Svolgimento
Circondata di bontà, messa alle strette da spirito caritatevole e invasata di fervore mistico, questo Natale ho deciso di allestire un mio personalissimo presepe.
Dopo aver ceduto ai buoni sentimenti di cui sopra ho elargito per i poveri della città i miei abiti smessi: così finalmente le barbone potranno addormentarsi lietamente sulle panchine del parco indossando vecchi completini Chanel, temerarie gonne in pelle di castorino del Volga ubriacato di strass, eleganti scarpette con tacchi tortili in grado di far impallidire le colonne del Bernini sull’altare di San Pietro! E potranno nascondere la loro piccola compagnia alcolica in borsette Luis Vuitton.
Assolto, dicevo, quest’obbligo di carità, mi appresto a mettere le mani sul presepio che accoglierà il giorno di Natale tutte le mie ospiti!
Convocate amiche stiliste, note e amate nei rispettivi quartieri, il primo problema da risolvere è la location! Fin da piccina ho sempre creduto che far nascere in una mangiatoia un povero bambinello, di cui già peraltro conosciamo la triste fine, non fosse il massimo della gentilezza: suvvia, Questo viene a salvare l’umanità e l’umanità ogni anno lo ficca tra bue e asinello marchiati Termozeta, in una mangiatoia, tra chissà quanti batteri!
No! Nel mio presepio il Salvatore nascerà in un perfetto modellino di villa palladiana dotata di tutti i moderni confort! Occorre rinverdire il look un po’ di tutti. Iniziamo dalla stella cometa: niente coda di luce smorta, ma una pioggerellina di paillettes a firma Jean Paul Gautier; non l’appiccichiamo con una puntina di disegno su un fondale blu di carta da pacchi della Standa, ma la sistemiamo sul tetto della villa sorretta da due putti in ceramica bassanese a cui copriamo le pudenda con un panno in lino tor sur ton con la coda della cometa stessa.
Nel cortile, i pastorelli, avranno tutto lo spazio necessario per parcheggiare i loro mezzi, nonché un primo locale ristoro: non si possono certo presentare al cospetto del Salvatore sporchi e maleodoranti. Verrà loro messa a disposizione, in questi locali, una sauna e una piccola piscina dove darsi una rissestata! La mia amica Pina avrebbe voluto arricchire questo spazio con piccole cabine relax e corridoi bui, ma l’idea è stata scartata per paura di distogliere i pastorelli dall’unica attività che debbono fare in ginocchio, e cioè adorare il bambinello. Ecco spiegato il perché le pastorelle avranno spazi simili ma distanziati di diversi metri.
La scena della natività verrà sistemata infine nella stanza principale della villa, dove il bambinello avrà tutta per sé una culla in legno di sandalo degnamente decorata con tulle azzurro mare. La Vergine potrà sgravarsi in un comodo King Size, assistita da tutta l’equipe psico medico sociale del “San Raffaele”, mentre al vecchio Giuseppe verrà concesso l’uso esclusivo della sala d’attesa poco distante e nella quale potrà fumare sigari cubani d’importazione o passare il tempo guardando la tv satellitare: per precauzione verrà disattivata l’opzione di acquisto per film a luci rosse!
Se proprio deve venire in sto mondo assurdo e deplorevole, che ci venga in tutta comodità!
Chissà che poi non si ricordi di me e abbia un occhio di riguardo quando dovrà decidere che farsene del mio ingombrante, imbarazzante, poco attraente e abusato cadavere!
Mi auguro solo che non trovi ad attenderlo la Guardia di Finanza, adombrando per il caso una violazione della Legge Bossi Fini sull’immigrazione! Gaspare Melchiorre e Baldassarre infatti sono già stati bloccati alla frontiera e quelle vipere dalla gola profonda hanno già spifferato tutto sulla destinazione del loro viaggio!
Auguri bambinello caro. Credimi, ne hai proprio bisogno.
Ermelinda Frangisponde
La Madonna quest'anno gradirebbe fare il suo parto in acqua.... ah, bisogna far sapere ai Re Magi che lo Chanel nr 5 è meglio di quelle porcherie a piramide olfattiva tradizionale, e vediamo di far fare uno shampoo a quei puzzoni dei cammelli.
RispondiEliminaGD
(benvenuta Ermelinda)
si bruciano campi rom.....si tira al senegalese a caso....pensionati arrestati perché rubano per fame... gente che si toglie la vita per disperazione...bambini che soffrono a causa di conflitti dei genitori.. .lo spirito natalizio si sente......
RispondiEliminameis
Evabbe' allora tagliamoci le vene tutti!
RispondiEliminaDovremmo rivedere anche il piumaggio degli angeli. Al posto dei cammelli non possiamo utilizzare delle Porsche? Così si sbrigheranno a portare sti benedetti doni e la finiamo presto questa pagliacciata!
RispondiEliminaErmelinda, vuoi venire a passare il Natale a Torino? Ti preparo gli agnolotti :)
RispondiEliminasei gentile anna, ma tra la tombolata, la visita agli anziani (o meglio quelli più anziani di me), la distribuzione in parrocchia degli abiti usati questo natale è più occupato del centralino della Sip....Sai, è il primo natale da vedova e ho creduto di fare la cosa giusta impegnandolo al massimo! E poi cara wood gli agnolotti possiamo mangiarli anche in un'altra occasione no? Io porto il rosolio!
RispondiEliminaErmelinda, vada per il Rosolio che mi piace assai, ma se trovi qualcosa di piu' alcolico preferisco. Certo gli agnolotti si possono mangiare sempre! Ti farei assaggiare quelli al brasato, sempre che tu non faccia parte della "Banda dei Vegani " :)
RispondiEliminaIn tal caso TOFU e ORTICHE
Sono sana cara wood, anziana sì, ma sana..non ho malattie e pertanto non mi serve il tofu. Che tra l'altro non so nemmeno se è in gocce o supposte. Ho un po' di artrite, quella sì, ma le anche stanno benone...mai presa la vegana. A meno di non fare la figura della sciocca come la mia amica Pina che al farmacista ha detto di avere la vagina pectoris!
RispondiEliminaQuesta Ermelinda che fa la santarella puzza quanto la gorgonzola che mangia la Wood.
RispondiEliminaA me non mi convince. Dentro la lingerie ha la sorpresa...
Wood, io le ortiche non le mangio!
(e ieri mi sono strafogato il mio primo cono Nocciola e Caffè di soia)
GD
Rettifica: la gorgonzola la mangia solo Enrico, io l'assaggio, lui la spala come se fosse sabbia.
RispondiEliminaErmelinda non porta lingerie ma mutandoni di lana crespa e canottiera.
Per quanto riguarda il cono, c'e' ben poco da invidiarti.
Mai mangiato ortiche? sul serio? dovresti iniziare, il risotto è ottimo
Oh quei mutandoni erano la gioia del mio caro Enzo...il mio defunto marito..lui diceva che la lana crespa gli ricordava la guerra e la sua gioventù...quanti ricordi.
RispondiEliminaGentile signor Giorgio lei nei miei mutandoni non ha mai guardato per tanto sia gentile e non metta in giro strane voci..che qui in paese fan presto a girare e poi finisce come per un'altra mia amica, la Gina, che tutti ci dicevano che portava sfortuna...intanto però lei s'è sposata uno dei più ricchi in paese!
Povero Enzo, morto di diabete aggettivante?
RispondiEliminaImmagino invece le care conversazioni con l'amica Gina, quanto mi piacerebbe guardare con voi due Michele Cocuzza alla TV....
Guardi, dopo aver saputo del povero Enzo,mi guarderei dal mettere gli occhi dentro le sue mutande, è giusto che certi pensieri vadano via con il feretro. (e poi non sono capace di ammazzare i ragni, bestioline simpatiche, nevvero?)
Meis, ma che cara amica d'altri tempi che hai introdotto in classe....
GD
è anche raro trovare una brava signora (o signorina?) che ama le conversazioni di questi tempi sempre di corsa! Mai nessuno che si ferma più a far due parole...neanche le file alla posta per la pensione si possono più fare senza dover sentire imprecazioni di ogni tipo! Lasciamo correre...Questo blog mi piace sa cara signorina (o signora?) e tornerò di sicuro...appena ho tempo chiedo al gentilissimo meis di battere a macchina i miei pensieri e metterli qua dentro. Deva fare lui perchè io ho poca dimestichezza con la modernità. Caro ragazzo il meis...Un tipo a modo, educato, mai una parolaccia...e poi non lo vedo mai con qualche donnina...una di quelle di oggi, non come noi cara wood! Chissà poi perchè...devo ricordarmi di chiederglielo quando vado a portargli il brodo domani...è raffreddato poverino...un saluto
RispondiEliminaMi raccomando Signora Ermelinda,il brodo deve essere vegetale,non spenni galline o macelli mucche. E poi faccia al povero Vito un "PAPIN" con i si di lino,vedra' come si riprende infretta.Non lo lasci fumare,gli bucherelli tutte le sigarette.A presto gentile Signora....
RispondiEliminawood tu c'hai confusione eh eh eh VITO è il Bartucca...il nome del Meis è GIANLUCA :)
RispondiEliminaMI SCONFONDO SEMPRE!! Regalatemi del fosforo per Natale!!
RispondiEliminama che brodolini e semini di lino, io vi faccio il trattamento di rinforzo secondo il manuale di Darix Togni sull'addestramento delle tigri.
RispondiEliminaLa maestra
(riportate la signora Ermelinda nell'ospizio prima che ci dia lezioni di maglia)
RispondiEliminaIo invece sarei molto interessata ad imparare a lavorare ai ferri! Quando iniziamo il corso di educazione tecnica??
RispondiEliminaAnonimo io sono del tutto auto sufficiente, non sto in nessuno ospizio. E sono anche molto attiva: oltre alla tombola e alle gite con le mie amiche (dove riesco persino a non comprare alcuna pentola di quelle che ci mostrano), vado a ballare il liscio nelle sagre e mi sono iscritta ad un corso di giugizzo...perchè se uno prova a ad avvicinarmi con strane idee per la testa così so difendermi da sola! Per cui attento a te....
RispondiEliminaCara wood se vuole la prossima volta che mi trovo con le mie amiche per sferruzzare e chiacchierare insieme la invito...sono sicura si troverò benissimo con me, la Pina e la Gina (anche se l'avverto che la Gina soffre di aerofagia)...un caro saluto a tutti
Ermelinda