Ore 4.30 Pm.
Bert Stern passeggia nervosamente tra le stanze della suite dell’hotel Bel-Air.
Nella camera da letto è tutto pronto: il letto è rifatto con un lenzuolo bianco dal risvolto plissettato bordato da un filo di pizzo, sul tavolo vino rosso e bicchieri di cristallo. Non gli è sembrato vero quando lei gli ha detto sì e ora che l’aspetta gli sembra di aver sognato tutto. Continua a ripetersi di stare calmo, che è normale il ritardo poi si dice che non verrà, poi torna a ripetersi che è normale il ritardo in un loop mentale che dura da cinque ore.
Poi di colpo lei è lì e satura lo spazio: biondissima, eyeliner nero e labbra cremisi. Più bella più di quanto l’avesse immaginata, così vitale e disponibile che l’angoscia dell’attesa gli sembra dovuta.
- Scusami tanto – gli sussurra con la voce che l’accarezza – è che in questo periodo dormo così poco che Eunice non ha voluto svegliarmi per tempo. Ora però mi faccio perdonare, va bene? - e scalcia via le scarpe bianche col tacco a spillo.
Sul fondo del letto Bert ha ammucchiato delle sciarpe di chiffon trasparenti, sul tavolo da toeletta ha appoggiato delle collane e fiori di stoffa. Le indica la camera da letto.
- Con cosa ti andrebbe di cominciare? – chiede.
Lei si guarda intorno sorpresa e batte le mani felice. Ignora i vestiti avvolti nel cellophane appesi ordinatamente sulla rella. Si avvicina alla toeletta e fruga tra le collane. Sposta perle e strass e tira fuori quella con i cristalli gialli. Si appoggia dietro l’orecchio una rosa di stoffa, si guarda allo specchio fa una smorfia e la lascia cadere. Poi si avvicina al letto e prende prima la sciarpa arancione, la lancia in aria e la lascia fluttuare a terra. Scarta quella rosa e sceglie quella a righe. Ora sta sorridendo anche con gli occhi.
Bert la guarda affascinato uscire dal vestito: è dimagrita, le sue curve favolose sono meno evidenti e vicino agli occhi compare a tratti un reticolo leggero di rughe che la rendono più sexy di prima.
Sull’addome spicca una brutta cicatrice, lei segue il suo sguardo.
- Cistifellea – si giustifica con un lampo di dolore negli occhi – a quelle fortunate i tagli cesarei, a me i calcoli.
Lui gliele sfiora con l’indice e si stringe nelle spalle. Non sa dirle che la perfezione nasce proprio da questi dettagli apparentemente imperfetti. Marilyn lo guarda e sorride di nuovo, con complicità. Si leva il reggiseno poi, lentamente, si vela il seno con la sciarpa a righe.
- Let’s make love – gli sussurra mettendosi in posa.
Adesso sorride anche Bert, toglie il tappo dall’obiettivo e accende le luci sul set.
Ore 3.00 Am
Si è addormentata. È sul letto sdraiata su un fianco: la mano sotto il viso, il braccio teso sotto il cuscino. Dopo dodici ore di posa e due bottiglie di vino rosso Marilyn ha chiuso gli occhi. È ancora aggrovigliata nelle lenzuola bianche con cui ha posato nuda fino a pochi minuti prima. Una gamba spunta dal lenzuolo. Bert non resiste: le ruba quest’ultimo scatto, poi uscendo spegne le luci e chiude la porta della camera, piano, per non svegliarla.
Pochi mesi dopo Marilyn sarà trovata morta nuda nel suo letto.
MB
birba, azz, agghiacciante raccontare marylin in questo modo, mi piacque assai assai.. ci sono delle interviste fatte a marylin da truman capote, in Musica per camaleonti, belle, come il tuo ritratto.
RispondiEliminatra tutte le frasi, quella che vale mille è:
Cistifellea – si giustifica con un lampo di dolore negli occhi – a quelle fortunate i tagli cesarei, a me i calcoli.
gd
Questo post è commovente, lei è così piccola e grande! Marylin ha toccato anche quelli che non l'hanno conosciuta, anche quelli che devono ancora nascere. Marylin è un prodotto della nostra migliore immaginazione, tutti la amano. Forse nelle sonde in viaggio verso altri mondi avrebbero dovuto mettere la sua foto. A quest'ora gli alieni impazziti avrebbero invaso la terra in cerca di lei. E magari ci avrebbero salvati tutti. Brava, Manu!
RispondiEliminaRagazzi siete troppo buoni.
RispondiEliminaMi sono "ispirata" domenica dopo aver visto in mostra degli scatti di questo servizio fotografico. Mi ha commosso la cicatrice, e il fatto che, viste a posteriori le foto sembrano quasi dire: "rendimi immortale"!
Grazie per esservi emozionati un po'
manubirba
Ei, sto pezzo è da brividi.
Elimina"Rendimi immortale"...mi fa pensare a questo film:
http://www.youtube.com/watch?v=RCfDgFnnujI
tratto dal racconto "L'animale morente" di Roth.
Come a dire: la gioiosa tragedia della Bellezza.
dettagli, suggestioni...cicatrici ed una foto :)
RispondiEliminacome non amare questo racconto?
Meis
wowwwwww perchè non incomincia a farlo seriamente??
RispondiEliminaSembra di essere nella stessa stanza............Brava!
RispondiEliminaIl mio commento era il primo... dov'è finito?
RispondiEliminaComunque: Il pezzo è bellissimo, ha un ritmo e un incedere quasi perfetto. Lei arriva, e la magia ha inizio. Con poco, quasi con niente, hai reso la sua voce che sembra di sentirla, il suo fascino fragile e irraggiungibile, le emozioni dell'uomo che la guarda senza desiderio, ma con venerazione e tenerezza.
Ripenserei per un momento all'ultima frase, troppo scontata per stupire, troppo giornalistica per legarsi al testo precedente, poco "diversa" per risvegliare il lettore dall'atmosfera che hai saputo creare. Ancora: bravissima! egi
EGI , non so per quale motivo spesso i commenti postati spariscono, è un baco della piattaforma BLOGSPOT, ne siamo al corrente ma non possiamo farci nulla.
EliminaBella Marylin. Commuove tutta la sua storia. Tu la cogli in un momento di passaggio. Il suo passaggio verso la morte. un'attesa che è durata 35 anni? Se non ricordo male...
RispondiEliminaE le foto di Bert sono il suo testamento. Lei che innamora il mondo, ancora come dice Roberta Lepri. Anche quelli che devono nascere e quelli che verranno. Tutti ameranno ancora Marylin e il tuo post è bellissimo.
Mi piace: verrà ritrovata nuda nel suo letto
RispondiEliminaManu, che sei in gamba te lo scrivo sempre ma sto pezzo su Marylin è talmente bello che se dovessi paragonarlo ad un dolce sarebbe una meringata alle fragole con tanta panna,
RispondiEliminase fosse un colore , n elegante grigio perla ma se fosse una pianta...un cactus perche' sparse qua e la ci sono le spine.
Brava Manuela , un brivido mi ha attraversata , e così emozionante descrizione mi ha dato la sensazione di essere in quella stanza ! grazie per l'emozioni che trasmetti ! un abbraccio gemma !
RispondiEliminaBrava Brb! davvero bello, descritta da te ancora più immortale... "Poi di colpo lei è lì e satura lo spazio" che immagine... lo suggerisco al malla che adora Marilyn.
RispondiEliminaAncora complimenti
C.
ancora grazie, davvero grazie a tutti
RispondiEliminami monterò la testa ;)
manubirba
Bentornata Manu!
RispondiEliminaBello questo pezzo, bello e dolce e delicato e così duramente reale.
supreme clothing
RispondiEliminasupreme t shirt
air jordan
golden goose sale
kd 12 shoes
yeezy shoes
kd shoes
palm angels
fear of god clothing
goyard