
Svolgimento
Quando le tue forme liquide
nuotavano
nell’immenso fluido opalino
senza
desiderio né memoria
quando
le tue mani trasparenti
esploravano
i tratti incerti del tuo viso
ignaro
dell’altrui sguardo
quando
il tuo piede correva
e
danzava, incapace di camminare:
allora
eri luce tersa
eri
sogno
eri
tenero e profumato come burro.
Eri
pago e sazio, e protetto
il
tuo mare non era salato
non
indugiava il tuo andare
e
un sole nel mio cuore
cullava
i tuoi sonni.
il male del vivere concentrato in "il tuo mare non era salato".
RispondiEliminaattribuire al sale le delusioni che prima o poi la vita riserva.
Eppure il sale che conserva, preserva, che attribuisce sapore.
Ma non il sale del mare, che se bevi acqua salata poi stai male.
Credo che questa frase sia la chiave di questa poesia, "sale" la parola
attorno a cui gira la composizione, in contrapposizione il burro dolciastro.
Eppure nonostante la consapevolezza che la vita è sale, il mondo animale
si accoppia, si riproduce.
Contro il sale della vita, il sole delle grandi amicizie, il sole degli spazi sacri
che la poesia, la narrazione, l'arte in genere, riescono a creare.
E lo spazio sacro va protetto. Come le amicizie, come le vite ancora liquide e burrose.
Pat, mi ha reso felice leggere la tua poesia, una Pat diversa da quella
che ho letto e sentito sino ad ora.
GD
grazie GD per queste parole, dare le mie cose in versi "in pasto" a persone in carne e ossa (e non solo a un'anonima giuria di un concorso letterario...) è ancora un'esperienza forte per me, il mio pudore si ribella, la prosa mi consente di mascherare di più. Paradossalmente, la parola scavata della poesia dovrebbe essere quella più sofisticata, adulterata, e invece è la più nuda. e il sale, sì, era il presagio dell'amaro che attende... Ehi, ma non mi avevi detto di lasciar perdere la poesia? ahahahhahah sono felice che ti sia piaciuta, ciao
Eliminapat
Patrizia, non ti so parlare di poesie, giuro.
RispondiEliminaNella mia mente i poeti si confondono, si perdono, si mescolano e non si capisce più nulla.
E però questa poesia intrisa di maternità è proprio bella, le "forme liquide che nuotano nel fluido opalino" mi sono piaciute veramente tanto.
Complimenti!
ciao Fede, allora siamo in due, a non saper parlare di poesia! ahahha
Eliminaperò se un verso ti ha toccato è molto moltissimo per me, grazie!
pat
azz, PAT, ma io lo conosco quel coso liquido che sguazzava...aahhaahaha
RispondiEliminail tuo figlio capolavoro, il lettore più giovane che TCDM abbia avuto.
grandioso, salutami a me cumpà che ocn lui ci saranno grandi progetti!
Giorgio D'Amato
il coso liquido mi ha chiesto poco fa se era oggi l'open mic! sta scaldando il motore per domani.. ahahhaha
Eliminapat
Ahahahahh evvai! Allora ce lo viene a leggere un pezzo?
EliminaBello!
RispondiEliminagrazie CLA, è bello ritrovarti!
Eliminapat
Arrivati alla frase "eri tenero e profumato come burro" c'è da squagliarsi in brodo di giuggiole. Ciao Pat (emoticon d'amore)
RispondiEliminaahahahah ciao Raimondo!
Eliminaeppure sai, è la parte più freddamente fisiologica, a un certo punto della vita fetale il bambino si ricopre di una sostanza biancastra chiamata vernice caseosa, in quel periodo io chiamavo Davide il mio bambino di burro...
pat
bello essere avvolti in un abbraccio affettuoso, così caldo che solo le mamme ne sono capaci. i tuoi versi lo hanno fatto.
RispondiEliminagrazie Michele, è bello pensare che le mie parole riescano ad abbracciare! ciao
Eliminapat
io ammetto di non essere capace di giudicare una poesia: non ne ho gli strumenti. apprezzo invece l'evidente gesto d'amore materno che è all'origine di questa e mi vengono alla mente le parole lette tanti anni fa di una psichiatra francese che si era spesa per ottenere un riconoscimento dell'invidia "del segreto di far nascere"
RispondiEliminaCiao Pat
Gianluca Meis
grazie per l'apprezzamento, allora! e sembra molto interessante lo studio di questa psichiatra che non conosco, se ti venisse in mente il nome mandamelo, le riflessioni sulla dimensione materna sono un universo in espansione, troppo grande anche per gli addetti ai lavori
Eliminapat
Io ho visto l'immagine che evoca questa poesia, l'ho tratteggiata nella mente con la grazia delle tue parole. Fluide, avvolgenti e pure come le forme di questo figlio in nuce che è già amore. Grazie
RispondiEliminagrazie a te Adele, è un commento molto generoso, è bello sapere di essere riuscita a condividere immagini ed emozioni attraverso le parole. ciao
Eliminapat
Ciao mia cara, questa meraviglia è tra le prime opere che ho letto delle tue, e sebbene io non ne capisca granché o pressoché nulla di poesia, so quando qualcosa mi piace e riesce ad emozionarmi. Per due tuoi lavori ho avuto la pelle d'oca: per questo e un altro che ancora i nostri amici del blog non hanno avuto la fortuna e il piacere di condividere.
RispondiEliminaIo non mi soffermo quasi mai sulla scrittura, perché più o meno già ho capito come scrive ciascuno di noi e poi qui, lo ribadisco, siamo per sperimentare, invece mi raccolgo un momento attorno all'idea, all'argomento trattato dall'autore/autrice e a quali corde riesce a toccare in me. Grazie per questa opportunità che mi hai dato di osservarti un po' più nel profondo.
PS: sono io la maestra della "luce tersa e del sogno"!
Spero che per domani "il profumato come burro" ci reciterà qualcosa.
Un abbraccio.
Luce.
Cara Luce, come dirti, a parole, l'ampiezza della mia gratitudine per il tuo sguardo sempre sincero e sorridente? come ringraziarti per il tuo prezioso esserci vicina? un bacio
RispondiEliminapat
Per fortuna la poesia è una di quelle forme che raggiunge (o no) in modo rapido, lo studio può valere per un giudizio sulla metrica (che dalle Odi Barbare) non esiste più o quasi. La poesia per me è sentimento. (punto) Ci sono quelle che toccano, gli occhi con le immagini, altre il cuore, altre ancora la memoria e così via dicendo. Questa tocca "la pancia" in tutti i sensi arriva dolce fin nelle viscere. L'uomo che "ancora non corre, non vede gli sguardi intorno a sè, ma è già vita, Vita tutta in maiuscolo. Mi sei piaciuta molto Pat, anzi moltissimo.
RispondiEliminaJole, ti sono molto grata per questo commento, le tue osservazioni sono sempre spunti interessanti sui quali soffermarsi per continuare a scavare. Sono contenta di esserti piaciuta, ciao
Eliminapat
La Sardisco è la Sardisco. La parola fende in maniera netta la materia che plasma. La plasma e la taglia, contemporaneamente, la porge delicatamentamente al lettore mostrandogli piccole parti di un mondo in cui la gentilezza del cuore sovrasta ogni altra cosa. Avete mai letto la Sardisco in siciliano? Fantastica
RispondiEliminaCara Maria Rosa! un commento simile, da un critico acuto e rigoroso quale tu sei, mi riempie il cuore di orgoglio e gratitudine! grazie, a presto
Eliminapat
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