venerdì 9 novembre 2012

Tema: Padre

Svolgimento:


La luce soffusa che trapelava dalle tapparelle del balcone, rendeva visibile soltanto il fumo della sigaretta che si propagava per la stanza. Prese il vinile, lo inserì nel vecchio giradischi di suo padre e la puntina, con un po' di vergogna, si mise a parlare. Le luci si accesero dentro all'equalizzatore del giradischi e Sid si sedette sul divano, accanto a suo padre, con i testi in mano; dicevano: 

"Quale allegria? Se ti ho cercato per una vita senza trovarti, senza nemmeno avere la soddisfazione di averti per vederti andare via; quale allegria? Quale allegria? Se non riesco neanche più a immaginarti, senza sapere se volare, se strisciare e insomma, non so più dove cercarti. Quale allegria? Quale allegria? Senza far finta di dormire con la tua guancia sulla mia, saper invece che domani "ciao, come stai?" una pacca sulla spalla e via; quale allegria?" 

A sinistra del divano c'era un muretto dentro al quale, in passato, erano contenute delle pietre di mare gigantesche; da piccolo Sid ci rimetteva gli occhi a guardarle, lo stordivano, mentre adesso c'erano soltanto i cavi del giradischi, coperti da un rettangolo in legno fatto ad hoc. Davanti ai suoi occhi si trovava l'intoccabile tavolo in stile inglese che ai suoi regalarono per il matrimonio. Sua mamma lo puliva ogni santo giorno e ogni santo giorno non si dimenticava di premurare lui e gli altri due fratelli di far attenzione, che se avesse mai trovato un graffio sarebbero stati guai seri per tutti. Sì, sembrava la Gestapo quando si parlava del tavolo del salone e ci si mangiava soltanto in occasioni speciali, come quando gli zii si prendevano di coraggio e venivano a cena. A destra, si stendeva un altro apparato in stile inglese, un mobile che conteneva per lo più bicchieri d'ogni tipo, statuette di Capodimonte, zuppiere in porcellana, set di pentole e quant'altro, ma anche il tesoro più inestimabile: la collezione di vinili di suo padre. Sfogliarla era un piacere, inserire un vinile, sentire il gracchio della puntina sul disco, due orgasmi. Ma stasera si sentiva proprio così, senza allegria. Non faceva che sospirare la sigaretta canticchiando sottovoce quelli che erano anche i suoi pensieri. Da un po' di anni si era arreso a quel suo carattere un po' scorbutico ma tenero con chi, secondo lui, si meritava un'altra fetta di torta. «Sid! Sid! Ma quante volte devo chiamarti? Stacca quell'affare, che è pronto a tavola e si fredda, amunì!»

Sid si svegliò sul letto della stanza in cui vive adesso, in maniera docile, con un sorriso sulle labbra e uno degli LP di suo padre fra le mani, precisamente Com'è profondo il mare di Lucio Dalla, anche uno dei suoi preferiti. Si alzò con un pensiero fisso, egoista ed egocentrico «Io lo dico sempre che ho la memoria d'un elefante»

SID


15 commenti:

  1. Questo pezzo a prima lettura sembra ruffiano, gioca su affetti che in letteratura sono stati trattati spesso ma non ancora abbastanza, ebbene, sembra ruffiano ma poi ha una scelta di parole, di accumuli,un sound che rinnova il tema ritrito.
    Siddiolo migliora di post in post
    (leggendo mi è che ci sia qualche "quel" o "quello" di troppo)
    gd

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    1. volevo dire "mi pare che ci sia qualche "quel" di troppo
      gd

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  2. ah, titolo e foto respingono, sembra un post di un testimone di geova il tuo. in alternativa di scientology (bella gente!)
    gd

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    1. Concordo con GD su titolo e immagine che insieme mi pare regalino un che di biblico al post. Poi scopro e apprezzo molto la descrizione minuziosa di un ambiente familiare in cui mi sono ritrovato. e mi piace Amunì. (emoticon profondo come il mare)
      RQ

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  3. A me piace rompere i coglioni, lo sappiamo ;)

    Il prossimo vedrò di farlo più rompibolle del solito!
    Grazie :P

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  4. il pezzo in corsivo è meraviglioso ...

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  5. mmm ... scherzi a parte Sid, devo rileggerlo c'è qualcosa che non mi convince - titolo a parte - me l'hai fregato lo sai

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  6. Il pezzo in corsivo é l'unico a non essere mio :) é una canzone di Lucio Dalla, contenuta in quell'album, che ascoltavo mentre scrivevo :)

    Su, su, su! Va sempre meglio!!

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    1. Sid, ma daiiiii, son vecchietta, Lucio Dalla è pane per i miei dentini, mentre la leggevo la cantavo ché la sapevo già (è una delle canzoni preferite dal mio amato consorte - allegrissima - "scherzi a parte" cogli l'ironia?)
      Alors,
      1) "inserì nel vecchio giradischi" (inserire il gettone, nuovo giro nuova corsa) se inserisce è un mangiadischi, altrimenti io un vinile lo poggerei sul piatto;
      2) "i testi in mano" - sembrano le sacre scritture - il testo in mano visto che leggi solo quello di "Quale allegria", ma capisco che in mano hai la custodia dell'ellepi e i testi ci sono tutti - indi per cui non era un mangiadischi (almeno io non conosco mangiadischi per Long Playing ma solo per 45 giri)oggetto in cui può davvero inserirsi qualcosa;
      3)il termine "gigantesche" riferito alle pietre di mare nel muretto mi fa pensare che: o hai delle mura megalitiche in soggiorno e quindi hai un soggiorno degno di un ciclope oppure Sid è un lillipuziano;
      4) "adesso c'erano" mi sembra una contraddizione in termini;
      5) "premurare" - ma tra tutti i verbi che ci sono al mondo proprio quello ti è saltato in mente per un avvertimento stile minaccia?;
      6) "gli zii si prendevano di coraggio"? boh? espressione sconosciuta alle mie latitudini;
      7) ok, ho capito, per avere due orgasmi il vinile lo devi per forza inserire ...;
      8) cosa vuol dire amunì, insegnamelo, imperativo!
      9)"Sid si svegliò sul letto della stanza in cui vive adesso" deciditi, coi tempi dei verbi sei anche più incasinato di me;
      10) ultimo periodo, quel precisamente e quell'anche si potevano pure evitare.
      Tutto ciò con infinito rispetto, pace e amicizia.

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  7. Grilletto, credo di essermi innamorato di te. Comunque sia è ovvio che io colgo il giradischi, cioè, colgo l'ironia.
    1) ok, ok, ok, è un LP e non si inserisce ma si mette sul piatto, anche perché c'è la puntina..bon;
    2) La salto, tanto era inutile;
    3) Le pietre, in confronto alle mie mani erano davvero giganti; son tipo delle pietre di mare, molto lisce al tatto e grandi, dalla forma ovale. Da piccolo mi leccavo le dita dopo averle toccate e sentivo ancora il sale;
    4) Ok, ok, confermo;
    5) A me piace, vado sempre di corsa;
    6) Eheh, ha lo stesso significato di "si facevano coraggio";
    7) Orgasmi è una bella parola, però se vuoi approfondiamo questo discorso da un'altra parte;
    8) "Amunì" è un termine siciliano e significa "Sbrigati" o "Spicciati!";
    9) Sogni, nessun tempo sbagliato, almeno non lì. Sid s'è svegliato, ma non nella sua stanza di casa vecchia...bensì in quella in cui vive adesso da solo. Sai com'è, vecchi ricordi, blablabla;
    10) Non l'ho più riletto, hai ragione, mi fanno schifo messi lì;

    Suca <3

    SID

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    1. Da leggere assolutamente con una risata. Ometterò da oggi in poi il mio modo scurrile.

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    2. Non capivo amunì ma preferisco sorvolare su cert'altre espressioni ... se d'ora in poi non ometti ingaggerò qualcuno affinché ti obliteri il vinile ...
      ah, dimenticavo avevo dimenticato di dirti: l'espressione svegliarsi "in maniera docile" mi piace assai
      P.S. ti perdono il punto 7) per la tua confessione iniziale, ma sappi che la userò contro di te in un prossimo tema ... già qualcosa mi frulla per la ciribiricoccola

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  8. Risposta scontata; scontare non è da me. Io vado a durmì, bellagente!

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