lunedì 13 maggio 2013

Tema: Acidedica

Svolgimento


Questa la dedico a quel signore della fila alle poste – è in fila allo sportello per pagare dei bollettini, non ho notato altro, se avesse baffi, o capelli, cappello, cosa non si fa per distrarsi quando si è in fila, conosco gente che analizza le piombature a vista delle persone che parlano, chi legge tutti gli avvisi del muro comprese le crepe, le fughe, allinea mentalmente le file delle lampade, conta le viti dei pannelli del controsoffitto, conta le scanalature e le percorre ruotando il capo fino a che si confondono con le righe della camicia dell’impiegato allo sportello, conta i dentelli dei francobolli e le pietruzze scure del pavimento di graniglia, ne controlla e cataloga tutte le forme e i colori, tenendole ben distinte da quelle più chiare, impara a memoria il codice del conto corrente postale di tutti i bollettini che aspetta di pagare, e intorno baffi, occhiali, gonne lunghe e corte, pantaloni a cavallo basso, permanenti, ciuffi, conosco gente che riconosce altra gente in fila dalla volta precedente, la riconosce benissimo, con sicurezza, e la saluta, ma quella gente non risponde perché non si conoscono, eppure si sono incrociati mille volte, sono quasi conoscenti, ma fondamentalmente estranei, conoscenze di mezzora che nascono e si disperdono, piccole onde di risacca che spariscono subito dopo aver pagato il dovuto all’impiegato, piegato la ricevuta con cura, curato che il resto ricevuto sia quello giusto, intanto dietro si accalcano altri baffi, borse, cartellette, scarpe comode, scarpe strette, non sempre c’è da sedersi, si sta in piedi come numeri, chi è l’ultimo non può negarlo e dice Sono l’ultimo, e lì si compie il miracolo, perché nello stesso istante in cui pronuncia questa frase diventa automaticamente penultimo, in compenso c’è sempre qualcuno che si lamenta - quel signore per esempio, in fila allo sportello si sta lamentando perché c’è una coda più lunga di lui.



Raimondo Quagliana

9 commenti:

  1. Io provo un odio quasi violento per le file, soprattutto per le file alla posta, quando devo pagare cinquanta centesimi e devo aspettare ore e ore. All'ufficio postale di Porticello, poi, il giorno prima dell'inizio di ogni mese, gli anziani per il ritiro delle pensioni arrivano di pomeriggio e la notte dormono in strada per non perdere il turno.
    Però mi diverto ad ascoltare i loro discorsi. E pure quelli di Raimondo.
    Complimenti!

    (emoticon postale)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fare la fila è sempre un'esperienza istruttiva, si impara l'arte della pazienza, oltre che a contare e socializzare, e i vecchi raccontano sempre cose interessanti (emoticon tuttorecchi).
      Grazie FO.

      Elimina
  2. Raimondo...quando l'ho letto in bozze ho pensato ti fossi ispirato a me : "chi legge tutti gli avvisi del muro comprese le crepe, le fughe, allinea mentalmente le file delle lampade, conta le viti dei pannelli del controsoffitto" Sono io!!

    Odio le file, e sappi che di solito faccio scoppiare risse. Mi piace farlo alle Poste dove la gente allo sportello è affetta da LUMACHITE.
    Li metterei tutti a partita IVA poi vediamo se non si danno un andi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Confermo che la Wood è veramente così..una volta mi ha mandato una mail dall'ufficio postale e ho avuto paura io (non immagino neanche la fine che ha fatto fare all'addetto allo sportello)..

      Elimina
    2. Non pensavo fossi così rissosa, e poi c'è il lato positivo di sviluppare lo spirito di osservazione, e infine, Anna ammettilo, dopo una lunga lunga attesa lumacosa anche il pagamento della bolletta più salata diventa un cosa piacevole. (emoticon lumacologo)

      Elimina
  3. Caro Raimondo ottima descrizione! Anch'io come te approfitto delle file per studiare i personaggi, se ne trovano di tutti i tipi. Bel post.
    A proposito sono appena tornata da Milano dove ho visto la famosa opera "Merda d'artista" di Piero Manzoni (Museo del '900 Piazza Duomo) ovvero un barattolino dimensioni Simmenthal con dentro le feci dell'autore. Altro che bicchiere bucato!!!! Opera duchiampiana per l'appunto (ricordi il Marioni'). AhAhAh, viste cose bellissime in ogni caso e spero di tirarci qualcosa di buono.

    RispondiElimina
  4. Grazie Jole, sulla Merda d'Artista ho sempre pensato, chissà, non vorrei averla in casa dopo la data di scadenza, l'arte moderna offre sicuramente tanti spunti, e una fila alle poste secondo me, molti di più.
    PS l'incontro al Salone è stato elettrizzante, la prossima volta spero ci sarai. (emoticon ex bellissimo)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo spero anch'io perfino mio padre dice che frequento poco l'ambiente. Ah dimenticavo tra le tante opere c'era pure il "Corpo d'aria" ovvero un palloncino bianco gonfio poggiato su tre bacchette di legno incrociate. (Il valore della merda d'artista è di 75.000,00 Euro!!)

      Elimina
    2. mizzica, per una quotazione così sono disposto a qualsiasi sforzo. (emoticon scatologico)

      Elimina