Non conosciamo con certezza l’anno di nascita di Chigusa Tsukikage, sappiamo soltanto nacque nei primi anni ‘20 del XX secolo, un 29 ottobre, e che le fu imposto il nome di Chizu. Della sua infanzia racconta poco, sembra quasi ignorarla quasi non fosse consapevole di esistere; era una trovatella che viveva con altri bambini in casa di un tagliaborse, e fino all’età di sette anni la sua esistenza fu paragonabile a quella di una bestiola, di un cane randagio. All’età di sette anni la sua vita cambia radicalmente quando entra in un teatro per rubare ma viene scoperta dal regista Ichiren Ozaki, che decide di portarla con sé a Tokyo, al teatro Gekko. Il maestro Ozaki la crebbe amorevolmente, insegnandole anche a leggere, scrivere e recitare; un giorno, essendo diventata una grande attrice, oltre che una donna splendida, la signora Tsukikage capirà di essere profondamente innamorata del suo mentore, Ozaki. Fu lui a crearle il nome d’arte di Chigusa Tsukikage, dopo averle assegnato a sedici anni il ruolo della lunare Diana; in seguito le numerosissime interpretazioni teatrali e cinematografiche dimostreranno al mondo che la piccola bimba di strada di un tempo si era trasformata in una delle più grandi attrici del suo tempo.
Durante la seconda guerra mondiale il teatro Gekko viene distrutto dai bombardamenti, per un po’ Chigusa perde le tracce del suo maestro ma lo ritroverà nella regione di Nara, nella Valle dei Susini, dove Ozaki ha avuto il tempo di scrivere un dramma dal titolo Kurenai Tennyo ("La Dea Scarlatta"); questo lavoro vede centinaia di repliche e segna la rinascita del teatro Gekko, ed è frutto della convinzione del Maestro che Chigusa sia l’altra metà della sua anima, e che solo lei sia in grado di esprimere fino in fondo le sue creazioni. Nello stesso tempo la strada della signora Tsukikage incrocia quella di altri due uomini, cui sarà legata in maniera differente per il resto della vita.
Il primo è un attore che entra nella compagnia come comparsa, Genzo, e che la seguirà fedelmente per sempre come maggiordomo; l’altro è un imprenditore ricchissimo e ossessionato da un amore per la Dea Scarlatta che proietta sulla sua interprete, Eisuke Hayami, il quale cerca di comprare l’amore di Chigusa con doni suntuosi e tournées favolose per il dramma di Ozaki. Hayami cerca, ma invano. L’amore deluso e beffato diventa odio, ed Eisuke giura vendetta distruggendo il teatro e volendo impossessarsi a tutti i costi dei diritti dello spettacolo, difesi ad oltranza da Ozaki e Tsukikage. La situazione degenera, il Maestro Ozaki si toglie la vita ma solo dopo aver passato una notte tra le braccia di Chigusa, e muore lasciandole in eredità i diritti della Dea Scarlatta assieme alla missione di farla vivere in eterno. Tsukikage attende il momento della vendetta, e stringe amicizie altolocate che la fanno diventare una persona influente. Il destino le si accanisce contro, e durante una rappresentazione di Kurenai Tennyo accade un incidente che le sfigura il volto e la costringe ad abbandonare le scene.
Un mistero quasi impenetrabile avvolge il periodo nel quale la signora Tsukikage vive in ritiro, salvo il fatto che ebbe un’allieva di nome Utako Himekawa, probabilmente allo scopo di portare avanti il compito affidatole da Ozaki sul letto di morte: trovare un’attrice capace di prendere il suo posto e di ereditare i diritti di Kurenai Tennyo; tuttavia Utako non soddisfa del tutto la sua maestra, che nel corso degli anni si trasferirà nella città di Yokohama, dove troverà per un caso fortuito una ragazzina di nome Maya Kitajima, dotata di un talento innato che forse avrebbe potuto essere in grado di far rinascere il capolavoro di Ichiren Ozaki. Nella speranza di aver trovato un erede spirituale, oltre che per evitare di dover cedere i diritti del dramma alla famiglia di Hayami, Chigusa fonda la compagnia teatrale Tsukikage grazie anche al denaro derivante dai finanziamenti dell’imprenditore Aoyagi. La fortuna non volge a suo favore, e la compagnia ha breve vita; la signora Tsukikage accetterà di diventare insegnante nella scuola di teatro della Daito Art Production, impresa di famiglia di Eisuke Hayami e suo figlio Masumi, tutto nell’idea di seguire a dovere la crescita di Maya. La signora Tsukikage è affetta da una grave malattia di cuore, e sembra poter rimanere in vita soltanto grazie all’intervento dell’anima del defunto Ichiren Ozaki, che la costringe a sopravvivere fino a quando non sarà nata la nuova Dea Scarlatta. Ruolo che ha due possibili candidate, attentamente sorvegliate da Chigusa: la giovane Maya e Ayumi Himekawa, la figlia di quella stessa Utako nella quale la signora Tsukikage aveva investito le proprie speranze in passato.
La competizione è tuttora in corso, e vede in vantaggio Ayumi.
MM
MM
Ehi mauro, ho letto il tuo post e ho apprezzato molto la materia trattata.. mi dispiace però che tu non abbia rielaborato l'argomento utilizzando il tuo sguardo traverso, il tuo modo un po' esilarante e un po' malinconico. Cosa è successo?
RispondiEliminagd
Ho scelto di scrivere una biografia in maniera più seria perchè tratta di un personaggio immaginario, quindi il gioco della differenza tra il reale e il percepito c'è.
RispondiEliminaNon conoscevo tutta la storia... bella! Il fatto è che anche se mi piaceva, è stato uno di quei cartoni che ho seguito in modi discontinuo. La Tsukikage comunque resta un mito.
RispondiElimina