martedì 19 febbraio 2013

Tema: Black hole

Sez. Your fetish
Svolgimento
“you have gone you move to fast 
running for things to happen 
like you play the game you need to play“
Claudia Gerini – Black Hole


Le coperte erano fredde, trasmettevano brividi lungo le spalle i fianchi e le natiche, e lui riusciva a distinguere perfettamente le scie che il freddo trasportava attraverso i suoi arti, da una parte all’altra, sempre più lente, deboli, fino a quando il corpo non si adattò alla situazione e smise di sussultare, quindi decise di non fare altri movimenti: il dubbio e la sensazione di trovarsi dentro un gioco - senza avere alternativa - lo terrorizzavano, eppure la situazione lo eccitava e si accorse che i brividi di freddo erano, una volta arrivati in superficie, di piacere; aprire gli occhi era inutile, era stato bendato, e di parlare non ne aveva voglia, preferiva ascoltare i rumori dell’ambiente per aggrapparsi a qualche certezza che cominciava a perdersi nel buio e nel silenzio della stanza in cui si trovava, quella che lui chiamava “stanza onirica” per via dell’atmosfera che si creava a ogni incontro: di sogno o di incubo, ma poco importava;  l’immobilità della situazione creava tensione, tensione che si accumulava, tensione che destabilizzava, che rendeva l’aria pesante, tensione che entrava dentro il corpo, si amalgamava al sangue e dilatava i polmoni, tensione che creava inquietudine nella sua ricerca, sperando di trovare uno sbocco, uno sfiatatoio nervoso, era tutto ciò che cercava: un modo per distruggere quel momento placido e angoscioso.


Una pressione leggera sul materasso, un piccolo spostamento d’aria: qualcuno si era avvicinato; l’uomo disteso sul letto riusciva a sentire il respiro sommesso, l’energia che trasmetteva l’altro corpo, la tensione che continuava a crescere nel silenzio della situazione, e in pochi attimi ne fu sicuro: chiunque fosse, si trovava sul letto insieme a lui, sopra di lui, visualizzava il suo corpo nudo immobile in mezzo alle gambe dell’altro e i brividi esplosero in gran quantità lungo il suo corpo e dentro il buco che si era creato nella sua mente, e il rumore di una pagina sfogliata fece in modo che la sua attenzione fosse rivolta all’ignoto davanti a lui.

Dalla soglia di un sogno mi chiamarono…
Era la buona voce, amata voce.

L’uomo rimase ad ascoltare in silenzio quella voce sopra di lui, se solo avesse avuto il potere di vedere, riuscire solo a vedere. Poi la benda cadde e si ritrovò sotto la donna che lo teneva in suo potere in mezzo alle gambe, da lì egli riusciva a osservare tutto il suo corpo nudo e il suo volto mascherato. I due fori degli occhi della maschera le permettevano di leggere ancora il libro che teneva in mano, quasi che le dita fossero un leggio.

- Dimmi: verrai con me a vedere l’anima?…
Una carezza mi raggiunse il cuore.

L’uomo sul letto, immobile, avrebbe voluto rispondere: vedere l’anima, conoscere l’altro e specchiarsi in lui, era possibile? Sarebbe stato possibile vedere con gli occhi dell’altro la propria anima? Mentre pensava, un riflesso gli fece portare le mani in mezzo alle gambe a coprire il suo corpo di fronte a quella sconosciuta che, in realtà, sembrava conoscerlo bene, sembrava volesse perforare il suo corpo, scavargli dentro con le parole, parlargli con il linguaggio dell’inconscio.

- Sempre con te… Ed avanzai nel sogno
per una lunga, spoglia galleria;
sentii sfiorarmi la sua veste pura
e il palpito soave della mano amica.

L’uomo chiuse gli occhi e lasciò che le parole entrassero in lui, facessero su e giù lungo tutto il suo corpo, percorressero la stessa via del suo sangue o dell’aria respirata. L’ultima cosa che sentì, prima di lasciarsi andare, fu la mano della donna posarsi sulla sua, e poi calore.





FO
(Poesia di Antonio Machado - "dalla soglia di un sogno mi chiamarono")



16 commenti:

  1. Non avrei voluto essere la prima a commentare questo post, ma mi toccano due ore di Jeffery Deaver e non bisogna mai tralasciare lo studio. Trovo questo post il più elegante (in assoluto) tra quelli arrivati per il fetish! Trascina nel gioco corpo ed anima, usando la vertiginosa arma della poesia!! Ogni parola a me sembra respiro, ogni respiro mi sembra una parola,ogni "virgola" crea misure invisibili, ma tangibili! E' uno di quei pezzi che ti fa rimanere a fissare l'ultima frase... in silenzio. Bravo, anzi molto più che bravo.

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    1. Argh, Jole, è difficile per me rispondere a questi complimenti...grazie!

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  2. eheh Adelaide! Io infatti sarò la seconda. ;)
    Trovo questo pezzo fantastico, perfetto. Forse troppo elegante per la sezione fetish.
    La scrittura è una meraviglia e la mente di lui quasi "femminile". Lo considererei quasi romantico.
    Bravo Fede! Bravo!

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    1. E scoprire che dentro sono un camionista rozzo aiuta? eheheh, grazie

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  3. Il gioco dei contrasti è condotto talmente bene che quasi non si vede, le sensazioni sono così vivide che si può sentire la vita pulsare nelle parole. E proprio questo accade nel pezzo, e il contrario. Credo che tu abbia raggiunto un'unità tra forma e contenuto che fa di questo pezzo la meraviglia che è. E anche l'introspezione, cavolo, c'è anche quella e ha reso il feticismo poesia.

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    1. Esagerata...
      (accontentati perchè non volevo neanche rispondere a questo commento)...grazie

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  4. Questo brano è musica in un crescendo di sensazioni che si riescono quasi a sentire e che sfociano in un armonioso fetish, elegante, nulla di volgare. Tutto entra in simbiosi: corpo e anima che formano l'uno. Che bello Fede, come ti destreggi in modo raffinato tra i sentimenti e poi i fori degli occhi da cui si può guardare l'altro, leggervi dentro è possibile? E la sensazione di freddo inziale contrapposta al calore finale, il fuoco di un contatto. È uno dei post più belli che tu abbia scritto ( dal mio umile punto di vista) e poi scritto da un uomo, non credo ai miei occhi e da un uomo bloccato da grande razionalità nei sentimenti...ahahah
    Complimenti!
    Nina

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    1. Della serie "Nina e la privacy" ahahahah!
      Grazie te lo dico ma in privato ti cazzìerò, sappilo!

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  5. FEDERICOOOOOO!!! :) sì sì sì il cucciolo di scrittore è cresciuto! Eccitarsi e godere al suono delle parole, chi meglio di noi alunni può capirlo? (però non ditelo alla Maestra).
    Non posso che confermare quello che i colleghi sopra hanno detto: eleganza.

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    1. Acquista un cucciolo di scrittore, da oggi anche pocket, basta svegliarsi, pulirgli la gabbietta (tenerlo lontano da esami universitari, possibilmente), nutrirlo (tanto) e farlo giocare.
      Grazie!

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  6. Che dire? Hanno già detto tutto gli altri!
    Bello,bello,bello .
    Forse è sprecato per la sezione fetish, andrebbe in una sezione poesia.

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  7. C'è un'atmosfera di tensione molto densa che pervade tutto il racconto, e tu la fai proprio toccare, così come fai sentire il freddo e il caldo, e queste parole che entrano in lui e percorrono la stessa via del sangue e dell'aria, mizzica FO, quando ti ci metti fai sul serio. (emoticon fetish)

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    1. Ahahahaha pensavi scrivessi solo di corpi che si accumulano per le strade vomitando odio o di sangue nero che distrugge case?
      Grazie

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  8. Fede, non posso commentare. Davanti a cotanto POST mi sento scema . Cioe' io non le ho le parole giuste per dire delle cose diverese dai commenti che sono gia stati fatti quindi direi: IDEM COME SOPRA

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