giovedì 19 settembre 2013

Tema: La svolta

Svolgimento


L’ultima udienza del Processo Rostagno ha visto in aula Angelo Siino (pentito, ex collaboratore e “ministro” dei lavori pubblici di Totò Riina, ovvero colui che si occupava di gestire appalti) che parla del mandato di uccisione del giornalista e sociologo piemontese per mano di cosa nostra.
A quanto pare Rostagno era a conoscenza di inciuci tra la mafia e le logge massoniche trapanesi e per questo considerato “arrivato” (cioè talmente scomodo da essere ucciso).
Ma andiamo per gradi. Per chi non conoscesse la storia di Mauro Rostagno e del processo, archiviato e riaperto più volte, ecco un piccolo riassunto.
Mauro Rostagno era un giornalista e sociologo piemontese, fondatore assieme ad altri eccelsi membri del movimento Lotta Continua. Dopo essere stato in Francia, in Inghilterra, in Germania, dopo aver militato come sessantottino ed essere stato in India tra agli “arancioni” di Osho, si stabilisce nella provincia di Trapani dove fonda, assieme alla compagna e ad un amico, una comunità di recupero per tossicodipendenti, la Saman. A Trapani collabora con RTC, un’emittente televisiva locale, dove denuncia fatti e inciuci mafiosi che lo portano ad essere considerato una figura scomoda. Assassinato dalla Mafia il 26 settembre 1988 a 46 anni, il suo nome continua ad essere un esempio di lotta e libertà.
Le inchieste sulla morte di Rostagno hanno seguito negli anni le piste più disparate, inizialmente finì in carcere la compagna Chicca Roveri, pensando ad un delitto maturato nell’ambito della comunità Saman. Poi si pensò ad un collegamento con il delitto Calabresi, visto che Rostagno era stato tra i fondatori del movimento Lotta Continua. E poi a un traffico d’armi, o di droga, o ai servizi segreti. E infine a un’ipotesi inevitabile visto che il delitto aveva avuto luogo in Sicilia: alla mafia. In nessuna delle piste seguite vi erano stati, però, riscontri attendibili.


Il primo collegamento con la mafia lo si fece in seguito al ritrovamento del cadavere di Vincenzo Mastrantonio, autista del boss trapanese Vincenzo Virga, tecnico Enel che aveva tolto la corrente elettrica nella zona di Lenzi dove il corpo di Rostagno fu trovato sfigurato dentro la sua auto quella sera di settembre. In seguito, nel maggio 2009, fu inviato a Virga un mandato di custodia cautelare in carcere, accusandolo di essere il mandante dell’omicidio di Rostagno.

Questo però non è abbastanza e dopo varie archiviazioni il processo viene riaperto grazie all’associazionismo trapanese che si è impegnato a raccogliere firme e far sì che la verità possa essere scoperta. È così che nel febbraio 2011 viene riaperto il caso con l’intenzione, questa volta, di andare più a fondo e scoprire il vero mandante dell’omicidio e il movente.
Racconta Claudio Fava, come si legge su un articolo di Repubblica del 23 Maggio 2009, che Mauro su RTC denunciava
i bilanci segreti dell’amministrazione comunale, gli intrallazzi delle cooperative socialiste sui contributi della Regione, le allegre cerimonie d’una loggia massonica in cui si ritrovavano, ogni sabato sera, mafiosi, banchieri e onorevoli.
Questo è il movente più accreditato dell’uccisione di Mauro: era a conoscenza delle connessioni tra mafia e massoneria, aveva fatto il nome di Mariano Agate (capo mafia di Mazara) che fungeva da tramite tra cosa nostra e la loggia massonica trapanese Iside2.
Adesso, a più di un anno della riapertura del processo, sembra essere giunti a una svolta: Angelo Siino, pentito (o come è bene chiamarlo “collaboratore di giustizia”), getta luce su questa faccenda.
Rostagno era a conoscenza di alcune visite di Licio Gelli (Gran Maestro della P2) a Trapani per incontrare “i fratelli trapanesi” con lo scopo di organizzare un golpe (in realtà si trattava di un tentativo di ricatto ai danni di Andreotti). In pratica, dalle dichiarazioni si evince che molto probabilmente fu per questo motivo che Francesco Messina Denaro (patriarca bella mafia belicina) ordinò a Virga di uccidere Rostagno. Ma la questione è molto più intricata ovviamente e si aspettano altri riscontri e prove nelle prossime udienze.
Intanto mi ritrovo a riflette sul fatto che esista qualcosa più grande di me, e non sto parlando di dio o chi per lui ma della mafia. È triste pensare che la mafia uccide chi ha il coraggio di urlare, chi ha il coraggio di parlare, di denunciare…insomma la mafia uccide se hai il coraggio di essere libero. Ma non per questo ci arrendiamo, c’è ancora gente che continua, c’è ancora gente che lotta contro questa enorme montagna di merda.

Maria Cristina Vasile
Pubblicato su abattoir.it

Immagine ripresa dal fumetto Mauro Rostagno – Prove tecniche per un mondo migliore, firmato da Nico Blunda, Marco Rizzo, Giuseppe Lo Bocchiaro.

15 commenti:

  1. Di Rostagno si parla sempre poco, molto meno che di Impastato o di tanti altri. Forse proprio perchè, dietro gli inciuci denunciati ci sono personaggi ancora operanti; per sapere tutto di Rostagno ancora tocca aspettare.
    Siamo il paese delle logge,da noi prolificano, si aggiornano come le versioni di Windows, la base del programma è sempre quella: controllare il denaro pubblico.
    GD

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  2. Ciao Maria Cristina, so di diventare impopolare, ma spero tu capisca cosa intendo dire. Il tuo pezzo è scritto molto bene, di questa ennesima morte si parla così poco che non ricordavo più l'accaduto (da te riassunto in maniera chiara e impeccabile) eppure sul finale, quando sei tu che scrivi con i tuoi sentimenti, la "reazione" è quella di una ovvia coscienza civica. Come dire: non mi dici niente di nuovo. Forse in quel trafiletto oltre che una rabbia logica avrei voluto trovare una speranza, intravedere una soluzione, o qualche frase che ancora si deve inventare... Scusami, non me ne volere, ma questo è sempre ciò che cerco in uno scritto. A rileggerti presto
    Jole

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  3. Sono d'accordo con Jole solo in parte. Questo tema, oltre a non dire niente di nuovo, non è scritto bene. Parte con ambizioni di cronaca, citando avvenimenti piuttosto alla rinfusa, per finire nel luogo comune di un'invettiva che pare soltanto lo sfogo personale di un'adolescente. Non è un racconto, non è un articolo dal taglio giornalistico. Non mi piace da nessun punto di vista.

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  4. Quando ci si mette davanti un foglio bianco per riempirlo di qualcosa, qualsiasi essa sia, a muovere le dita è un' "urgenza".
    L'urgenza di raccontare qualcosa che abbiamo scoperto, qualcosa che ci ha sconvolto, qualcosa che riteniamo sia "necessario" raccontare, qualcosa che - grazie alla comunicazione - può ampliare le conoscenze altrui, la coscienza del mondo che gli altri hanno.
    Quando la materia raccontata viene spinta fuori secondo urgenza e necessità, allora essa prevale sulla forma: è il "oontenuto" che per la sua forza se ne frega del "contenitore", rielaborare nel modo opportuno richiede tempo.
    Quando penso a Rostagno io m'incazzo, per tutto quello che è successo,per tutto quello che rappresenta, per tutto quello che ancora non è stato detto.
    Quando si parla di Rostagno, una figura retorica in più o in meno può rendere più efficace la comunicazione.
    Rostagno non ha bisogno di retoriche: basta parlarne.
    E MC Vasile lo ha fatto, con l'ingenuità di chi sembra scoprire quanto è stato grande Mauro, quanto noi siciliani viviamo soffocati dalla mafia e però non ce ne accorgiamo.

    Ben altra cosa sono le scritture che nascono per diletto. Lì è diverso, ogni singola parola merita di essere pesata, limata, ogni singola frase DEVE uscire dal solco del banale, del luogo comune, del tecnicismo.

    Forse perchè apprezzerei uno scritto su Rostagno pure se fosse farcito di "ho stato" e "sono avuto"; se tutti i giorni ci fosse una persona a ricordarci chi è stato, qui, a scuola, in piazza, forse faremmo qualche passo avanti in più nella lotta alla mafiosità.

    GD

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    1. Giorgio, grazie.
      Ciò che dici è ciò che avrei risposto io, quindi aggiungerò poco!
      Noi, come ben sapete, non facciamo esattamente letteratura. La prima finalità di Abattoir.it è informare e fare riflettere su/conoscere "cose" di cui si sa poco. Ognuno lo fa a suo modo e per come può.
      Visto il tema trattato certe critiche mi sembrano implacabili, ma è giusto dire ciò che si pensa perché anche questa è motilità cerebrale, quindi grazie a tutti, ma non perdete di vista in questi casi, come ben dice Giorgio, ciò che facciamo ...che non mira alla letteratura, ma ad altro in primis. Posto che io sono una grande fan degli scritti fuori dagli schemi, quando si possono/vogliono rendere tali!

      Noemi Venturella per Abattoir.it

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  5. Infatti il pezzo che tu hai scritto qui sopra ha tutte le caratteristiche di cui parli, è scritto con il cuore, con la passione ma anche con il cervello e con un buon uso della lingua italiana. E' un tuo "sfogo" ma scritto bene. Può interessare chi subisce la mafia per territorio e la sente a pelle ma anche chi la subisce come sistema di potere generalizzato e può comunque avvertirla come urgenza. Tutti scriviamo con il cuore, con la pancia, per diletto. L'importante è scrivere bene. Ribadisco che il pezzo di Vasile è scritto male e rivendico il mio diritto a dire che proprio non mi piace.

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    1. ...Aggiungo solo qui due parole in funzione della parola "male".
      Totale rispetto verso il concetto di "de gustibus"! Neanche tra noi siamo sempre d'accordo, ci mancherebbe. ...Però dire "è scritto male" mi sembra un poco pesantino, al di là che qui si parli tra plauri-laureati, falegnami o scrittoroni. Mi è invece sembrato più stimolante e costruttivo per tutti chi ha scritto che poteva essere espresso raggiungendo maggiori "picchi".

      Non me ne vogliate, ma ogni tanto - seppur nel rispetto delle opinioni altrui - mi pare corretto (anche per chi scrive con fini solo nobili) mettere della sana "punteggiatura"!

      Noemi Venturella per Abattoir.it

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  6. ahahaa, Rob, non c'è bisogno di rivendicare, il diritto è tuo, e ben vengano questi scambi.
    Il fatto è che, quando scrivi un racconto o un articolo su base documentale, a volte la materia trattata prende il sopravvento, non riesci a distaccartene quando, invece, la cosa necessaria è cercare di fare due passi indietro e rielaborare, trovare un punto di vista slittato.
    Il pezzo di MC V rimane vicino al dato documentale, gira attorno alla notizia e resta invischiato (in termini di lingua).
    Nelle intenzioni c'era voglia di narrare o informare?

    Al di là di questo, il pezzo non aggiunge nulla ai picchi letterari di tanti, mi ricorda di e mi informa su Rostagno (e in questo intento, a mio giudizio, il brano assolve egregiamente ad una funzione allo stesso modo di altri).
    GD

    Rostagno fa discutere!!!

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  7. Non mi piace dare l'impressione di sviolinare, ma credo che entrambi abbiate ragione, una cosa importante è che l'omicidio di un uomo che contrasta la mafia dovrebbe rappresentare (per i mafiosi)un problema risolto, invece,al contrario si somma ai problemi che, per forza di cosa (stile di vita) costoro già hanno. Una morte non cancella "il problema" rimane impressa, un indelebile marchio,per sempre,
    Da allora in avanti la polizia gli metterà il fiato sul collo, un pentito sarà pronto a parlare, un familiare sarà in grado di vendicare il congiunto, un nuovo arrivato vorrà scalzare il boss in carica perchè, magari, non era d'accordo! E, non in ultimo, un'altro uomo dalla coscienza inflessibile darà loro filo da torcere... Avranno lunghi soggiorni sotto botole che preannunciano tombe, luoghi adatti a topi, serpi, mancanti di sole e calore umano. Dunque niente pace per questa gente siatene certi!! Questo penso sia, per quanto lievissimo, pur sempre un sollievo.
    Jole

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    1. Jole, quelli che stanno sotto le botole, nell'organigramma si trovano al livello di manovolanza.
      Uno di quelli che doveva patire un minimo di fame, è morto da senatore a vita.
      GD

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    2. Ho la fortuna di "sperare" che perfino quelli avranno filo da torcere incontrando Dio personalmente. AhAhAh!!
      Jole

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  8. leggere questo post e soprattutto i vostri commenti mi conferma la grande vitalità che serpeggia tra le "pagine" di questo blog e la bellezza di un confronto sempre aperto tra teste e pensieri diversi...e godo...:) altro che le polverose e sterili polemiche in cui spesso ci si "impaltana" altrove eh eh eh

    se si fa letteratura e la si cerca di proporre in un'ottica di miglioramento e crescita trovo giusto questo genere di critiche! anzi, indispensabile :)

    Meis

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    1. il Grande saggio che con quest'ultimo commento quieta gli animi in fermento e ci riporta per mano uno ad uno ad i nostri banchi.

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  9. Mi avete dato un'idea geniale! Investirò in una StartUp di fomentatori di commenti sul web! :)

    Ora, scherzi a parte, sono Maria Cristina Vasile, grazie a tutti per i commenti.

    Il mio "pezzo" non è stato scritto per vincere un premio di letteratura né un premio di giornalismo. Si tratta di un pezzo scritto per Abattoir.it col fine di informare e narrare a chi non la conoscesse la storia di Mauro, e se non ho voluto scrivere i "picchì" il motivo è semplice: il pezzo era già chilometrico di suo, se avesi voluto scrivere tutto quello che pensavo non mi sarebbero bastate altre 40 cartelle!

    Mi è venuto in mente di scriverlo quando, dopo tanto tempo, mi sono ritrovata a passare davanti al Circolo Mauro Rostagno a Trapani, che ha sede nell'ex gioielleria del dott. Virga, mafioso, sequestrata e rimessa a nuovo da alcuni ragazzi (giovanissimi) che gli hanno dato nuova vita. E allora mi sono chiesta "ma i miei coetanei conoscono la storia di Rostagno?". E poi ho buttato quello che avevo (dai pezzi sui giornali a blog e testimonianze) su un documento vuoto e l'ho esposto al pubblico.

    Me ne frego se il pezzo è scritto bene o male, mi interessa più la nobiltà di pensiero che c'è dietro. Del resto si può sempre migliorare (come, del resto, peggiorare).

    Capisco il parere di chi dice che è scritto male e non negherei il diritto di dirlo per niente al mondo, altrimenti io non potrei, a mia volta, affermare che Bukowski mi fa cagare! (Resta comunque un commento a sé stante, vedete, io non ho un premio nobel per la letteratura!)

    Se volete leggere altri miei pezzi scritti male andate su Abattoir.it :)

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