto con il tono dei bambini che non vogliono lasciare il luna park.
RispondiEliminaGiusta associazione?
gd
In realtà questo brano è un delirio del martedì sera ricostruito al mattino, però davvero ho pensato al sabato notte (o domenica mattina) poco prima di addormentarmi...quelli sì che sono colori, c'è una buona ragione per non voler tornare a casa sei poi vedi quel cielo, e davvero, ero felice, non sono certo le ombre ipocrite delle undici e mezza, quando mi prende una malinconia immotivata e paranoie su paranoie
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