venerdì 31 agosto 2012

Sez. Attrici - Tema: Glenn Close

(Attrazione fatale rewriting)

Io ti guardo.
E non credere che le mura ti possano proteggere, neanche le bugie che da bravo maritino hai raccontato alla scimmietta insipida di tua moglie Beth, tu hai osato oltrepassare la superficie della melma paradisiaca di uomo che si è fatto da sé: casa invidiabile, auto da status symbol, moglie non abbastanza sensuale da crearti gelosie, figlioletta che ti chiama paparino; ti mancava l’amante per scatenarti nel tipo di sesso che non riesci a fare con la scimmietta che hai sposato (solo posizioni canoniche? chiude gli occhi quando ti spogli?) ma tu hai visto me e hai deciso di travalicare il tuo oratorio; tu lo sai che non sempre è facile tornare indietro, i sapori forti segnano confini, una volta provati tracciano punti di non ritorno - è pur vero che rinunciando ci si può riabituare a brodaglie tiepide e orgasmi stinti, a malincuore, mutilando l’animale erotomane che domanda sudore -; non hai tenuto conto di me, non sono lo svincolo che ti tira fuori da una trama esistenziale prevedibile, ti sei sbagliato, sono la rete della tua trappola, e non che tu mi piaccia chissà quanto – ce ne sono tanti che sanno scopare meglio di te, che sanno stare zitti senza esaltare il loro ruolo sociale, che lo hanno più grosso di te -, il punto è un altro: tu hai pensato che io fossi un territorio dove le tue tracce non avrebbero lasciato memoria, neanche un filo d’erba piegato, non ti sei accorto che dove tu poggiavi i mocassini da dirigente aziendale c’era resina, delle più appiccicose, alcuni la chiamerebbero “colla per topi”, altri possessività, io la chiamo materializzazione del rischio: non ti puoi sporgere senza pensare che il precipizio è una possibilità, sono la tua probabilità sfavorevole; ti è andata male, e ora, chinati, sei qui per soddisfare le mie voglie (quelle che tu non hai previsto), con la lingua - lo so, non erano queste le tue intenzioni, ambivi ad altro -, il piacere apparterrà solo a me, e non sarà sessuale, sarà altro, sottile, il numero inesistente di una roulette per uomini o la combinazione impossibile di una slot: seppur sarà la sconfitta del mio mondo complementare al tuo godrò nel dimostrarti che vite parallele si incontrano. Non pensare a me come ad una giustiziera, non ti ho tagliato nemmeno l’uccello. E non mi chiamare Beth, non servirà a nulla.

GD

18 commenti:

  1. Beh, ho l'onore del primo commento...Ultimamente ho letto "Doppio Sogno" di Arthur Schntzler e, diversamente da quello che si dice, l'ho trovato superficiale e che va poco a fondo nella mente dei personaggi (tuttora mi chiedo il perchè dell'accostamento a Freud)...invece questo pezzo, al contrario di doppio sogno, ha dell'incredibile! C'è un misto di vendetta e sensualità molto interessante...il migliore dei modi per riaprire il blog!

    I miei Complimenti, GD!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, non conosco il film...è già in lista d'attesa, però

      Elimina
    2. Filmazzo torbido, anche un po' moralista, sembra dirti: lo vedi che succede se tradisci tua moglie?

      Elimina
    3. Non l'ho mai visto, mi sa tanto che dopo Le relazioni pericolose con lei ho visto solo La donna perfetta e La sicurezza degli oggetti.

      Doppio sogno non ha lasciato molti ricordi, forse perché avevo quindici anni, ma ricordo che mi sono divertito molto di più con Oblomov e I signori Golovlëv.

      Elimina
  2. Beata gioventù! "...non conosco il film"! Arghhh!!!!
    Chi di noi vecchietti non ha fatto la fila per vedere il coniglietto bollito?
    Io fin da allora tifavo per Glenn Close, e non solo perchè fisicamente un po' le somigliavo. Anche perchè ero già da allora un'aspirante rovina famiglie, che in realtà riusciva solo a rovinarsi la vita. Odiavo quel viscido di Michael Douglas e tuttora penso che l'unica happy and possibile sarebbe stata quella di vederlo crepare e scoprire la mogliettina gaia in cerca di consolazione tra le braccia della ricciolona bionda.

    RispondiElimina
  3. Eh si come non ricordare questo film agghiacciante.
    Il coniglio bollito. Ma non è tanto averlo bollito che è agghiacciante. E' aver travalicato una soglia del non ritorno. E in quella linea sottile sta tutto il piacere di Glenn Glose.
    Anche se ho sempre pensato che era troppo arrabbiata con il mondo per interpretare quel ruolo. Intanto il dirigente sposato e assetato, poi la persecuzione di questo. Si ho sempre pensato che si volesse poco bene quella donna. Ma in fondo un pò tutti ci vogliamo poco bene a volte nella vita.
    Letterariamente parlando è favolosa. E come attrice superba. Soprattutto in questo film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il film l'ho visto tanti anni fa, la storiella in fondo era deboluccia, moralista per giusta... funzionò grazie a Glenn, grazie al ritmo del film,Lyne nasce come autore di spot commerciali..
      GD

      Elimina
    2. Sono con te. e' lei che rende travolgente questo film. E agghicciante come dicevo.
      Lei con la sua inerpretazione. Che fosse un film come dici fatto da uno con alle spalle un passato di spot pubblicitari...non lo sapevo.
      Ma ti assicuro se penso a questo film mi vengono i brividi...Non sai quanto!

      Elimina
  4. mi piace molto l'immagine dei mocassini sulla resina, rende proprio l'idea...
    che bello ricominciare! ben ritrovati a tutti
    Meis

    RispondiElimina


  5. Fare l'amante e' un mestiere e ci vogliono le palle. Se non si e' in grado meglio lasciare perdere. Gli uomini non lasciano MAI le mogli.

    Glenn Close ha toppato.

    RispondiElimina
  6. Bel film direi, peccato che ormai la trama suoni troppo di realtà. Direi che è mooolto meglio il tuo rewriting, Bravo GD! Rende tutto davvero benissimo! Questo post credo meriti proprio di andare in lettura . Adatto direi, per quelle che si fanno chiamare donne e invece sono solo delle povere t.... ! AG

    RispondiElimina
  7. GD, te posso di' che mi hai fatto venire i brividi. Presente quel vago senso di disagio e di lumachine che ti strisciano lungo la colonna vertebrale?

    RispondiElimina
  8. Eccerto,le donne amanti sono Troie mentre gli uomini poverini sono stati obbligati a stare al gioco con una pistola puntata alla testa.

    RispondiElimina
  9. cara Wood, noi pensiamo che gli uomini siano povere vittime della diabolicità femminile. Perchè non sei convinta che gli uomini siano solo degli oggetti?
    GD e AG

    RispondiElimina
  10. Ma come, fino a 6 mesi fa cortei su cortei per dimostrare che la donna e' un oggetto, ma se fa l'amante l' oggetto diventa l'uomo?

    Facciamo subito un bel corteo,scendiamo in piazza contro questo soppruso femminile nei confronti del sesso maschile.

    RispondiElimina
  11. quando una coppia etero finisce a letto, sono convintissimo che lo start lo ha dato lei.. ovviamente questo non vale per tutte quelle ragazze abbagliate dal potere di un uomo anziano e sgradevole che pur di far carriera si offrono... ma anche lì bisogna essere portate. quanto all'anziano uomo danaroso, approfitta della situazione tirando fuori il suo lato porco.. in fondo Berlusconi non manderebbe mai sua figlia a letto con Murdoch
    gd

    RispondiElimina
  12. Si ricomincia con carica, il pezzo è molto forte. La cattiveria si sente tutta, il senso di soffocamento e della trappola anche, però secondo me non godo appieno della cosa perché non ho visto il film.
    "Orgasmi stinti" mi è piaciuto un sacco, e anche definire la moglie "scimmietta insipida" credo che renda bene l'idea (checché ne dica qualcuno xD), anche se posso solo immaginarla non conoscendo il personaggio

    RispondiElimina
  13. Da oggi questo post mi piace ancora di più...

    RispondiElimina