venerdì 14 febbraio 2014

Tema: Vestita di sole

Sez. Mi sono innamorato di te perché
Svolgimento

Avevo preso le scale ed ero adesso nel sole. L'ombra lo contrastava, nell'ora del mattino ancora fresca e mi consentiva di sostare tra i riverberi delle foglie. Era fresco e appena tiepido sul viso. Animava i fiori del vestito. Leggero, di voile verde, viola e fucsia contornavano l'orlo, che danzava, ad ogni movimento delle gambe sulle scarpe dai tacchi alti. Si alti, bellissime gambe su tacchi alti. La freschezza delle mie vesti e del  mio viso divennero assolutamente bellissimi, come il sole che li avrebbe scaldati appena percepirono il tuo sguardo  da lontano. Non fu certezza, ma sensazione appena. Ne bastava la percezione per esserne invasa. Era appena iniziato il tuo corteggiamento. Un progressivo avvicinarsi  e ritrarsi. Un bagliore d'azzurro mare appena, la tua camicia, un soffio bianco come una vela dei tuoi calzoni di tela. Apparire e sparire, fino a confondermi, mentre volavano i teli di voile della gonna al vento. Ferma nel turbinio come una bandiera segnaletica, rossa come il pericolo, evidente per essere trovata, avvicinata, scoperta. Ferma con le mani aperte e gli occhi chiusi, in attesa.


Le tue mani trovarono le mie, le tue labbra la mia bocca. Non aprii gli occhi. Sapevo che eri tu.

CLA

16 commenti:

  1. Già l'incipit è un ingresso tra parole eteree, il voile rafforza, le immagini confermano.
    Cla, questo è il tuo territorio, quello della lingua che gioca sul fregio, e in questo pezzo le tue corde migliori vibrano. Ci sono nuvole, e "apparire e sparire" sono la conferma che tutto avviene in una sospensione.
    Se tante volte mi piace trovare parole che zavorrano alla vita quotidiana, qui le parole invece ancorano al cielo. E mi piacciono tutte, lo ammetto con una vena di antipatia!!!
    Brava CLA.
    Giorgio D'Amato

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    1. antipatico! Mi rodevo perchè dal ellulare non potevo dirtelo. Non mi si inseriva il nik nime.finalmente posso scriverlo.
      Grazie Giorgio sei troppo buono. Ma i due post che avevo inviato prima magari possono essere pubblicati in seguito. Sai penso che leggerò uno dei due oggi al reading di S.Valentino.
      Queso qui mi è venuto in mente mentre leggevo gli altri e allora...mi sembra anche più bello degli altri due. Assabbinirica maestro

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    2. Avrei potuto scrivere cose molto più belle sul tuo post.. ma non mi venivano..ahahahhahahhaa
      grunt!
      Giorgio
      (non conosco gli altri ma io leggerei questo)

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  2. Bello, mi sentivo come l'orlo di quell'abito morbido fluttuante nel vento che spira quando amore brucia come il sole d'estate, e dopo un lungo inverno è ciò che ci vuole per ricominciare a respirare.

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    1. E' assolutamente così, fluttuante come gli stati d'animo, pervasi e confusi, bellissimi nel trovarsi

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  3. Concordo. L''incipit è formidabile, il resto bellissimo, la fine sublime.
    Brava Cla

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    1. Michele miiiiiiii quanti complimenti. Sei formidale. Da te che ami duettare con le parole è un gran complimento !

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  4. Cla, meraviglioso incipit e scrittura 'impressionista'. Ondate di vibrazioni che stimolano tutti i sensi.
    Mi sono sentita lambire da una cascata di suoni, percezioni, carezze sonore solari e pause fresche di ombre; sulla retina,sulla pelle,sul cuore...e i ricordi sono andati a tutti quei momenti perfetti di estasi che perdurano anche oltre l'oltraggio del tempo e del disamore.
    La tua scrittura è terapeutica e avvolgente come un raggio di sole.

    Bravissima.

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    1. Grazie Bea che sia terapeutica è bello. Sai avevo scritto due altri post. Anzi uno in due puntate. Un pò strani. Uno era dedicato alle morti per amore. Alle donne uccise da troppo amore. Poi si è fatto strada questo, mentre leggevo i vostri e così all'ultimo momento l'ho buttato giù. Ho trovato che fosse più giusto per la giornata di oggi e non solo per chi si ama ogni giorno. Essere nel sole che è il contrario dell'ombra e dell'oscurità fa giustizia a tutte le donne che oggi dobbiamo ricordare, così come stanno facendo oggi sulla scalinata del Tribunale qui a Palermo, quelle che hanno chiuso gli occhi per sempre. Che hanno soferto, pianto, vissuto con il cuore in una morsa. Offese e svilite. Ecco a loro dedico un pensiero, un applauso, che sia la loro festa e non vadano dimenticate!

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  5. Wow, CLA!
    Ti avevo detto che avrei letto il tuo pezzo non appena tornato a casa. Complimentoni!
    È vero quello che disse Giorgio, qui non c'è il volersi ancorare a tutti i costi alla terra ma c'è la tendenza a guardare in alto verso il sole, wow!
    Complimenti!

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  6. Eccomi qua. Cla trovo questo post magnifico. La parola "appena" è così veritiera che ti porta subito nella dimensione del sentimento niente certezza. qui c'è il mare "appena" nella camicia azzurra. La vela dei pantaloni di tela è una magnifica metafora. Poi l'apice, la certezza che arriva, tanto che non occorre nemmeno aprire gli occhi. F A V O L O S O. Aggiungo che ho trovato questo pezzo più pulito di altri (se pure assai belli), e ti dico che secondo me questa leggerezza dona molto alla tua scrittura.

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    1. Grazie Jole, e considerate tutte le cure che hai messo nel formarti ad una scrittura sempre più azzeccata mi sento non poco lusingata. La leggerezza, si la leggerezza è nell'argomento, nel tema trattato. Si sta vicini al cielo ed non si può scendere da quelle altezze.
      Alla fine era destino doveva essere questo e non gli altri che avevo mandato. E dunque che dirti: ti tengo d'occhio e so che tu tieni d'occhio e.
      Hasta la vista scrittrice!

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