giovedì 13 febbraio 2014

Tema: Tu in me

Sez. Mi sono innamorato di te perché
Svolgimento


Quando le tue forme liquide
nuotavano nell’immenso fluido opalino
senza desiderio né memoria
quando le tue mani trasparenti
esploravano i tratti incerti del tuo viso
ignaro dell’altrui sguardo
quando il tuo piede correva
e danzava, incapace di camminare:
allora eri luce tersa
eri sogno
eri tenero e profumato come burro.
Eri pago e sazio, e protetto
il tuo mare non era salato
non indugiava  il tuo andare
e un sole nel mio cuore
cullava i tuoi sonni.


Patrizia Sardisco

24 commenti:

  1. il male del vivere concentrato in "il tuo mare non era salato".
    attribuire al sale le delusioni che prima o poi la vita riserva.
    Eppure il sale che conserva, preserva, che attribuisce sapore.
    Ma non il sale del mare, che se bevi acqua salata poi stai male.
    Credo che questa frase sia la chiave di questa poesia, "sale" la parola
    attorno a cui gira la composizione, in contrapposizione il burro dolciastro.
    Eppure nonostante la consapevolezza che la vita è sale, il mondo animale
    si accoppia, si riproduce.
    Contro il sale della vita, il sole delle grandi amicizie, il sole degli spazi sacri
    che la poesia, la narrazione, l'arte in genere, riescono a creare.
    E lo spazio sacro va protetto. Come le amicizie, come le vite ancora liquide e burrose.
    Pat, mi ha reso felice leggere la tua poesia, una Pat diversa da quella
    che ho letto e sentito sino ad ora.
    GD

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    1. grazie GD per queste parole, dare le mie cose in versi "in pasto" a persone in carne e ossa (e non solo a un'anonima giuria di un concorso letterario...) è ancora un'esperienza forte per me, il mio pudore si ribella, la prosa mi consente di mascherare di più. Paradossalmente, la parola scavata della poesia dovrebbe essere quella più sofisticata, adulterata, e invece è la più nuda. e il sale, sì, era il presagio dell'amaro che attende... Ehi, ma non mi avevi detto di lasciar perdere la poesia? ahahahhahah sono felice che ti sia piaciuta, ciao
      pat

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  2. Patrizia, non ti so parlare di poesie, giuro.
    Nella mia mente i poeti si confondono, si perdono, si mescolano e non si capisce più nulla.
    E però questa poesia intrisa di maternità è proprio bella, le "forme liquide che nuotano nel fluido opalino" mi sono piaciute veramente tanto.
    Complimenti!

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    1. ciao Fede, allora siamo in due, a non saper parlare di poesia! ahahha
      però se un verso ti ha toccato è molto moltissimo per me, grazie!
      pat

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  3. azz, PAT, ma io lo conosco quel coso liquido che sguazzava...aahhaahaha
    il tuo figlio capolavoro, il lettore più giovane che TCDM abbia avuto.
    grandioso, salutami a me cumpà che ocn lui ci saranno grandi progetti!
    Giorgio D'Amato

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    1. il coso liquido mi ha chiesto poco fa se era oggi l'open mic! sta scaldando il motore per domani.. ahahhaha
      pat

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    2. Ahahahahh evvai! Allora ce lo viene a leggere un pezzo?

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  4. Arrivati alla frase "eri tenero e profumato come burro" c'è da squagliarsi in brodo di giuggiole. Ciao Pat (emoticon d'amore)

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    1. ahahahah ciao Raimondo!
      eppure sai, è la parte più freddamente fisiologica, a un certo punto della vita fetale il bambino si ricopre di una sostanza biancastra chiamata vernice caseosa, in quel periodo io chiamavo Davide il mio bambino di burro...
      pat

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  5. bello essere avvolti in un abbraccio affettuoso, così caldo che solo le mamme ne sono capaci. i tuoi versi lo hanno fatto.

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    1. grazie Michele, è bello pensare che le mie parole riescano ad abbracciare! ciao
      pat

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  6. io ammetto di non essere capace di giudicare una poesia: non ne ho gli strumenti. apprezzo invece l'evidente gesto d'amore materno che è all'origine di questa e mi vengono alla mente le parole lette tanti anni fa di una psichiatra francese che si era spesa per ottenere un riconoscimento dell'invidia "del segreto di far nascere"
    Ciao Pat
    Gianluca Meis

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    1. grazie per l'apprezzamento, allora! e sembra molto interessante lo studio di questa psichiatra che non conosco, se ti venisse in mente il nome mandamelo, le riflessioni sulla dimensione materna sono un universo in espansione, troppo grande anche per gli addetti ai lavori
      pat

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  7. Io ho visto l'immagine che evoca questa poesia, l'ho tratteggiata nella mente con la grazia delle tue parole. Fluide, avvolgenti e pure come le forme di questo figlio in nuce che è già amore. Grazie

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    1. grazie a te Adele, è un commento molto generoso, è bello sapere di essere riuscita a condividere immagini ed emozioni attraverso le parole. ciao
      pat

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  8. Ciao mia cara, questa meraviglia è tra le prime opere che ho letto delle tue, e sebbene io non ne capisca granché o pressoché nulla di poesia, so quando qualcosa mi piace e riesce ad emozionarmi. Per due tuoi lavori ho avuto la pelle d'oca: per questo e un altro che ancora i nostri amici del blog non hanno avuto la fortuna e il piacere di condividere.
    Io non mi soffermo quasi mai sulla scrittura, perché più o meno già ho capito come scrive ciascuno di noi e poi qui, lo ribadisco, siamo per sperimentare, invece mi raccolgo un momento attorno all'idea, all'argomento trattato dall'autore/autrice e a quali corde riesce a toccare in me. Grazie per questa opportunità che mi hai dato di osservarti un po' più nel profondo.
    PS: sono io la maestra della "luce tersa e del sogno"!
    Spero che per domani "il profumato come burro" ci reciterà qualcosa.
    Un abbraccio.
    Luce.

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  9. Cara Luce, come dirti, a parole, l'ampiezza della mia gratitudine per il tuo sguardo sempre sincero e sorridente? come ringraziarti per il tuo prezioso esserci vicina? un bacio
    pat

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  10. Per fortuna la poesia è una di quelle forme che raggiunge (o no) in modo rapido, lo studio può valere per un giudizio sulla metrica (che dalle Odi Barbare) non esiste più o quasi. La poesia per me è sentimento. (punto) Ci sono quelle che toccano, gli occhi con le immagini, altre il cuore, altre ancora la memoria e così via dicendo. Questa tocca "la pancia" in tutti i sensi arriva dolce fin nelle viscere. L'uomo che "ancora non corre, non vede gli sguardi intorno a sè, ma è già vita, Vita tutta in maiuscolo. Mi sei piaciuta molto Pat, anzi moltissimo.

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    1. Jole, ti sono molto grata per questo commento, le tue osservazioni sono sempre spunti interessanti sui quali soffermarsi per continuare a scavare. Sono contenta di esserti piaciuta, ciao
      pat

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  11. La Sardisco è la Sardisco. La parola fende in maniera netta la materia che plasma. La plasma e la taglia, contemporaneamente, la porge delicatamentamente al lettore mostrandogli piccole parti di un mondo in cui la gentilezza del cuore sovrasta ogni altra cosa. Avete mai letto la Sardisco in siciliano? Fantastica

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    1. Cara Maria Rosa! un commento simile, da un critico acuto e rigoroso quale tu sei, mi riempie il cuore di orgoglio e gratitudine! grazie, a presto
      pat

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