giovedì 8 novembre 2012

Tema: La nemica e Madame T.

Svolgimento


Madame T. ha un solo sguardo.
La sua espressione è eternamente corrucciata come se tutti le debbano qualcosa e nessuno la paghi mai.
I suoi occhi azzurri, grandi sotto le ciglia castano chiaro, ingentilirebbero un viso abbastanza bello se solo Madame T. gli permettesse di aprirsi qualche volta al sorriso. O forse, quell'espressione è riservata solamente a lei, la sua nemica.
Hanno avuto qualche screzio ogni tanto, lei e Madame T..
Lei, all'epoca della prima conoscenza, aveva provato ad essere gentile, come lo era con quasi tutti, ma quell'aria da gatta morta di Madame, ebbene, non l'aveva mai digerita - la sua gentilezza era uno sforzo con quella donna - la vedeva, ma soprattutto la sentiva parlare, con quel modo strascicato, quasi facesse fatica per emettere ogni singola parola, e potente spingeva da dentro il suo bisogno di essere profondamente stronza, quanto, solo una persona infinitamente gentile riesce ad essere quando perde la pazienza.
Eppure si controllava.
Ogni volta cercava di farlo, ma una volta per delle cose che la Madame fingeva di non capire, una volta per un tavolo mal messo, una volta per dei rifiuti gettati maldestramente, pareva che i loro incontri finissero sempre in guerriglia.
Madame T., dal canto suo, la odiava ferocemente e non glielo nascondeva affatto, le regalava sguardi carichi di disprezzo e di domande quali "ma che ci stai a fare tu al mondo?"
Lei, deve ammetterlo, è fortemente prevenuta nei confronti di Madame T., per questo ce l'ha con se stessa, perché con lei la sua gentilezza non riesce a venir fuori, a pensarci bene, le succede anche con altre persone, e quella mattina, di fronte al sottile fastidio che comincia a montare, il dubbio che la sua non sia una gentilezza genuina la investe come una brezza leggera. Lo coglie ma poi lo scaccia come scaccerebbe una mosca noiosa e torna a concentrarsi su Madame.

- E adesso, che si fa? pensa di fronte all'ennesimo fallo imputabile - indirettamente - a lei.
Va avanti e indietro, farlo o non farlo, pensa e ripensa.
L'ultimo scontro non è stato piacevole, la questione faceva pendere la ragione dalla sua parte della bilancia, ma il modo in cui l'aveva affrontata, in cui aveva gettato fuori dai denti il suo rimprovero quell'ultima volta, aveva inclinato il piatto, dritto fino ai piedi di Madame.
Questo la faceva star male. 
Ora forse può rifarsi, ma come farlo senza apparire ancora più stronza?
Avanti - indietro.
Eppure, non può omettere di fare quell'osservazione, ne va del suo dovere, del suo onore, della sua integrità. E' rassegnata. Si avvicina un po' incerta presso il terreno nemico, entra e porge la domanda inquisitoria.
L'unico sguardo di Madame si volge verso di lei con la solita aria annoiata, ma non muta le mosse di sempre, anzi, continua a consumare la sua colazione tranquilla e, con fare da guerra fredda, le confessa che l'errore è proprio il suo, di lei, di Madame, ma che non avrebbe alcuna voglia di alzarsi per rimediare – una sfida a viso aperto. La trasmutazione avviene in un attimo, lei sente nella sua mente parole come queste "va figliola, io ti perdono, ma rimedia il tuo torto, mi senti, io ti perdono, purché tu faccia quello che devi fare ORA!"

Madame intuisce la trasformazione avvenuta, poggia la banana che stava per sbucciare con le sue manine graziose si alza ed esce, sottovoce impasta parole che arrivano solo per metà alle sue orecchie.

Lei aspetta tranquilla, poi accetta il caffè che le viene offerto, osserva le mosse di chi lo prepara, lo vede versare nella tazzina, lo mescola lentamente col cucchiaino, molte, molte volte, lo guarda e lo riguarda, e poi lo beve, da perfetta stronza, lo avrebbe bevuto anche se avesse avuto la certezza che ci fosse stato uno sputo dentro.
Grazie, dice sorridendo a Madame, si volta e va via.
Ora sono pari!


Grilletto Salterino

38 commenti:

  1. un racconto tutto giocato su sguardi, tensioni, minacce tacite, clima da paesi dell'est ante crollo-muro.
    i personaggi emergono, hanno un loro tuttotondo perfido.
    benchè il racconto sia trascinante alla fine mi sembra un po' criptato.
    un aiutino al lettore?
    gd

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    1. a proposito, anch'io volevo chiedere un piccolo aiuto. Grilletto, mi hai messo in difficoltà. A prima ho pensato che la nemica fosse la figlia, poi la colf, poi la stessa Madame che ha problemi di schizofrenia.
      E comunque, appena mi sveglio, lo leggo con più attenzione, e vediamo se ne vengo a capo. (emoticon interrogativo)
      RQ

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    2. bisogna andare dal capo attenzionando i percorso per comprendere questo racconto?
      RQ,ti rivelo una cosa, io non sono Madame T.
      gd

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  2. mumble mumble...come nei fumetti...:)
    Meis

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  3. GD tu non puoi farmi simili domande che sai che poi ti scrivo un romanzo, ciò che si scrive diventa quel che il lettore vede ma, visto che me lo chiedi, ti aiuto a capire cosa c'era dentro la mia testa.
    AVVERTENZA
    ATTENZIONE
    NON SUPERARE IL LIMITE INVALICABILE
    NON SPORGERSI DAL FINESTRINO
    INSOMMA LEGGETE SOLO SE INTERESSATI E PER FAVORE DOPO AVER LASCIATO IL VOSTRO COMMENTO SE AVETE INTENZIONE DI COMMENTARE - QUESTA RISPOSTA E' UNA RISPOSTA FANTASMA - C'E' MA NON SI DOVREBBE VEDERE - QUEL CHE NON E' SCRITTO NON E' SCRITTO E SE NON SI CAPISCE LA PECCA E' DELL'AUTORE.
    Aiutino (ORRENDA PAROLA)
    E' una questione di equilibri, di come uno si sente di fronte allo specchio e di come a volte, invece, le circostanze della vita mettono davanti dei lati del carattere che non si vogliono vedere.
    La nemica è convinta di essere una persona gentile, ma è prevenuta nei confronti di Madame T., così un giorno nel farle un rimprovero esagera, entra a gamba tesa, parte in quarta, insomma si comporta da stronza.
    Rendersi conto di aver sbagliato, di aver agito male e di aver messo Madame T. in una condizione di vantaggio è cosa che non può lasciar passare, dal canto suo le chiederebbe persino scusa, ma con Madame T. non servirebbe a niente, Madame T. con lei avrà sempre e solo - uno - sguardo.
    La nemica cerca e aspetta un riscatto.
    Questo forse si capiva.
    Quel che invece forse non può capirsi è la posizione della nemica, ti suggerisco di pensare che sia una persona che ha un "piccolo potere" e il giorno dello scontro con Madame T. l'ha usato arrogantemente.
    E questo fa potentemente a pugni con la sua etica e il suo modo di essere e di vivere il suo lavoro ed ogni aspetto della sua vita. Ma l'ha fatto, non può negarlo. E vuole rimettere le cose al loro giusto posto, per se stessa.
    Così le capita di nuovo di avere "le armi" per poter "punire" Madame T. che continua a comportarsi "male", la nemica non può lasciar correre, ma sa che il suo intervento potrebbe avallare la tesi che lei, Madame T., non la sopporta proprio, e invece vuole che si sappia che lei agisce solo per dovere.
    Non vorrebbe ma deve agire comunque, però lo fa a metà, "costringe" Madame T. a rimediare l'errore ma le fa notare che poteva "punirla" senza nemmeno rivolgerle la parola, le elargisce insomma il suo "perdono", ma non basta, perché così si è servita ancora una volta del suo "piccolo potere", lei vuole invece ristabilire l'equilibrio, non vuole pendenze, meno che mai con Madame T..
    Così accetta il caffè, lo beve nel territorio nemico, guardando negli occhi la sua avversaria le sta dicendo che è difronte al suo cospetto "nuda", può anche avvelenarla se vuole, lei ha abbassato le armi, bevendo il suo caffè le ha detto - pace -.
    Ma il senso "profondo" di questo raccontino è che sta nella nemica l'errore, Madame T. è Madame T., che faccia quel che crede, avrebbe vissuto tranquillamente continuando a darle della stronza, cosa che peraltro continuerà a fare, ma la nemica no, lei ha avuto bisogno di tacitare la sua coscienza, e ha preso un appunto, ora sono pari quindi, non sarà mai più arrogante nei confronti di Madame T..

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  4. Ciao Grilletto,
    ho letto il tuo pezzo e non ho capito molto, ho letto il tuo commento e non ho capito molto...sono arrivato alla conclusione che SONO IO A NON CAPIRE MOLTO in questo momento quindi mi ripropongo di rileggere il tuo pezzo e commentarlo adeguatamente!
    Ciao!
    (emoticon che non capisce molto!), come direbbe RQ!

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    1. Io a volte scrivo così, e mi rendo conto che posso capire forse solo io, perché sono "episodi", implicano dei fatti veri, persone vere, mestieri veri, posso trasferirli sulla "carta" solo in questo modo per non rivelare troppo di me né delle persone che mi ruotano intorno, ma anche se il giudizio del lettore che dice "non capisco" è duro, è comunque reale, è vero, e io lo accetto con serenità sapendo che mi sarebbe bastato aggiungere pochi particolari per rendere il post intelleggibile a chiunque, però non rinuncio a questo "filone" della mia scrittura, anche se è un fiasco clamoroso fa parte di me, in questi casi chiamatemi
      Grilletto ermetico

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    2. Niente fiaschi e niente giudizi, caro Grilletto! Solo un lettore mezzo addormentato! ahahahah
      Non era un invito a rinunciare alla scrittura, per questo ho scritto che ti rileggerò.
      A presto!

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    3. dissento: non chiamerei "fiasco" quello che hai scritto perchè, come detto prima, crea il patto con il lettore, riesce a mettere curiosità (se non fosse così, manco verrebbe letto il tuo post, archiviato prima). ma vedo che hai risposto, la tua è una scelta (abbastanza cosciente) di non voler dire nulla di più di quello che emerge.
      rispetto la scelta però non puoi far odorare il prosciutto al cane e poi lasciarlo a bocca vuota.
      gd

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    4. bene, era odore di prosciutto e non di carogna stantia ...

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    5. per FO > non avevo colto nessun invito a rinunciare alla scrittura da parte tua, più che altro era un memorandum per me stessa, quelli sono appunti di diario della mia vita, pertanto comprensibili in effetti solo da me, però la questione è: se il post è stato pubblicato e non si capiva un'acca avrà qualche altro pregio o no? Siamo qui per parlar di lettere: se il lettore a fine lettura dice pfu! non si capisce una beneamata mi..... per citare il mio amato Montalbano, e basta - tutto ciò che ho scritto è un fiasco, punto. Se io leggo come sono abituata a leggere mi pongo la questione del tormento psicologico della nemica rispetto a quel che vuole apparire e a quel che in realtà è - e nel racconto questo dovrebbe cogliersi - la sua è o non è una gentilezza genuina? - ma io sono l'autore e queste considerazioni non valgono. La mia curiosità invece è sapere: il lettore vede dell'altro? Oltre alla curiosità per i meri fatti che rimangono celati, c'è dell'altro? Patto col lettore a parte a cui tanto tiene GD, siate spietati nelle critiche io ho abbracciato il vostro bollino.

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    6. frasi che mi sono piaciute particolarmente:

      Madame T., dal canto suo, la odiava ferocemente e non glielo nascondeva affatto, le regalava sguardi carichi di disprezzo e di domande quali "ma che ci stai a fare tu al mondo?"

      Madame intuisce la trasformazione avvenuta, poggia la banana che stava per sbucciare con le sue manine graziose si alza ed esce, sottovoce impasta parole che arrivano solo per metà alle sue orecchie.

      Lei aspetta tranquilla, poi accetta il caffè che le viene offerto, osserva le mosse di chi lo prepara, lo vede versare nella tazzina, lo mescola lentamente col cucchiaino, molte, molte volte, lo guarda e lo riguarda, e poi lo beve, da perfetta stronza, lo avrebbe bevuto anche se avesse avuto la certezza che ci fosse stato uno sputo dentro.


      Madame T. ha un solo sguardo



      Tempi verbali: qualche passaggio dal passato al presente non mi convince..
      questa parte secondo me andrebbe al passato:
      la sua gentilezza non riesce a venir fuori, a pensarci bene, le succede anche con altre persone, e quella mattina, di fronte al sottile fastidio che comincia a montare, il dubbio che la sua non sia una gentilezza genuina la investe come una brezza leggera. Lo coglie ma poi lo scaccia come scaccerebbe una mosca noiosa e torna a concentrarsi su Madame.


      Per il resto vale quanto detto prima: la curiosità rimane inappagata.
      gd

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    7. Sui tempi verbali credo tu abbia ragione, viziaccio pensare/scrivere/inventare tutto in un solo momento e in una sola stesura, ma non so fare diversamente da sola, mi sono accorta spesso che se torno su cose già scritte faccio "struppiusu" storpiture/schifezze. Si poteva mettere un punto dopo "altre persone" e da lì staccare al presente con "Quella mattina, di fronte ...
      P.S. i tuoi apprezzamenti sono musica per le mie orecchie

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  5. aahhaahhahaaa, mai stuzzicare i grilli.
    grazie per il commento fiume, però - e non lo dico per provocare -, non ha aggiunto niente a quello che c'è nel racconto.
    la tensione, il gioco perfido, il braccio di ferro si percepiscono perfettamente (e sono la cifra narrativa del post), sono condotti molto bene, tant'è che il tuo post crea un interesse, il patto con il lettore si stabilisce.

    la mia richiesta punta ad altra risposta: per quale motivo si odiano, cosa è successo, madame T ha tagliato le gomme dell'auto dlela nemica?, la nemica le ha prestato soldi e madame T non li ha restituiti?...
    mi rendo conto però che se queste cose non le hai scritte vuol dire che nn volevi farle sapere al lettore.
    a questo punto il lettore deve accontentarsi della descrizione di una tensione e basta.
    è un po' come un giallo che si ferma dieci pagine prima della fine. in letteratura queste cose esistono, il pasticciaccio è un giallo irrisolto, gli incipit di Se una notte un viaggiatore.. si interrompono; bene, ci può stare che tu descriva solo una parte del tutto e senza lasciare intuire il tutto, però la curiosità nel lettore rimane.

    E però, se l'autore non svela l'assassino (vedi PAsticciaccio), il punto è -nel caso di Gadda - che il giallo è solo un contenitore che racchiude l'idea di mondo che ha Gadda (ovvero il groviglio incomprensibile), reso attraverso una scrittura che è fine e non mezzo.
    nel caso del tuo post, la scrittura non è il fine.

    Attendo tue
    gd

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    1. vedi sopra risposta a FO - ci hai preso GD!

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  6. Visto che ci siamo quasi tutti una domanda;
    Avete aderito al gruppo: TUTTA COLPA DELLA MAESTRA creato sul sito del concorso RIVESTI L'EROE?
    Al momento siamo il gruppo piu' numeroso, ma non basta!
    Non lo facciamo per vincere un abbonamento telematico alla LA STAMPA ma per far conoscere la MAESTRA in tutti gli angoli di INTERNET.
    Vogliamo che si parli di NOI.

    Quindi chiedo a tutti gli alunni che postano il loro TEMA di mandare alla Maestra la loro mail per essere invitati ed aderire al gruppo.
    Grazie
    ps diversamente saranno presi provvedimenti disciplinari mooolto restrittivi :)

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    1. Signora maestra, io una mezza intenzione l'avevo, di partecipare alla vestizione dell'eroe, ma se non ho capito male mi accorgo leggendo il regolamento che bisogna essere necessariamente iscritti a facebook. Ecco, non è che io abbia tanta voglia di iscrivermi a facebook, se vuole mettermi una nota, anche se ho una media discreta e non me la meriterei, prego faccia pure, ma poi dovrà fare i conti con Madame T. che se si arrabbia... (emoticon che potrebbe fare di più ma non si impegna)
      RQ

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    2. è una minaccia?
      Sai maestra che il titolo di questo post me l'ha suggerito proprio il concorso.
      Quando ho visto l'annuncio sulla bacheca sono andata a sbirciare, avevo pure una cosa già scritta su Anna Karenina, ma l'avevo già pubblicata sul mio blog e siccome per deformazione professionale mi piace seguire l'ordine costituito ho pensato che se avessi partecipato avrei cominciato con Madame Bovary, lei era un po' come Madame T. "tottusu di deppinti e nisciunusu da pagada".
      Ma, secondo la maestra, Grilletto può partecipare? Nome a parte, si richiede l'iscrizione come fan sulla pagina fb precedente all'indizione del concorso, e Grilletto non ce l'ha, oppure se si partecipa come gruppo tutto ciò non conta perché i requisiti li ha il gruppo?
      Grilletto cavilloso

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    3. grilletto, non ci capisco un cabbaso di come si fa, mi sono appena iscritto entrando nel gruppo, mandamomi un invito e poi ho ricevuto la mail che mi chiedeva di fare ingresso o dal sito o da FB; ho provato ad entrare dal sito e non funziona, da FB invece sì.
      gd

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  7. Grilletto, per far parte del gruppo devo mandarti l'invito , ma non ho la tua mail. Chiedo alla maestra Vegana mooolto vecchia!

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    1. Al concorso puoi iscriverti come singolo scrittore ,(devi inserire la tua mail ed una password) successivamente ti invito al gruppo della Maestra a cui aderisci inserendo la tua user e password da scrittore singolo.

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    2. poi basta che fai due piroette in senso antiorario verso ovest mentre allo zenit si trova l'orsa maggiore...fatto ciò devi riuscire a decifrare le modalità per votare alle primarie del PD e risolvere il Paradosso di Russell ... semplicissimo!

      L'Eroe ignudo

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    3. Eroe ignudo tu puzzi di RQ

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    4. non nel senso che RQ puzza, non l'ho mai annusato non posso saperlo, ma la tua risposta ha il suo stile

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    5. Ehi aspetta, grilletto, l'eroe ignudo non sono io. Primaditutto perché non so neanche cosa è il paradosso di russell e poi questo eroe ignudo non ha messo l'emoticon.
      Comunque, si deve o no essere iscritti a Facebook?, io questo non l'ho ancora capito.
      (emoticon non ignudo)
      RQ

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    6. ahah grilletto, sei simpatica come il tuo nomignolo. (emoticon deodorante)
      RQ

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    7. Raimondo, non è necessario essere iscritti a FB, ci puoi entrare dal sito normale

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    8. ecco che adesso non ho più scuse.
      Quindi, per la maestra, il mio indirizzo email per entrare nel gruppo TCDM: raimondo.q@libero.it
      Fiuu, meno male, niente più nota.
      (emoticon canterino)
      RQ

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    9. che saltiate, emaniate odore sgradevoli o meno...l'eroe ignudo vi tiene d'occhio...poche chiacchiere e più fatti....

      eroe ignudo

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  8. a ignudo "emaniate odorI sgradevoli" ... attento tu che ti tengo d'occhio io!
    Grilletto minaccioso

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  9. p.s. maestra mi arrendo: machemareblu@yahoo.it
    Grilletto dopo doppia piroetta carpiata all'indietro verticale in senso antiorario di clessidra sabbiosa desertica - aspettando l'inverno in aria per puntare allo zenit la Maggiore - aver glissato le primarie per il paradosso di Russel ignù ciAAAAAAAoooooo

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    1. ops una parte del mess se l'è pappata il virgolettato ripit: dopo Russel "ciò che ho scritto è parte di me ma non appartiene a me stessa"

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  10. e già che siete là votate (e bene :) ) i post di manubirba e owluser!!!!

    eroe ignudo nei panni del meis

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    1. ah marrano! ecco chi era! (emoticon cavalleresco)
      RQ

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    2. poffarre! lungi da me l'ignudo vestito ... Meis, confesso di aver avuto qualche sospetto ma mi hai depistato. Volpe astutissima sei ...
      Grilletto ruffiano
      P.S. ma come entriamo con email e passauorda relativa, nostra personale di noi medesimi???????

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    3. grilletto, io sono entrato e ho votato, per entrare nel gruppo TCDM credo dovremmo attendere l'invito. (emoticon in attesa di invito)
      Il Meis rivelossi alquanto arguto celando se medesimo sotto le spoglie a dire il vero spoglie ovvero ignude de lo suddetto eroe. (emoticon brancaleone)
      RQ

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    4. Oh, Messer Brancaleone, il vostro favellar giunge come musica alle mie grillesche antenne, l'immagine del Meis ignudo perseguita i miei casti occhi, ah, povera me, eccolo che riappare!
      Donna Grilletto pudica e traumatizzata

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    5. Meis ho votato Manubirba e owluser come richiesto e ho pure esorcizzato l'incubo scrivendo un racconto per il concorso.
      Passo e chiudo.

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