venerdì 15 giugno 2012

Tema: Gli sguardi di Giulietta Masina

Svolgimento

Un pomeriggio che c'era troppo caldo per stare a mare lo andai a trovare – ciao Antonio, hai la faccia a cazzo di cane!  -  e lui a guardarmi male,
lo so, studio troppo; nella sua stanza una fisarmonica di libri aperti, il divano impraticabile - sedetti per terra -; finisco di leggere questa cosa, un attimo solo, mi disse Antonio e poi, senza che glielo chiedessi, mi rivelò con il tono di una scoperta che Roma non è una città, cosa è allora?, è uno stato mentale, suggestioni letterarie, Virgilio e le donne grasse di Fellini, Roma dei cardinali che sfilano e delle periferie di Pasolini, Roma di Cinecittà..
Roma pronunciata già senza le troppe r della nostra inflessione, e mi sembrò diverso, sfuggente, lo guardavo mentre quello che conoscevo di Roma - il Colosseo e l'Altare della Patria - gli scorreva negli occhi persi e mi sembrò ancora più lontano, e una ventata di malinconia mi pose fuori dal mio corpo e mi sentii schiacciato, lui che non apparteneva più a Casteldaccia, a Palermo, alla Sicilia e io che invece ci affondavo, più lui si allontanava e la sabbia dove io vedevo i miei piedi immergersi si trasformava in cemento, filamenti lunghi fuoriuscivano dalle unghie, dai talloni, dalla monta, penetravano la materia dura percorrendone le crepe e ancorandosi saldamente quanto più lui accumulava velature da pittura rinascimentale sull'immagine della sua Roma, e le musiche di Rota per gli sguardi di Giulietta Masina, e il libro intonso che pensavo fosse la mia vita ad ogni sua parola perdeva pagine sino a diventare una copertina misera, appena lo spazio per il nome e cognome e la data di nascita e quel nato a Palermo maledetto, e io che guardavo ai suoi appunti scritti con calligrafia minuscola, alle foto dei film che lui aveva visto e che io avrei voluto vedere, alle citazioni tirate fuori dai libri che lui aveva letto e io messo in conto di leggere al più presto, i contatti telefonici che non avevo, gli indirizzi di luoghi importanti che non conoscevo, le annotazioni per tracciare i caratteri di un personaggio o la trama essenziale del film che prima o poi avrebbe diretto, la sua opera prima che per lui era un fatto aleatorio mentre io vedevo già la locandina con il suo nome in qualità di regista; nella sua stanza cominciò a muoversi aria, e forse anche fogli, mi sentii distratto, assente tra le cose del mondo a succedermi attorno, immobile tra le auto che rombano, la gente che si spintona, i bambini che leccano il gelato, le piante che respirano attraverso la porosità delle foglie. La patina sottile di zucchero che ricopre i dolci fatti in casa, così mi adagiai per terra, senza farmi male.

Una manciata di secondi o forse di minuti, aprii gli occhi non so quanto tempo dopo, li sgranai cercando di comprendere dove fossi stato, Antonio a chiedermi se andasse tutto bene.

GD

15 commenti:

  1. Questo romanzo deve essere una meraviglia. E noto che il socio vegano non me l'ha fatto leggere tutto in anteprima. Lungi da farmi un dispetto, mi fece invece piacere assai, così me lo portò godere due volte. Vorrei che il Meis evitasse di sottolineare la valenza consecutiva di piacere e godere, che l'ho già notata da sola...

    RispondiElimina
  2. potrò, non portò :) mi deve aver confuso il troppo piacere.

    RispondiElimina
  3. Il Meis.. Roberta, non mi scuserò mai abbastanza per avertelo presentato.... (o è andata esattamente al contrario?)
    GD

    RispondiElimina
  4. fu il contrario...Roberta mi presentò a te..ma non importa...ascolta...mi costa dirlo lo sappiamo...ma mi piace un sacco come scrivi! :) e sono contento che quella presentazione vi fu! Suca
    Meis

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahhaaaaa, la prima volta che ho visto il Meis a Grosseto!!!!!
      Wuuuuuuuuuuuuuuuuuuddddd, era vestito tutto di nero, che quando ci presentammo prima feci gli scongiuri testicolari...
      però biaddu era!!!
      ahaahahhahaha
      gd

      Elimina
    2. se venivo con parrucca bionda e tacchi a spillo non era peggio :P
      Meis

      Elimina
  5. Che bel pezzo! Di sicuro lo leggerà qualcuno di grande talento, bello dentro e fuori, umile, divertente...
    Quando si potrà ordinare questo libro alla Feltrinelli? Altrimenti metto in giro le fotocopie e lo vendo a un prezzo minore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sto! fotocopia!! alla Feltrinelli non si puo' ordinare fino a luglio :(
      ci vado tutte le settimane perche' è qua al lingotto

      Elimina
    2. @Federico
      "Di sicuro lo leggerà qualcuno di grande talento, bello dentro e fuori, umile, divertente..."

      ahaahaahahhahahahhaahahahaah (speriamo che non si impappini come l'ultima volta, sembrava un balbuziente...)
      gd

      Elimina
    3. tu e FO ormai siete una associazione a delinquere!
      GD

      Elimina
    4. Mi sono impappinato? Mizza, al prossimo reading faccio finta di aver preso il foglio sbagliato e comincio a leggere "la solitudine dei numeri primi"...proviamo a vedere se la gente apprezzerà?

      Elimina
    5. Associazione a delinquere una cippa, dalla prossima volta il servizio si paga! Passo la parola a BV per il listino prezzi!

      Elimina
    6. "listino prezzi"..."si paga"...qualcuno parlava di "mignazze"? ah ah ah ah
      Meis

      Elimina
    7. Ta' scantari!!!
      Non so, quanto si fa pagare Elton John per un concerto?

      Elimina