Finalmente è in ferie! Si fa beffe della sveglia che squilla, può farla tacere con un dito soltanto, ma decide di alzarsi lo stesso. Si lava, si veste con calma e sulle guance mette il solito velo di fard. Dalla finestra guarda il cielo, il tempo potrebbe cambiare da un momento all’altro.
Decide di fare colazione al bar, ha tutta la giornata davanti e qualcosa da fare già in mente.
Come ogni mattina, intanto che beve il caffè, apre il giornale seduta ad un tavolo appartato. Cerca le notizie di cronaca, le altre le sono noiose, sono sempre le stesse; cose che non cambiano mai. La tazzina resta a mezz'aria. In una fotografia le è sembrato di vedere un volto somigliante al suo. Lo fissa più a fondo, sente il cuore in subbuglio. Legge il titolo, sillaba per sillaba.
Riguarda lei!
Da quando anche la favola di Grace Kelly si è spezzata sulla Gran Cornice di Montecarlo, Isabella ha capito che qualunque posizione, economica, sociale, sentimentale, è solo a scadenza come i pelati dell’hard discount.
Quella mattina, la prima delle sue ferie, l’avrebbe voluta spendere per organizzare un viaggio, fosse stato solo nel paese del niente con il signor nessuno.
Stanca fino allo sfinimento era arrivata a quel 25 luglio con un ammanco di due cicli mestruali in quattro mesi e la storia con Roberto scaduta, come i pelati dell’hard discount.
“Scandalo a Corte” era l’attacco dell’articolo, poi “Il Giudice della Corte Suprema Isabella De Gulli fotografata con il porno-divo Manuelito De Gor – Notte brava a Barcellona per la lady di ferro”. Isabella non crede ai suoi occhi! E’ stata a Barcellona il fine settimana precedente per accompagnare un’amica. Due giorni senza nè capo nè coda alla ricerca della figlia squinternata di Angela (l’amica di sempre). Infine l’avevano trovata in una discoteca, ubriaca come un marinaio in licenza. All’ amica aveva promesso silenzio assoluto.
Nell’attraversare la pista, zeppa di una massa scalmanata che puzzava di sudore e di alcol, qualcuno aveva afferrato Isabella per un braccio. Non era neppure riuscita a guardare in faccia il “ballerino”, mezzo giro e si era liberata dalla presa senza nessuna fatica. Quella foto, invece, sembrava il fotogramma di un film vietato ai minori. La scollatura della maglietta s’era scapricciata dando ampio sfogo alla sua quinta di seno.