martedì 19 giugno 2012

Tema: Domenica d'agosto

Svolgimento

La cottura a vapore è etichettata come una delle più dietetiche, e soprattutto per una delle più sane: allora perché un’estate a Rovigo è insopportabile proprio perché sembra di vivere in un’immensa vaporiera? 
Una media del 95% di umidità nelle ore meno calde, il sudore che t’imperla perfino i lobi delle orecchie creandoti degli effimeri orecchini scintillanti, la pelle mutata in carta moschicida che t’incolla addosso i pochi abiti che indossi ti fa immaginare come ti saresti potuto sentire dopo essere uscito dalla Casa della Bellezza, se fossi morto in Egitto; la ritenzione idrica ti trasforma le dita in tanti xiao mai ancora crudi, con la pastella appiccicosa e molliccia; quando rassetti casa con addosso solo le mutande (per pura concessione alla pudicizia malintesa di tua sorella) e mezzo rotolo di scottex casa avvolto in testa per scimmiottare la Mamy di Via col vento per evitare che il sudore ti coli negli occhi accecandoti, e quindi tanto vale farlo come un clown per tirarti su, accogli senza esitazione alcuna la proposta imprudente: “Se tu fai da mangiare io stiro”. Imprudente per lei, ovviamente: io non stiro mai perché le mie tre Muse -Noia, Pigrizia e Accidia- me lo vietano, figurarsi poi se lo faccio con 36° all’ombra. 




Mia sorella, che da quando avevo quindici anni ho soprannominato “La Merdaccia” in un eco fantozziano, è una patita dalle diete; giunonica, ma di ossatura larga tanto da essere dotata di polsi grossi quanto i miei pur essendo una donna e altra venti centimetri meno di me, ha poco peso superfluo da smaltire, ma si affida costantemente al libro della dottoressa Tirone, alla dieta delle uova di Mani di Fata, a quella dei cetrioli in salmì di Intimità, a quella del fegato ai ferri di Rakam, e ultimamente a quella del petto di pollo: abbiamo il congelatore invaso da microporzioni di carne di quel colore improbabile tra il rosa chiaro e il giallognolo, proprio del pollo allevato in batteria che non vede mai né la terra e i vermi e i sassolini, né la luce del giorno, né una dormita decente. Lei acquista carrelli pieni di confezioni famiglia di fesa perché costa meno, poi li riduce in piccole porzioni dal peso preciso, mi pare 130 gr. ciascuna, e le impacchetta una per una con la pellicola trasparente; molto sono composte da brandelli minimi, resti dei tagli dei pezzi più grandi, assommati fino a raggiungere il peso previsto perché anche del pollo non butti via nulla, come del maiale. Lavorare di coltello le riesce semplice, fa il veterinario ed è anche brava come chirurgo (ammetterlo è una fatica, ma è così).

Metto la bistecchiera sul fuoco, apro lo sportello del congelatore e mi trovo davanti al solito spettacolo grandguignolesco: mia sorella congela tutto, senza eccezioni. Sul primo ripiani ci sono delle fette di gorgonzola, la sua migliore amica gliene ha regalata una mezza forma, e lei ha provveduto a inumarla in tante piccole bare di domopack. Sul secondo ripiani ci sono le verdure, cotte o crude poco importa; c’è perfino un sacchettino che contiene delle more raccolte l’anno prima al mare, hai visto mai che non possano tornare buone in futuro? Dal terzo ripiano una moltitudine di palline di un’improbabile tinta smorta mi fa l’occhiolino, con lo sguardo annebbiato dalla brina del freezer: poverine, che vita grama. Mi accorgo di una più piccola delle altre, un rimasuglio ma di un rosa più vivo. La prendo per curiosità, e gliela porto: “Come mai questa è più piccola delle altre?”. Lei si gira, trasecola e me la prende di mano: “No, questo è l’utero della gatta, lo avevo messo da parte per fartelo vedere”. “La prossima volta avverti, o mettici un biglietto: stavo per cucinarlo”.


Lei aveva sterilizzato la nostra gatta da una decina di giorni. Io, che non tolgo mai la scorza ai cetrioli e mangio anche i semi dei peperoni, io che faccio perfino una zuppa con le foglie dei ravanelli perché pago tutto gli scarti allo stesso prezzo della verdura, penso: “Tanto sono tutte proteine”. 


MM

18 commenti:

  1. No ti prego sto ridendo da sola in ufficio! ahahah!!Meravigliosa tua sorella , voglio conoscerla per 3 motivi:

    1) perche' congela il gorgonzola e io che ne sono una consumatrice piu' che abituale non lo sapevo! Ora finalmente potro' comprare forme di gorgonzola e congelarle senza rischiare di rimanere senza quando ne sento la voglia ( solo una domanda: una volta scongelata entro quanti giorni devo mangiarla??)

    2) Perche' è una Veterinaria!Quindi suppongo ami gli animali e ne abbia rispetto.

    3)Perche' una che mette in freezer l'utero della sua gatta è troppo avanti, a chi mai sarebbe venuto in mente??


    Melon hai ragione, io mi incazzo quando compro i finocchi, perche' pago lo scarto ( a volte mezzi kg) come se fosse buono da mangiare, quando invece nemmeno a cuocerlo e friggerlo puoi mettrlo sotto i denti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wood, ricordo solo che quando lo inziava a lacrimare (il formaggio, non lei): pareva che trasudasse frullato... una cosa orrenda. di più nin zo, odio a morte il gorgonzola. Io mangio prima con gli occhi, poi col naso e per finre con le mani: l'odore del formaggio verde (da noi è più diffuso come nome) mi rovescia i sentimenti, quasi peggio di quelli della trippa (della quale odio anche la consistenza gelatinosa) o di quello da cassonetto sulla spiaggia a ferragosto delle alghe nori.

      Come vet è brava, nulla da dire... ma il mio veterinario è un dio. Se fosse anche cula sarebbe perfetto!

      Il conegalmento dell'utero (che bello, pare una nuova patologia) non è stato un colpo di genio, ma semplice routine: potess, congelerebbe anche nostro padre, se non fosse già morto di suo.

      P. S.: e vanta una cliente che ha congelato il cane (dopo morto, per fortuna), perché quando le mancava lo tirava fuori dal pozzetto e se lo guardava ogni tanto. Meglio di una foto ricordo!

      P. P. S.: scarto nei finocchi? Se un giorno mai riuscirò a passare in Piemonte ti dovrò fare un corso intensivo sull'arte dello sparagno della casalinga persa. Senza contare che del finocchio non si butta via nulla: da come a meglio del maiale, che per inciso puzza!

      Elimina
  2. Fantastico Mauro...potrei avere la tua foto in mutande e scottex in testa a mo' di Mami..??
    Per favore, sarei disposta anche a pagare...in porzioni di ravanelli già pulite e pronte da surgelare...
    BG

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sai cosa rischi Barbara! Quello è capace di mandartela!!! ;)
      Meis

      Elimina
    2. meis, non distraiamoci... cosa c'è nell'album della maestra?
      gd

      Elimina
    3. D'AMATO! sei curioso come una biscia! Se Meis non te lo dicee un motivo ci sara'! quasi sicuramente neanche Lui sa cosa ci mettera' dentro , era un quadernetto per le allodole :)

      Elimina
    4. sì sì..voi arrovellatevi...Wood...so benissimo COSA C'E' DENTRO eh eh eh eh
      Meis

      Elimina
    5. Le foto dell' utero della gatta di Melon o quelle delle fette di gorgonzola tumulate nel domomopack???

      Elimina
    6. muto sto...amico di siciliani sugno.....
      Meis

      Elimina
    7. Meis, hai presente l'uccello con cui ti sei fatto fotografare per darti un tono testosteronico?

      ebbene, c'è già una teglia con un letto di cipolle affettate sottili che aspetta entrambi.
      PARLA!!!
      gd

      Elimina
    8. c'è un Meis sicilianizzato e un D'Amato travestito con lupara in spalla. Ma dentro il quadernetto della maestra cosa ci sarà?
      Patapunzi punzipà?
      E poi il Meis con lo sparviero...dico...è troppo figo

      Elimina
    9. allora... le foto dell'utero e del cimitero in freezer purtroppo non sono mai state scattate: parliamo di qualche cosa come 25 anni fa e fischia.
      Però passo sempre pubblicare quelle dove scimmiotto Carmen Miranda, oppure farmi un servizio alla Donna Moderna, nudo son addosss solo il grembiule di PCV trasparente coi pesciolini rossi. Per altre amenità basta cercare su Facebook il mio album Vita al lavoro e anche Il mio passato

      Circa il Meis e il suo album: ha svicolato il mio tentativo di ubriacarlo per questa settimana, quindi mi sa che -come mi insegnò lui- a pensar male non sbagli mai.

      Elimina
  3. ahhhaa, senta,lo sportello del suo frigo merita di essere ricoperto da una pellicola di plastica effeto marmo di massa carrara a cui poi applicare,
    in cornicette ottenibili con la solita plastica adesiva ma di color bronzo, delle piccole foto di galline e datando, volta per volta, con la data di ingresso della fettina e con quella di uscita. vedrà che l'alimentazione di sua sorella migliorerà e la sua cucina avrà una parvenza mistica.
    candele accese q.b.

    gd

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giorgio, temo di darti una delusione enorme... ma ti vogliamo bene tutti e possiamo aiutarti, se lo vorrai: l'alimentazione di mia sorella è tale per cui si riscaldava la trippa in scatola manzotin mettendo direttamente sul fornello la lattina (smaltata di bianco all'interno, prego notare): l'ho ribattezzata "la trippa alla barbona". La stessa trippa che la sua cagna evitava schifata, una randagia adottata che era golosissima di croste di polenta e delle cacche del mio gatto (Ciccio l'aveva praticamente eletta a sua madre-serva)

      Elimina
  4. Il post è miraile. Bello da riderci e ...soprattutto. Guarda che è un complimento. Già intorno a metà sapevo che era di Mauro. Ormai vi riconosco. Che sarà...Sarà che siete fantastici.
    Qui galline uteri e gatte vi guardano. Anche il gorgonzola e le more dell'altr'anno.
    Queste ultime non credo saranno mai contente visto che dopo scongelamento non serviranno a molto.
    Ma non poteva pensare di farne marmellata. Io ne ho una ricetta fantastica.
    Inoltre il Mauro vestito da fachiro. Il tu cucini io stiro e che altro...Il sudore appiccicato come una mummia dopo il salone di bellezza...
    No dico. E' fantastico!!!
    Ciao Mauro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Troppo buona, Clotilde. Grazie.

      Le more decongelate fanno schifo ai maiali, restano solo i semini e un po' di poltiglia; per contro è piacevole tracannare il sughetto, sembra (è) succo di frutta fatto senza fatica.

      Elimina
  5. Stasera l'ho riletto ad Enrico, ad un certo punto non ce la facevo piu' dal ridere , piangevo e non riuscivo ad andare avanti nella lettura!

    RispondiElimina