Un personaggio che non manca mai in nessun condominio è quello della Governatrice, detta anche Direttrice dei lavori o Padrona del Condominio; non si tratta quasi mai di un uomo: in genere è una signora oltre la sessantina, pensionata dotata di parecchio tempo libero, difficilmente ha un marito in casa (può essere vedova o separata o divorziata, meno di frequente è nubile e illibata); è la persona che sa tutto di tutti, e abita in quella casa da molto prima che anche i nostri trisavoli calpestassero la terra, cosa che per una specie di variante dell’usucapione in parte morale pensa le dia il diritto di veto e di legiferare su tutto ciò che accade nel condominio, dal filo dell’antenna al colore delle imposte alla tenuta dell’asfalto del vialetto.
Tempo fa abitavo in un condominio composto di cinque palazzine di otto appartamenti ciascuna, con un giardino condominiale di circa 2500 metri quadrati: c’era molto da fare per una Governatrice, la quale aveva saggiamente delegato la sovrintendenza dei giardini a un’altra inquilina storica, arrivata quasi contemporaneamente a lei ma di livello sociale leggermente inferiore: la nostra Governatrice è un’insegnate in pensione, e faceva di tutto per non farlo dimenticare a nessuno (qui chiedo perdono alla Maestra e a Ermelinda: assolutamente nulla contro la categoria, ma anche voi avrete qualche collega che ha il manico di scopa infilato giù per la schiena).
Un giorno al supermercato incontrai la Governatrice, Amazing Grace, assieme alla sorella maggiore con la quale abita. Dopo qualche amenità di routine scambiata sul tempo mi chiese di consigliarle una lettiera per la sua gatta, perché quella che usa lei non le piaceva molto. Tra quelle che c’erano sugli scaffali le indicai la mia marca preferita, è un po’ costosa ma che resiste egregiamente all’assalto di tre gatti e delle loro estrusioni per più tempo delle altre; mai tuttavia per le due settimane strombazzate sulla confezione ma credo sarebbe fisicamente impossibile. Amazing Grace mi ringraziò, giuliva come soltanto una come lei può fingere di essere, poi apostrofò con un tono da addestratore di rottweiler la sorella che si attardava in chiacchiere dicendole di muoversi, e se ne andarono tra le corsie continuando la loro spesa.
Non ebbi mai il cuore di dirle che per me una lettiera valeva l’altra purché riuscisse ad asciugare bene i depositi dei gatti: tanto per farla durare di più io ho sempre fiondato le cacche secche nel giardino condominiale un giorno si ed uno no!
MM
Maurooo!! ora pero' voglio la marca della lettiera, ne ho bisognissimo!
RispondiEliminala Catsan fa miracoli
RispondiEliminacosta troppo!!
Eliminaamore, per citare mia suocera non puoi avere uova, gallina e culo caldo
Eliminaahahhahaha, che bello il lancio delle cacche!!! le prendi con un cucchiaio e poi catapulti a mo' di esercito romano in fase di assedio?
RispondiEliminaGD
si, o quasi. Usavo la palettina che serve a raccoglierle dalla lettiera
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