Inizia oggi l'anno scolastico 2013-2014 di
"Tutta colpa della maestra"
Svolgimento:
“Ciao, caro TTTX,
come stai? Tutto bene? Spero bene. Il Brennero è lontano e la
vita qua è tutta acqua e limone, nei giorni in cui va meglio ci mettiamo un po'
di vodka. Quella liscia, perché quella alla menta non mi piace e non ne hanno
altre al supermarket qui sotto. Il caldo è andato a farsi un bagno. Andava in
giro dicendo d'esser sudato, perché viene dal sud ed aveva la febbre. Un giorno
decisi di farmi una pasta al tonno, ma era finito il peperoncino, quindi
abbandonai tristemente l'idea. Come può uno scoglio arginare il mare? Semplice,
la vita va così e, come una tortura cinese, ti trapana il cervello. Prima o poi
vedrai che andrà bene. Bisogna capire se a te va storta o meno. Qui le barche
volano basse, l’acqua è limpida come lo specchio di Alice e c’è un bel
freschetto, quello dell’estate che finisce. Forse mi manchi, ma non ne sono
sicura, se un giorno di questi ne avessi la certezza sta tranquillo, te lo farò
sapere tramite lampi e tuoni. Ok. Passo e chiudo, stanno per finire le pile, è
stato uno spasso. Ciao. Ciao. Ciao. Perché? Perché se ne danno tre, non
chiedermi il motivo, ma a Milano son tutti matti.
Un abbraccio,
sempre tua,
O2”
Una casa di eroi, quella. Chi viveva la notte
perché ci lavorava, chi viveva il giorno perché alla notte aveva due cosce che
lo strozzavano. KsalcQQ lavorava come tecnico informatico a scuola ed ogni
volta che si discuteva con lui, sembrava d’essere ad una riunione dei
sindacati. Inoltre balbettava. FRsl^2 non s’è mai saputo quale lavoro facesse
ma l’importante era che riuscisse ad arrivare a fine mese, senza chiedere nulla
a nessuno. Per il resto si faceva i fatti suoi e non rompeva le scatole. Ogni
tanto spariva una birra dal frigo, ma i ragazzi facevano finta di nulla. Il
buongiorno si vede dal mattino e il mattino non era proprio il migliore dei
momenti. Nessuna tenda svolazzava per via del venticello di fine estate, e il sole
che entrava dalle tapparelle gli bruciava la schiena. Prese la lettera e la
mise via. Le sue mani finirono dietro la testa; gli occhi al soffitto. Non
sapeva cosa pensare. Stette così per qualche minuto, decidendo se rispondere o
meno alla missiva. Prese una penna, poi la rimise al suo posto. Si alzò e andò
a fare una doccia.
Il bagno era indirettamente proporzionato in
base al numero di abitanti della casa, infatti era tutto molto ridotto.
Minidoccia, minicesso, minilavandino. C’era però da dire che il mobile
comprendeva un minispecchio e anche delle ante scorrevoli dentro le quali
conservare i generi di prima necessità: dentifricio, spazzolino Oral-B n°48 per
gengive delicate, scovolino interdentale per andare a fondo nei problemi, scrub
per eliminare ogni oleosa traccia dalla zona naso e dalla fronte, un
bagnoschiuma per uomo, un deodorante per eliminare gli odori, della carta
igienica. L’accappatoio blu doveva ogni volta portarlo con se ed appenderlo ad
un chiodo che a sua volta era appeso alla porta.
Finita la doccia, TTTX tornò in camera sua e
restò in accappatoio. Si sedette ed asciugò per bene i polsi. Aprì il secondo
dei cassetti alla sua sinistra e ne tirò fuori due fogli di carta A4, una biro
nera e la sua bottiglietta di Montenegro. Poi allungò la mano destra per prendere
un bicchierino di vetro e, dopo averlo scrutato abbastanza, decise di soffiarci
più volte dentro. Versò l’amaro al suo interno, bevve e cominciò a scrivere:
“Ciao, cara O2,
stasera ho terminato un libro. È un giallo a tre pezzi che ti
trasforma e ti rivolta come il Rivolta durante una “tempesta al Rivolta”, non
so se mi spiego. Nel frattempo il tempo passa e passa in fretta e ogni giorno è
una barba e ogni tanto mi chiedo se in cielo passano gli Husker Dü. L'aria condizionata della macchina è rotta. Ho
scritto un mucchio di cose tristi che mi fanno ricordare che alla fine la fine
non arriva mai e ti riduci a dire "Cristo, ma quando moro?". Scusami
il francesismo, ma qui al sud fa un caldo terribile ed irritante. Questa estate
non vuole arrivare e il sole, quando c'è, fa di tutto per evitare di restare. Sarà
per via di tutta quella birra che ho bevuto in questi anni, è una punizione. Non
credi? Il meccanico dice che s'è bucato un tubicino e l'aria che passa non
arriva al bocchettone del cruscotto, ma resta dentro al cofano e mi ha chiesto
180€ per ripararlo. Sto stronzo. L'ho trovato uguale uguale a 2,50€ al metro e
a me ne servivano quattro. Sono le quattro e ventisei ed io non so, preso da
quale strano venerdì del mio cervello, mi è venuta voglia di scriverti qualcosa
per risponderti ed, egoisticamente parlando, rendermi più felice del solito. Non
ho ancora finito “L'idiota”, ci tenevo a fartelo sapere. Perché è così che
funziona, no? L'egoista. L'ego. Leggo.
Ciao.”
Col fiato sospeso rilesse quello che aveva
appena finito di scrivere. La bocca si incastrò in un mezzo sorriso.
Appallottolò il foglio e lo gettò, facendo canestro dentro al cestino.
SID
Direi che si comincia piuttosto bene qui!
RispondiEliminaQuesto pezzo di Siddiolo, però, è diverso dai suoi precedente, c'è l'elemento "estraniamento" che è decisamente presente. Ci sono frasi che sembrano non poter stare logicamente insieme, e invece ti accorgi che servono a creare un contorno non poco interessante.
Diciamo una novità, niente male, nel tuo modo di scrivere?
Complimenti!
Secondo me non si scrive mai per caso e se non hai qualcosa da raccontare, alla fine, se scrivi non parli di nulla. Quest'estate poteva andarmi peggio, e andar peggio anche a voi, ma fortunatamente ho avuto la dose adatta di "cacca" (oui?), ho letto molto e se mi tenevo n'altro po' qualcosa finiva che chiamavano la neuro. Grazie :)
Eliminami piace questo inizio che omaggia Calvino, che parla di vacanze in modo originale e immaginifico....e bravo Sid
RispondiEliminaMeis
nella prospettiva di un racconto breve strutturato su un tema solitamente considerato dai piu' banale per la sua scarsita' di contenuti come quello delle vacanze , il racconto di Siddiolo si pone onestamentente su un piano letterario che lo eleva maggiormente, trascendendo quella che potrebbe essere mero esercizio letterario per compiacere se stesso. Nella misura in cui viene esplicato il contenuto assume la massima espressione di scrittura creativa il cui contenuto passa in secondo piano.
RispondiEliminaIo mi accodo dicendo mi piace il pezzo e il modo in cui parli delle persone e degli oggetti, certo poi ci metti dentro della roba troppo da giovani musicofili, e lì mi rendo conto che il gap generazionale esiste. Ciao Sid e benritrovato.
RispondiElimina(emoticon di fine estate)
questo Siddiolo è da pubblicazione, ggiovane, frizzante, significativo, mi piacciono i giochetti di parole che in questo pezzo non hanno il sapore dell'effetto speciale, mi piace il modo in cui il mondo filtra diventando altro e rimanendo riconoscibile... ma riesci a metterle insieme 150 pagine con questa qualità di scrittura?
RispondiEliminaeviterei solo di chiamare i personaggi XXxwZy o fregnacce simili.
GD
fregnacce simili? :) chissà cosa ne penserebbe il povero (e mitico) Qwfwq delle cosmicomiche :P
EliminaMeis
150 pagine sembrano un'infinità. sono in ferie, hai da fare? fammi capire come caspita si fa a seguire un filo logico di 150 pagine e forse ci riesco. (come farsi spiegare le cose)
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