lunedì 10 settembre 2012

Sezione Attrici - Tema: La bellissima

Un tailleur nero e la luce dietro. Al buio come un'ombra cinese forse anch'io potrei, ad esempio buttare giù i capelli e mettere su una coscia, che so...ruotare i capelli velocemente ora di qua ora di là e poi indietro fino a sciogliere via la giacca come una pelle. Ma alla luce quella morbida linea delle labbra da bambola, carnose, quelle spalle ampie e il seno, l'apertura alare delle gambe seconda solo a quella delle braccia e bionda, biondissima, alla luce no, non è facile copiarla.

- Marmellata signorina?-
- Veramente ghiaccio-
- Ghiaccio- E sorride.
Bionda, che dice sempre si. Bambola/oggetto, bambina esperta o donna ingenua, il sorriso non  torbido, gli altissimi giri di vortice in viti sempre più strette e cadute libere senza paracadute.

Nel vortice John Gray eppure perde la donna della sua vita. Forse vuole di più. Ha sempre voluto di più e non si accontenta della pazienza di lei, della ingenua sensualità, della passione. Della passione ingenua  di una bimba che esegue i suoi giochi. E la perde.
Ha voluto di più. E non corre, non corre, né sale le scale di corsa per prenderla tra le braccia e fermarla con forza contro un muro e gridarle: non è come credi, non è come credi.




Elisabeth sa che deve finire. Vuole che finisca perchè solo uscendo da quella scena sarà libera. Ed esce dalla scena dove per nove settimane e mezzo ha riso, giocato, reso la sua vita al volere di altri, roso il torsolo della passione con voracità, assottigliato la linea tra il sè e il fuori disè. Annullandosi fino a non riconoscersi più. Cade indietro raccogliendo l'apertura mega delle gambe, lo sguardo smarrito da bambola e incredula, si dissolve per essere altro, lontano, lontano.

Una friggitoria di Chinatown, un arbitraggista di Wall Street, una gallerista divorziata tornano ad essere solo quello che erano, anzi quello che non saranno più.

Elisabeth/Kim si arrende, si assottiglia nella partita con la vita cedendo all'immagine di sè che la riflette. Ne ha paura, non riconosce i segni, si illude ancora che si tratti della sua potente bellezza, della possibilità di poter decidere, fa i capricci da diva, precipita.
Kim al vertice del potere che la bionda sensualità le ha donato si schianta con il suo sè che vuole uscire di scena, rifiuta le partiture, rompe i contratti, si indebita, invoca la bancarrotta e sembra uscire di scena.
Altre bionde le ruberanno i ruoli, le partiture, la scena: un Eva contro Eva inesorabile.
Ma la risorsa  più potente è la testa  e la bravura, forse sarà la più brava di tutte, forse sarà la più bella  e la più sexi di ogni tempo: rinasce in una partita giocata mentre tutti la candidano come peggiore attrice protagonista nel suo capolavoro di cesello e bravura: miglior attrice non protagonista ma di bravura pura e di bellezza pura. E' una prostituta, bionda che rifà il verso a Veronica Lake, i capelli tutti da un lato, mentre dice: vuole rivedermi per un interrogatorio o per un appuntamento....ad un Russell Crowe che  combatte i corrotti in una città corrotta: la città degli angeli
Ed è sempre ancora bellissima, malgrado lo spettro che giace dentro di lei.
A cui dovrà fare i conti, guardandosi allo specchio ancora una volta, e questa volta per riconoscerlo e combatterlo.


CLA

11 commenti:

  1. perchè questo pezzo è così breve?
    argh!
    c'è un grande dramma che è traslabile dal personaggio all'attrice: kim nella rete del film a cercare una via di fuga.
    era una possibilità.
    nei limiti di quello che c'è, mi piacque assai, però altre due pagine le avrei volute leggere, brava CLA comunque, che mi ha costretto ad un dieta di parole.. ahahaahha
    gd

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    1. LE parole che sono in aggiunta ti siano gradite. Ma penso che la prima lettura è quella che conta

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    2. CLA, la dissolvenza Elisabeth/Kim è notevole, credo che ne hai fatto un post di grande potenza lirica, mi piace assai assai. Preparati a leggerlo sulle note di You can leave you hat!
      gd

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  2. Si hai ragione la brevità è uno dei miei difetti. Come la sintesi quando non è necessaria. Altre due pagine: ma la ripetuzione di quel dramma è eccessivamente doloroso. E in questa brevità c'è proprio tutto il torsolo di quel dolore!!!
    Non hai notato però la eliminazione di punti...mi piace, vuol dire che non si nota. Baci baci!!!

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  3. CLA! ha ragione Fili, è come se ne mancasse un pezzo, è incompleto.
    Dopo il ghiaccio finisce e si sperde.
    E' bello, le immagini forti ma avrebbe potuto esserlo di piu'
    Su forza "rimpolpalo" puoi farlo! Non è da Te, tu ci costruisci sempre belle storie con le parole, questa è bella ma ha poche parole :(

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  4. ANdrò per una riedizione. Ok!

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    1. Stavolta sono soddisfatta!
      CLA con questo post mi hai stupito. Ormai ognuno di noi conosce lo stile del compagno di banco ma in questo post, se non ci fosse stata la firma non ti avrei riconosciuta!

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    2. Nella prima stesura invece ero riconoscibile?
      Sai questa nuova ha un pregio: ho parlato della Kim bravissima: che recupera dalla crisi con una interpretazione da Oscar, che appunto vince proprio per L.A.Confidential ( un film favoloso!)
      Lei ha saputo cavalcare gli anni che passano rimanendo stupenda, non supera un dramma personale che affonda le radici chissà dove. Ma la frequenza con la quale questi malesseri serpeggiano tra le star (vedi Marylin) fanno pensare che quel mondo le produce.

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