martedì 30 ottobre 2012

Sez. Attrici: l'attrice

Svolgimento 


Quell'attrice giovane che interpreta con garbo la ragazza figlia del contadino nel film italo-americano “Fried onion rings at crossroad”. Se sapessi come si chiama, il suo nome l'avrei scritto nel titolo.
Nessuno, forse pochissimi tra gli addetti ai lavori, ricorda il suo vero nome. Quello che usava era infatti solo un nome d'arte fìttizio, un appellativo vezzoso con cui amava farsi chiamare sul set, un nomignolo facile che, per un disguido tra tipografo e casa di produzione, purtroppo non figurò mai sulla locandina del film.
Di lei sappiamo che forse era siciliana, con una bella carnagione candida e capigliatura scura. Sono certo che in tanti la ricordano, sicura nei suoi movimenti, quando si cura del cavaliere crociato ferito al ginocchio, ribaltatosi in un fossato vicino casa mentre attraversava al galoppo un campo di grano occupato dal nemico. Quello stesso saraceno invasato che aveva assalito nottetempo la costa incustodita, e invaso le campagne della provincia più interna. Una roba impressionante, da girarci un film.

La pellicola risale alla metà del secolo scorso, e l'attrice si vede che ha una certa familiarità istintiva con la macchina da presa. In alcune scene finge di emozionarsi, poi volge la schiena al pubblico, o anche solleva un oggetto, con esso si copre il volto in lacrime, mentre affetta la cipolla ad anelli tutti uguali e lo nasconde alla vista degli spettatori. Questi, per lo più zotici ignoranti, fischiano indispettiti e per così poco vogliono indietro i soldi del biglietto.
Per bilanciare le sue capacità gestuali, questa attrice di cui non ricordo il nome ha invece una capacità modesta nell'uso della lingua italiana. Racconta un suo vecchio amico, uno dei pochissimi, forse il suo più raro amico, che in quel periodo la popolazione rurale era poco alfabetizzata, dice che la ragazza abituata al dialetto non riusciva a coniugare i verbi in modo corretto, e così quando formulava le frasi per non sbagliare utilizzava sempre il tempo all'infinito. Pronto da mangiare! diceva per esempio, e poi ancora, Meglio morire, Non mi lasciare!, oppure Tra dire e fare... e così via all'infinito. Tutti sorridevano comprensivi e capivano le sue difficoltà, anche se dava l'impressione di essere una ragazza straniera, una specie di extracomunitaria con la pelle candida.
Il titolo “Fried onion rings at crossroad”, tradotto erroneamente o volutamente in “Non piangere capinera, che dalle crociate torno stasera”, ha ricevuto critiche ingiuste per la presenza di alcune scene troppo lacrimose e in seguito tagliate via. Questi tagli, fortemente voluti dai critici dell'epoca, hanno scatenato il pianto dirotto delle massaie e hanno contribuito a trasformare una ricetta medievale mediocre in un grande successo di botteghino, che ha fatto la fortuna della nostra attrice, se solo ricordassi come si chiamava.
Da quel giorno, sui crocevia di molte città si può trovare un botteghino che vende i famosi anelli di cipolla fritti in pastella di grano saraceno.
RQ

11 commenti:

  1. Questo è un post da leccarsi gli occhi, ogni frase è preziosa, e c'è il registro basso, la resa dell'oralità, lo stupore verso le cose banali, un sottile sense of humour; questo pezzo merita di essere letto, studiato, verificato nei modi in cui riesce a far sorridere, ad intrattenere. E' pure leggero e impalpabile...
    Il registro alto riuscirà mai a raggiungere i picchi di questo racconto?
    Raimondo, sei grande!
    GD

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    1. Grazie, tutte queste lodi mi fanno sentire almeno cinque centimetri più alto (e sai che mi farebbero veramente comodo). Come sai io con il registro basso vado a braccetto.
      Il fatto è che non mi ricordo veramente il nome... :)) Ciao
      RQ

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  2. Ma ma , ma il Film non esiste! Raimondo spiegami che sono gnorante come una Frisona!

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    1. Infatti, cara Wood, il film non esiste, ma non sono riuscito a trovare in giro nessun altro film con questa attrice, quindi me lo sono dovuto inventare. ahah
      RQ

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    2. uhhh!!! adesso ho capito tutto! SEI UN GENIO, purtroppo devo dare ragione al Vegano Vecchio...e questo mi scoccia assai :)

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    3. Grazie, mi fa molto piacere vedere andare d'accordo. :)
      RQ

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  3. Tutto ciò è bellissimo. Io non ho idea di cosa sia il registro basso, ma è uno spettacolo. Concordo DoppiaV e la Wood. Ed io che come un cretino ho cercato sto film e non solo "Fried onion rings at crossroad", ma anche "Non piangere capinera, che dalle crociate torno stasera" e guarda un po'?! Il primo risultato valido di Google è questo blog! AHAHAH

    Spettacolo, davvero, complimenti.

    SID

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    1. Grazie davvero, non mi aspettavo questi commenti. Non sono un esperto di cinema né di grandi attrici, quindi mi tocca ricamarci un po' sopra. Ma cavolo, sul titolo della capinera non ci avrei scommesso un euro! :)
      Sul registro basso, è una cosa che a me viene istintiva, penso dipenda da una mia incapacità di elaborare discorsi troppo complicati, quindi scrivo solo cose che sono sicuro di riuscire a capire. :)
      RQ

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    2. A me dicono che scrivo deliri molto incomprensibili. Grande RQ, grande!

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  4. Ahahahah, ma io pensavo di aver già commentato questo pezzo quando è uscito! Ahahaha in ogni caso, prima o dopo, era un commento positivissimo, RQ!


    P.S:A volte pure io lasciare i verbi all'infinito perchè non riuscire a coniugare loro!!!

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    1. Beh, grazie FO, mi avete sviolinato sin troppo, sono in imbarazzo.
      Comunque, io l'ho veramente conosciuta una ragazza che ci provava sempre e non ci riusciva mai.
      Poi alla fine si è coniugata. :)
      Ciao
      RQ

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