sabato 16 novembre 2013

Tema: Vedovanza differenziata

Sez. Vintage
Svolgimento

Non è semplice, credetemi, la vedovanza. Una si affeziona al proprio postino, figuratevi all'uomo con cui ha vissuto per trent'anni. Mio marito non era una persona accomodante, ma fino all'ultimo mi ha voluto bene e mi ha portato rispetto. Non ho mai dovuto svuotare una sola volta il bicchiere con l'acqua per la dentiera: una sciocchezza direte voi. Una piccola carineria rispondo io. Credo sinceramente che la mattina che mi ha lasciata sola un pensiero a quel bicchiere l'abbia pure fatto. Rimase sul comodino tutto il giorno: capirete che trambusto quella volta. E poi la burocrazia, i parenti, i vicini, il parroco. Quando son tornata a casa e l'ho visto ancora al suo posto mi son dovuta reggere alla spalliera del letto. Poi arriva il momento in cui per un solo attimo ringrazi quasi il cielo di questi anni sereni: io e la mia gatta, che mi fissa compassionevole quando gioco a qualche solitario con le carte. Quel momento a me è toccato stamane, quando ho trovato la mia amica Gina ai cassonetti della raccolta differenziata infondo alla nostra via: stava strappando le pagine di un libro infilandole poi nella campana della carta. Le ho chiesto cosa stesse facendo. Mi ha risposto nervosa che era l'ultima volta che comprava qualcosa per averlo sentito dire in Tv. Dalla tasca del grembiule le spuntava una mascherina.


Credo di Giorgio, suo nipote. Avete presente quelle mascherine nere che i bambini amano tanto portare per fingersi dei super eroi? Non dico Zorro, perché so da me che direi una sciocchezza. Non credo ci sia più un bambino che lo conosca o voglia quel costume per carnevale! Le ho chiesto anche cosa ci facesse lei con quella maschera e di tutta risposta mi ha intimato di tacere. L'ha tirata fuori dalla tasca e con una piroetta ben coreografata si è diretta al cassonetto della plastica. "Sono stufa di Ugo, cara Ermelinda. Stufa. A quell'uomo la pensione ha rinsecchito il cervello! E beata te che sei da sola". Ho lasciato che si allontanasse un poco e ho sbirciato quale fosse il titolo del libro: "Cinquanta sfumature di grigio". Ditemi voi adesso come posso scacciare dalla mente l'immagine di Ugo che insegue Gina per la cucina, mascherato e magari con una frusta in mano! 

EF

13 commenti:

  1. ahahhah!ahhaha!ahahah! Ermelinda, Lei non ce la conta giusta..
    Anche se nega sono sicura che li ha letti tutti e 3 e dopo averli terminati li ha passati al suo nipotastro, Il Gianluca, che da quelle pagine si è ispirato per la scrittura de le 50 SFUMATURE DI GIALLO

    http://svolgimento.blogspot.it/2012/10/sez-le-torte-di-nina-tema-cinquanta.html

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  2. ahahaahaaa, Ermelinda!!! che piacere ritrovarla in piena forma... la storia della dentiera vale mille, Ermelinda. portava le mutande di lana la buonanima?
    (non voglio immaginare la reliquia)
    gd

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  3. La migliore recensione in assoluto delle '50 sfumature'. Chapeau.
    GA

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  4. Ermelinda , mi tolga una curiosita': ha fatto dare a suo marito l'ultima leccata dal gatto prima di distenderlo nella bara??

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  5. Cari, siete sempre così gentili con me! :)
    i libri gentile wood li ho passati sì al nipotastro che ancora non me li ha restituiti...ma credo che lui ne sappia più del tipo che li ha scritti: non le dico a volte che trovo in camera sua!

    ps: l'ultima leccatina del gatto il povero Ugo l'ha avuta eccome...ci siamo distratti un attimo e quella si era messa a dormire come al solito sulle gambe di mio marito. Si facevano di quei sonni tutti e due! E per fortuna che mi sono accorta al momento debito o non oso pensare all'inopportunità di riaprire la bara a seguito dei suoi miagolii magari durante la messa di commiato!

    Vostra Ermelinda

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    1. ahahhahahhaa, ma che bella miciona!!! ha provato a farsi le unghie sulla spuntatura di barba?
      gd

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  6. Sto scrivendo "cinquanta sfumature di biondo", non è che avrebbe per caso il telefono della sua cara amica? Così se è bionda l'intervisto?
    manubirba

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  7. La lingua batte dove il dente duole. O vuole. E ribadisco lingua. Signora cara, si apra anche lei ai misteri dell'universo! Se vuole, le presento il mio babbo, che è tanto una cara persona... mi faccia sapere!

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  8. concordo: la dentiera è un tocco di classe.

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  9. Concordo con GD, la dentiera è un tocco di classe.
    Con la gatta tombata (tombé, ah-ah, risate) sarebbe diventato un racconto alla Poe.

    Scrivere "Cinquanta sfumature di marrone" farebbe pensare a qualcosa di brutto, mi dicono. Secondo voi?

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  10. Dimenticavo, il titolo vi pare cosa da nulla? AhAhAh!

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