giovedì 7 giugno 2012

Tema: Le castagne al fuoco

Un’uscita plateale. Ovviamente sbattendo la porta. Si concludono così venti anni di vita coniugale .
Gianni l’aveva conquistata cantandole all’orecchio Che odore di castagne al fuoco.... Era diventata la loro canzone.
Oggi, quando Rosalba è uscita dalla porta ha detto così: Le castagne al fuoco sbattitele in culo, frocio.
Gianni ha fatto finta di non ascoltarla, in fondo lei se ne stava andando, la casa restava a lui, al più si sarebbe portata, ma non subito, un po’ di mobili.
Dopo che la porta si è chiusa, Gianni ha risposto, sottovoce ma ha risposto, quasi parlando tra sé e sé, o forse pensando a voce alta. E comunque è stato categorico: frocio tuo padre, le ha detto. (Se lei l’avesse sentito sarebbe andata su tutte le furie. Perché che il padre di Rosalba è frocio, in giro si sa alla grande.)
Gianni lo ha detto e poi si è messo seduto e ha poggiato piedi e scarpe sul tavolino. Un giro dei canali televisivi: solito gossip.
Controlla l’orologio: sono le 18:00. Tutto va bene, sì, tutto va bene.
Gianni si alza. Meglio uscire e fare la sua prima spesa da scapolo dopo tanti anni di matrimonio. Comprerà tutte quelle cose che Rosalba definiva porcherie. La trippa al sugo della simmenthal per esempio. O il minestrone knorr. O gli spinaci filanti quattro salti in padella. I fagioli, i fagioli che lei non cucinava perché lui poi si dava alle arie da opera: così lei diceva. Una volta lo disse pure mentre a tavola c’erano alcuni colleghi di lavoro: aveva parlato apertamente del meteorismo flatulente di Gianni.
Gianni ne prende cinque di scatole di fagioli e le ripone con cura nel carrello. Allo scaffale delle bibite invece afferra dieci bottiglie di birra e un bottiglione di vino da cinque litri. La casa deve sembrare una taverna, alla faccia di Rosalba.
Mentre Gianni vede sfilare la merce sul tappeto mobile della cassa, con gli occhi ammicca alla cassiera: è carina e lui è disponibile, da un paio di ore è disponibile. Lo scriverebbe sui pilastri dei portici, nei bagni dei pub, alla stazione, ovunque ci sia una messaggeria: Quarantenne da sballo si è appena liberato da asfissiante matrimonio.
É tentato dal cercare il contatto con lei ponendogli la carta di credito direttamente in mano, poi lascia perdere.


Insacca la spesa, la ripone nel cofano. Lascia pure un euro al parcheggiatore (Rosalba gli avrebbe dato del coglione), mentre glielo dà sottovoce dice Alla faccia.
Adesso può andare a casa. Spesa sufficiente per tutta la settimana, benissimo, può dedicarsi pienamente alla nuova attività dei prossimi cinque anni almeno (non crede di volere una unione fissa prima di tanto), sì, cinque anni saranno sufficienti per disintossicarsi. É tempo di darsi alla caccia, al sesso sfrenato, al sesso multiplo, orgiastico, sadomaso, estremo, vissuto sino allo spasimo. Ma da domani. Per stasera tranquilla serata di riflessione. Si ferma davanti alla videoteca, un bel film magari non sarebbe male. Qualcosa di Bruce Willis, sì, Bruce Willis: anche è stato mollato da Demi Moore ed è rinato.
Entra nella videoteca. Ci sono mille titoli, suddivisi per categorie: gialli, commedie, drammatici. No, drammatici no. Lui ne è appena uscito fuori da un dramma, figuriamoci. E sentimentali nemmeno: basta con i sentimenti. Dei tranelli e degli inghippi in cui ti portano i sentimenti Gianni è un esperto e sa di cosa diffidare.
Dopo un po’ Gianni esce felice, raggiunge l’auto e sgomma. Ha preso due film di Moana Pozzi. Se li godrà comodamente seduto in poltrona, una mano alla bottiglia della birra, l’altra che raccoglie fagioli dal piatto, o direttamente dalla lattina. Sempre che non si addormenti.

GD

18 commenti:

  1. Quando uno ha la stoffa si legge, e si legge anche bene!

    Ahh finalmente non si parla di morti ammazzati ma di storie d'amore finite e film porno :)
    Mi piacerebbe leggere il seguito..

    PS. Posso dire una roba?? E' scritto molto alla "HOLDEN": nessun fronzolo o parola inutile, oserei dire CARVERIANO...

    RispondiElimina
  2. Letto già. dalla foto non pensavo a GD Pensavo ad un anonimo.
    Neanche leggendo pensavo a GD. Siamo troppo abituati al genere noir del suo ultimo libro. Irriconoscibile.
    Neanche nella prosa. E' una prosa di ripresa. Non ha lo stile incalzante del nostro Giorgino.
    E' una pausa quasi.
    Ma alla fine perchè si sono lasciati con Rosalba? Le castagne erano andate a male con puzza di bruciato lontano tre miglia?
    Insomma qui c'è puzza di bruciato ma ancora non capisco perchè.
    Il brano è buono. Anche nella liberazione del protagonista. Fagioli, 4 salti in padella, e poi 5 anni di liberazione da pastoie sessuali. Un sogno?
    Troppo sogno. Neanche una crisi per la perdita della compagna.

    RispondiElimina
  3. @w
    @Cla
    è un pezzo che risale a qualche anno fa quando con Marisa Vinci organizzavamo i primi reading.
    E le critiche di CLA ci stanno tutte, il racconto ha uno stile datato.. e però è un racconto che parte da una piccola scintilla: il desiderio che tutti i 40enni e 50enni hanno di rimettersi in gioco nel safari degli accoppiamenti. I motivi per cui lei va via poco importano (è irascibile e sfottente), l'importante è che si sia tolta dai piedi. E' il resto che spesso ho visto in tanti neogiovani.. ma queste cose non preoccupano le Femmine con la F, lo sanno bene che i neogiovani si fanno un giro e al primo specchio che rimanda la loro immagine, tornano....ahhahahhahaha
    GD

    RispondiElimina
  4. Secondo me si può imparare molto da questo pezzo! Leggendolo ci si accorge subito che la trama non è originalissima e neanche tanto elaborata: è la storia di uno che viene lasciato dalla moglie e comincia a sentirsi libero, niente più. E allora cos'è che lo rende tanto interessante? E' la scrittura! Ci si rende conto che la trama conta, ma sempre meno della scrittura! C'è tensione e subito dopo senso di rilassamento, ma sempre creato dalle parole. E' questa frase: "É tempo di darsi alla caccia, al sesso sfrenato, al sesso multiplo, orgiastico, sadomaso, estremo, vissuto sino allo spasimo. Ma da domani."...mizza, si impara da pezzi come questo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le trame sono volgari, appartengono al giornalismo (più o meno la Woolf scrisse così)
      gd

      Elimina
    2. TRAMATE TRAMATE le streghe son TONNATE

      Elimina
  5. Un piccolo gozzip..sapete qualì' era il vero nome di battesimo di Moana? ANNA ROSA...

    RispondiElimina
  6. concordo sulla bella scrittura ma io intravedo anche la trama...che non è vero sia poi sempre secondaria...mi infastidisce solo un pochino la solita storia del "frocio"...ma vabbè :))
    Meis

    RispondiElimina
    Risposte
    1. signor GM, un Gianni che dice "tuo padre è diversamente etero" narrativamente non è credibbboli!!!

      GD

      Elimina
  7. Povera Rosalba, lasciarsi scappare un uomo così...
    monica g.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Povero Gianni, io sto con lui. (e con Tom)
      GD

      Elimina
  8. Mi piacerebbe leggere un seguito in cui il povero scoreggione segaiolo torna a grattare alla porta della ex moglie e la trova ringiovanita di 10 anni, finalmente riposata (con il soldi che lui le ciucciava si è presa una colf)e in compagnia di un simpatico ex compagno di scuola. Ah, dimenticavo, la bimba sta sorseggiando un Martini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehnno! l'autore sono io. Rosalba dopo essere stata lo zerbino di una ventagliata di uomini, ormai brutta e sdentata torna da Gianni che apre una scatoletta di ceci e la versa nella ciotola del gatto. Poi la butta fuori cantano Anima mia, torna a casa tua.
      Ecco, così finisce.
      tiè
      GD

      Elimina
  9. con che birra si abbinano i film di Moana ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. azz, io ci berrei una Forst da tavernazza della Vucciria, popolare e vastasa!!
      gd

      Elimina