Pubblichiamo una prima parte dei "pensierini" raccolti al salone del Libro di Torino
Molti hanno seguito le indicazioni circa "un pensierino sulla tua maestra", altri no e si sono dati al tema libero
Molti hanno seguito le indicazioni circa "un pensierino sulla tua maestra", altri no e si sono dati al tema libero
* La legherei e butterei nel Po
*La mia maestra si chiama Clara ma forse è morta e allora si chiamava.
Ero la sua cocca ma una volta mi sgridò perché dovevo mettere il timbro sul quaderno con la lettera L di luna per fare una pagina di elle a casa ma chiacchieravo e arrivai tardi alla cattedra.
*Quest'anno abbiamo vinto il secondo scudetto consecutivo, il prossimo vinceremo il terzo . W Juve
*Mi piace molto leggere e penso che sia tutta colpa della maestra
*Alla mia maestra ho portato un tema sulla famiglia, ma copiato da un libro di temi pronti. Ancora mi adora e mi ha detto di averlo ancora conservato
*La vita è talmente breve
*Carta penna e calamaio, i primi strumenti di scrittura. Adesso word Fb internet e chat ma l'emozione della Maestra è sempre la stessa
*La mia Maestra 1966-1971 un'adorabile anziana signora che diceva "Più bene" ...ahahahahha
*La mia Maestra delle elementari quando insegnò alla mia classe era alle sue prime esperienze. Ora siamo quasi colleghe e siamo diventate amiche,giriamo insieme al sabato sera, e ho scoperto ricordava tante cose di me da piccola.
*Professoressa di Latino :
a) Genere umano (?) succhia sangue
b) Mi stupisco di come si sia sposata
c) Ma per un giorno non potrebbe cadere da un gradino e mancare almeno una settimana?
*Grazie Maestra, grazie a te so scrivere e parlare bene l'italiano
*Cara Maestra che ti dico? Sono anche io una maestra ora, ma per fortuna non Ti somiglio! Un grazie te lo devo per essere diventata ciò che sono: una Maestra che ama i bambini e le bambine. Ciao
*Maestra, ho il blocco dello scrittore..è grave? Come faccio a guarire?
*La Maestra a volte ci sgrida e ci da sui nervi. Meno male che ci porta in giardino anche se facciamo i monelli
*La Maestra Caterina era la maestra più cattiva del mondo, fosse stato per lei non avrei aperto un libro. Ma per fortuna ho cambiato scuola! Spero Le sia caduta la lingua.
*Scrivi un pensierino o merito? Mi ha "legato" la mano sinistra facendo di me una destrimane..incazzata, ma quando la rabbia si è liberata sono diventata una creativa a due mani!
*Cara Maestra se sono una Prof anche io forse è solo merito suo ...Se amo i libri è perché ricordo ancora la prima frase che ho letto: "Io mi chiamo Gigi"..Grazie
*La mia Maestra delle elementari era veramente una stronza quando sbagliavo matematica mi umiliava in maniera violenta verbalmente e mi picchiava. Mia Madre mi vedeva terrorizzato a tal punto di non riuscire a dirle cosa mi succedeva, lo venne a sapere da un mio amico cosa mi succedeva.
Quando andò a parlare alla Maestra essa ha terrorizzato la classe dicendo che la scuola è una famiglia
*Si incrociavano passi e sguardi sconosciuti nelle strade dove si leggono libri le parole si sovrappongono e diventano brusio. La mappa la lascio in tasca, mi guida la curiosità.
*Tra le nuvole grigie di un giorno di pioggia la mia Maestra una nuvola bionda scivolava tra i banchi e leggeva il libro cuore.
*Cara Maestra ti ringrazio per avermi insegnato tutto quello che so, mi hai reso la bambina più felice del mondo
*Io non ho mai avuto una Maestra bella come Doris Day, io non ho neanche avuto una Maestra, io avevo un Maestro vecchio e rimbambito. Il ricordo più bello è quello di me e le mie amiche che imitavamo il suo gesticolare sotto il banco.
*Non ho mai conosciuto a fondo la mia Maestra. Quando entrava la prima cosa che faceva era: Bianconi ti puoi accomodare fuori grazie. Non eravamo compatibili.
Ahahahah, siamo sempre pronti a dire che le maestre, i professori e tutto quel genere lì è formato da persone crudeli, ma neanche gli studenti scherzano, a quanto pare. Pensierini degni di Freddy Krueger alle prime armi...
RispondiEliminaE questi sono solo quelli della prima parte ...Nella seconda ci sono pensierini MOOOOLTOOO piu' crudeli, credetemi :)
RispondiEliminaIl mio preferito?? "Bianconi ti puoi accomodare fuori grazie!" ahahahah
Avevo anche io un professore così!
EliminaUna volta io e il mio compagno di banco avevamo dimenticato i libri a casa e lui, rivolgendosi al mio compagno di banco, disse: - da Orlando me l'aspettavo, ma da te...!
Argh! Questi sono traumi, ci sono rimasto malissimo!
Bianconi dove sei?? Tanto lo so che ci stai leggendo! Abbi il coraggio di manifestrti :)
EliminaÈ di Mauro....mio marito. Saluti Cinzia
Eliminaahahah!!! Cinzia c'ha fatto scassare dalle risate questo pensierino la sera a cena insieme ad un altro che pubblicheremo tra qualche giorno
EliminaEvvai.....avevo indovinato !!!
EliminaTiè tiè, Anna non mi credeva
:D
E' tutto il giorno che rido. E' proprio forte questo gruppo. Che dite ora provo a far partecipare anche Mauro. Hai visto mai che si ricrede sulla Maestra.
Eliminaehi, ma io non avevo capito che i pensierini dovevano essere "sulla tua maestra"! sono andato fuori tema... :(
RispondiElimina"la tua maestra" lo suggerivamo a chi lamentava di non saper che scrivere...e non era il tuo caso :)
EliminaMeis
La mia maestra urlava e mi sfotteva e mi chiamava "terroncella" e io a scuola non ci volevo andare..... una sera mio padre mi prese in braccio e asciugandomi le lacrime mi disse: " babbasuna, quando ti sfotte, tu guardala e invece di vederla dietro una cattedra con la bacchetta in mano, immaginala, povera suorina intenta a cercare un gabinetto di corsa .... immaginala con tutte quelle sottane ..... sporcate di cacca .....
RispondiEliminaE il giorno dopo.... lei urlava e a me veniva da ridere .... e la maestra mi scrisse una nota da fare firmare a papa` ..... e papa` le rispose: "signora maestra, la ringrazio, perche` mia figlia tornava a casa piangendo, e oggi lei mi comunica che finalmente HA RISO......."
Grande Vicinzinu! grande papa`, ti voglio bene!
(donnapeppina)
Grande papà!
Eliminasento ancora i miei compagni che sghignazzavano, e mi faccio tenerezza da sola quando ricordo la rabbia e il senso di impotenza he mi attanagliavano ..... e l'impegno che ci mettevo per trattenere le lacrime ....BASTARDI!
EliminaDonnaPeppina il tuo pensierino è tanto bello!
EliminaMitico Papa':)
Simpatico notare che la maestra che insulta gli alunni fosse una suora. Le mie sorelle, classe 19957 e '58, sono nate nei sobborghi di Parigi e arrivate in Italia al ritorno dei miei giusto in tempo per le elementari. Le suore, gentilissime, dapprima le mettevano nell'angoletto del pubblico ludibrio perché indossando dei pantaloncini corti "davano scandalo perché vengono dalla Francia", e poi hanno pensato bene di correggere la Merdaccia (mia sorella mezzana) perché mancina, e "la sinistra è la mano di Satana".
EliminaUna mia amica, a 5 anni, si sentì chiedere dalla suora all'asilo di dire alla mamma che le mettesse dei pantaloncini sotto la gonna perché quando andava sull'altalena le si vedevano le mutande. La mamma rimadò la piccola il giorno seguente con un'ambasciata: "Sorella, ha detto la mia mamma che deve ringraziare Iddio se indosso le mutande".
Dopo ti chiedi perché uno (il mio uomo) c'ha una zia suora di 100 anni, e pure guercia, e quando ne vede una te la attacca perché porta sfiga? ah ben, po'...
Grande ammirazione per il padre di DonnaPeppina!
EliminaAnch'io ho avuto a che fare con le suore e posso dire però che ve ne sono due tipi esattamente opposti: la prima arrivò a tirarmi un bicchiere in testa perchè mi ero permessa di lamentarmi che non fosse quello mio (pranzavamo all'asilo e ognuno aveva le sue stoviglie da casa), ma la seconda era molto buona e simpatica e quando finii l'asilo l'andai più volte a trovare.
Bellissimi....a quando la seconda parte ? Voglio leggere quelli CATTIVIII !!!
RispondiEliminaLa mia maestra era passabilmente pazza, ma era brava e mi voleva un bene dell'anima. Stravedeva per me. Non so che le abbiamo fatto, povera Elena, ma la quinta elementare l'abbiamo fatta senza di lei perché ha avuto un esaurimento nervoso. Per compensare ci ha lasciato sua figlia come supplente
RispondiElimina*Non ho mai conosciuto a fondo la mia Maestra. Quando entrava la prima cosa che faceva era: Bianconi ti puoi accomodare fuori grazie. Non eravamo compatibili.
RispondiEliminaIl mio preferito .. anche perché, forse, abbiamo avuto la stessa stronzissima maestra.
Manubirba
Ahahahaha... maestra stronza anche io! Non mi ha costretto a scrivere con la destra solo perchè mia madre glielo ha impedito, per il resto era una specie di Kapo nazista, ho chiesto ai miei di cambiare scuola !
EliminaLe maestre sono come la sorte, arrivano nell'età delicata e ti cambiano la vita. Io fui forunata? Stavo sempre al primo banco, ma solo perchè era la più bassa di tutte e non vedevo una cicca. Ero costretta a stare attenta, mi mancavano le risate dei compagni che stavano dietro. La Rausi mi lasciò scrivere con la sinistra, la Cancilia mi costrinse ad usare la destra eppure erano in gamba entrambe. Alle superiori, in ogni caso, non ho fatto molta strada. Tutto quello che mi piaceva sapere me lo sono andata a cercare qualche tempo dopo...anzi... molto tempo dopo.
RispondiEliminaLa mia maestra elementare era un meraviglioso parto delle brume padane. Una zitella orgogliosa all’apparenza e che correggeva chiunque la chiamasse signora riportando, con puntiglioso cipiglio, l’attenzione su quel diminutivo così vezzoso da sembrare, ai miei occhi adulanti, un titolo più importante di qualsivoglia “dottore”...”ingegnere”...”ragioniere” e quanto altro la nostra voglia di distinzione ci ha spinto a creare!
RispondiEliminaNo! Lei era solo “la Signorina”: che avesse un’età indefinita tra gli “anta” non ha nessuna importanza.
Il mattino arrivava eterea al suo odor di canfora e pulito, che a tutto poteva far pensare tranne che a una notte di bagordi, quale la mente di ogni bambino fantastica per gli adulti che possono restare svegli fino a tardi...dire qualsiasi parola senza poter essere ripresi o zittiti da alcuno.
“La Signorina” era sempre vestita con abiti dai colori neutri, i quali poi si espandevano con audacia anche ai capelli, la cui messa in piega non avevo mai visto su nessuna rivista specializzata che amavo sfogliare con devota indifferenza (non potevo ancora svelare al mondo le mie reali intenzioni di vita futura) mentre aspettavo la mamma dalla parrucchiera e mi sniffavo per ore odore di lacca, di acidi improvvisati per decolorazioni magiche, disinfettante e smalti di ogni sorta e natura.
Aveva dei completini in lana pesante il cui peso, aggiunto al fascio di libri che portava sottobraccio, pareva l’ancorassero al suolo: la Signorina altrimenti avrebbe potuto prendere il volo da un momento all’altro, magari in un’estasi mistica nell’istante in cui, prima di ogni lezione, ci faceva ripetere in coro e con enfasi, un “Padre nostro” che aveva tutto il sapore di una necessità ineludibile.
Non era sposata, non aveva dunque figli, ma le piaceva ripetere di essere sposata con la scuola! Insomma un matrimonio tra donne ben assortito! Una dolce vipera dal peso e dall’età indefinito, legata sentimentalmente ad una masochista grassa, brutta, problematica e castrante! La scuola!
L’unico gesto di movimento apparente che le piaceva fare - oh se le piaceva! Glielo si leggeva negli occhi e nel leggero fremere del labbro! - era indicare con dito indice il poveretto che le doveva con provata ispirazione ripetere a memoria i versi di qualche poeta della antologia sua preferita: il più delle volte si trattava in realtà di Leopardi. Tra sfigati insomma c’è una elezione d’anime!
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle e questa siepe....” caspita,pensavo io, anche Leopardi si nascondeva dietro le siepi a toccarsi mentre spiava qualche operaio intento a sistemargli a torso nudo una grondaia? Ma ancora: “Oh cavallina cavallina storna...tu che portasti colui che non ritorna...” la mia prima contraddizione poetica! Figura retorica che preannunciava figuracce di ben altro spessore!
“Zacinto mia che te specchi nell’onde del greco mar da cui vergine nacque venere....” si! Nacque vergine ovvio, ma non ci restò certo per tutta la vita. Cosa che di sicuro ancora è la mia cara Signorina!
Ora me la immagino in pensione, deprivata del suo ruolo unico da una riforma impietosa e poi spedita a riposo, mentre percorre lieve le vie del mercato per acquistare quel poco che le serve, o rincorre mia madre per chiedere mie notizie, tutta gonfia di orgoglio per quel “dottore”, non immaginando certo come adorerei piuttosto il suo di titolo!
E seduti insieme sul divano ancora ricoperto di plastica a sorseggiare un té al latte, mi piacerebbe risentire il suo odore.
Buon riposo Signorina, e mi raccomando, ogni tanto si ricordi di me che curioso, acido, ritroso, sospettoso, ma con una fantasia incontenibile e travestita d’orgoglio, vado ripetendomi per il mondo:
“L’albero cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno dai bei vermigli in fior, nel muto orto solingo...”
a volte non ho il dono della sintesi :))
Meis
aspetto che esca il Bignami della risposta del Meis :)
Eliminanon esce, Woody. Mettitela via
EliminaBeh! è meglio di un post!!! Sappi però che dalle nostre parti "l'albero a cui tendevi la pargoletta mano..." ha un risvolto tutt'altro che poetico, magari te lo spiegano Fo e GD.
RispondiEliminaBellissimo davvero tutto quello che hai detto, e magari la tua maestra, che tanto a difeso il suo "signorina", adesso tutti la chiamano signora!
ora son troppo curioso :) chiederò lumi
EliminaMeis
Divertentissimo! Un flash mob al Salone, ma di più: un appuntamento imperdibile. Sappiate che da quest'anno in poi, io starò alle 16:00 sotto la M del Padiglione 2. E a questo punto ne dirò delle belle alla mia maestra, la Spataro, che era bella ed era anziana e per fortuna non ci faceva dire le preghiere e non ci picchiava sulle mani. Aveva i capelli d'argento e mi ha insegnato che un bel disegno vale quanto un buon tema, perchè le parole non sempre hanno bisogno delle lettere. E non sempre è "tutta colpa della maestra"!
RispondiEliminaFrancesco, i pensierini non finiscono qui. A breve ( non appena quel discolo del Meis si mette di buzzo buono) la seconda parte .. Stay Tuned!
Eliminabellissima la descrizione di questa "Signorina", Mi pare di vederla camminare impettita a passo svelto, schiena dritta, espressione severa, sguardo in avanti, senza volere correre il rischio che i suoi occhi potessere posarsi su qualcuno ..... ahahaha
RispondiElimina(donnapeppina)
La mia maestra, la Signora Signoretti, abitava nell’appartamento proprio sopra di noi. Quando telefonava ai parenti di giù riuscivamo a sentire ogni parola perché strillava fortissimo essendo loro molto lontano. In classe quando piangevo mi stringeva a sé e ricordo il suo profumo alla violetta impregnato nel grembiule nero tutto impolverato di gesso e intriso di moccio e di lacrime. Ci faceva fare ginnastica in classe, sul posto, perché la palestra non ce l’avevamo e allora incrociavamo le braccia tese in avanti e le lanciavamo indietro fino a far toccare le scapole tra di loro perché era importante stare dritti con la schiena.
RispondiEliminabg
La maestra Cancellieri Clara a me non cancellava mai niente, aveva un volto di alabastro, secco e fragile come pergamena. Sulle labbra sottili metteva rossetto rosso e profumava di buono. Ci parlava della guerra, di come viveva con la sorellina in un paesino della nostra montagna e di suo figlio Roberto che era musicista e suonava la tromba. Quando mi vedeva in difficoltà davanti ai problemini mi diceva sorridendo "Fai un tema oppure leggi quello che vuoi". Quando il tema usciva buono, gli metteva un fiocchetto rosso e lo faceva passare nelle altre classi perchè tutti lo leggessero. E la mattina non vedevo l'ora di andare a scuola.
RispondiEliminaNon vorrei generalizzare, ma dai pensierini viene fuori che la maestra è spesso una zitella incazzosa destrorsa intollerante manesca razzista stronza e pazza, una figura per niente adatta a stare vicino ai bambini. E allora viene da dire, ma chi le seleziona le maestre? (emoticon analfabetico)
RispondiEliminaio di tutte le maestre che ho conosciuto nella mia vita mi piace ricordare delle mie maestre dell'asilo che c'ho scritto pure un post proprio qui. poi c'è quella delle elementari che in classe non c'era mai e ci lasciava da fare in classe mentre lei non c'era le numerazioni da 0 a 100 e da 100 a 0. ho la tendinite grazie a lei. poi lei tornava in classe e gridava e ci dava schiaffi. oppure ci faceva dire il rosario e io uscivo dalla classe che mi annoiavo. poi ci fu la mia maestra di teatro che mi dice sempre che la devo finire di lamentarmi e commentare e devo lavorare. poi infine c'è l'ultima maestra della mia vita che è la bonfiglio che ogni tanto scrive pure qua. a me mi piace la maestra la bonfiglio perché beve e fuma. e dice tante tante parolacce.
RispondiEliminaLa maestra di teatro mi pare abbia ottenuto frutti splendidi! La Bonfiglio la vorrei anche io come maestra, credo che alla fine riuscirebbe a volermi anche bene. Col tempo.
RispondiEliminaOggi ho rivisto la mia maestra. A onor del vero per poco non la investivo. Ho piantato i freni e mi sono fermata di botto. Quasi non riconoscevo la piccola donnina che attraversava la strada incautamente. E’ un po ingrassata, s’è accorciata e la sua grigia crocchia tende verso il basso. “Ma si era lei!” con la sua manina sollevata come quella di un direttore d’orchestra, ora su ora giù a sottolinear parole, pause, virgole, e punti a capo. No, non mi ha veduto, non s’è accorta neppure dell’auto che quasi le finiva addosso. Sta parlando con fare metodico e ha continuato fino all’altro marciapiede. Di certo sta parlando alla sua classe immaginaria, forse l’ultima prima di andare a riposo nella sua casa vuota, piena di centrini ingialliti e pelo di gatto sui cuscini.
RispondiEliminaLa sua classe invece è piena di teste chiare e brune, di orecchie dure e spesso da tirare, di tanti mocci da asciugare. L’ho guardata sparire che già i clacson mi assordavano dietro, lei ignara del mondo circostante. Nessuna campanella la riporterà indietro. Ciao maestra Iole oggi a lezione c’ero anch’io.
mi piace questo papà, tanto bravo e tanto furbo. Lo ringrazio pure io questo papà, perchè ce ne vogliono di più, anzi ce ne vogliono proprio...
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