sabato 25 maggio 2013

Tema: Scrivi un pensierino (seconda parte)

Pubblichiamo la seconda parte dei "pensierini" raccolti al salone del Libro di Torino
Molti hanno seguito le indicazioni circa "un pensierino sulla tua maestra", altri no e si sono dati al tema libero





*La mia maestra è una persona fantastica: peccato che ha la mania dell'igiene. Usa troppo alcool per lavare le mani.

*La mia maestra mi voleva un sacco di bene e aveva delle tette gigantesche. Probabilmente erano piene del bene che provava per me, pensavo. Poi un giorno mi ci ha spiaccicato la testa e ho pensato: no, no, credo di essermi sbagliato.

*La mia maestra era una balena insicura che cercava conferme nei suoi poveri alunni. Mi è toccato studiare psicologia.

La mia maestra aveva i capelli rossi e quando si arrabbiava diceva: "Roba da far rizzare i capelli". Ed io la immaginavo proprio così, con i capelli dritti!

*I bimbi piccoli quando ridono sono bellissimi perché non ridono ma mangiano. Aprono la bocca per la felicità e ingoiano tutto quello che hanno davanti, compreso me, papà, che mi perdo in questo sorriso grande quanto l'universo.

*La mia maestra era altissima, purissima e anche un po'...stronzissima!

*Ricordo con affetto la mia maestra. Era molto severa ma mi ha insegnato molto. A mia volta sono diventata una maestra grazie anche a lei.

*Per adesso mi sono divertito al salone del libro. Ho già comprato due libri.
Io ho una maestra di nome Valentina, talmente bella che ti innamori. Bionda come il sole e brava come..come non lo so, che è la maestra più brava al mondo.

*Viaggiare: sarebbe bello aver la possibilità di viaggiare spesso. Visitare e conoscere posti meravigliosi e sconosciuti.

*Se ci penso troppo il mio pensierino diventa brutto. Allora lo scrivo di getto così sarà un pensierino bellissimo!!

*Io non avevo maestre cattive.




*La mia maestra assomiglia a "Hitler" perché è severissima e mi riempie di compiti e mi mette sempre in imbarazzo. Non si poteva avere di peggio.

*Sono riuscita a conoscere la maestra!! Sono fradicia fino alle mutande, gli stivaletti mi graffiano le gambe, ho una fame da pazzi, arrivo dall'isola che c'è con un tappeto Ryanair ma sono felice, felice, felice!!!

*Pensiero: la felicità è nelle piccole cose, ma alla fine sono le cose più grandi.

*La maestra è brava. E un po' cattiva.



*La mia maestra si chiamava Lucia. Portava in gita sempre suo nipote Luca. Io ero molto brava a scuola e lei mi chiedeva di aiutare la mia compagna Anna. Era fiera di me.

*La mia maestra è severissima. Si arrabbia di continuo e fa gesti imitando chissà chi. La mia maestra è come il sonnifero: se ne prendi troppo muori di noia.

*La mia maestra è molto brava, insegna bene, è graziosa e io sono molto felice di avere questa maestra.

*Cara maestra, ti ricordi quando mi hai messo la nota perché non avevo studiato l'Abruzzo? io sì, dopo più di trent'anni. Sigh!

*Sarebbe facile scrivere un pensierino, dicono loro, con questa confusione e la gente in giro che ti spinge con il gomito e la fame che ti chiude la capacità di scrivere, per cui...

*La mia maestra tirava i capelli e bacchettava le mani.

*Per fortuna che ci sono le maestre. Ho 44 anni e ancora la ricordo con affetto.

*Gli autori comici, nel buio della loro cameretta piangono; gli autori tragici, nel buio della loro cameretta, se la spassano.

*Titti mi dispiace che sei morto.












20 commenti:

  1. Continua la serie delle maestre schizzate con gran finale di "TITTI, MI DISPIACE CHE SEI MORTO!"

    Seriously, prendiamo provvedimenti!

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    1. NNononoo.. Ogni maestra ha gli alunni che si merita!!!
      E poi questi allievi sono teneri, cattivi, ironici, simpatici.. ..in una parola : stupenderrimi!!!

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    2. Ma TITTI chi?? l'uccellino di Gatto Silvestro??

      Ci piacerebbe avere una spiegazione in proposito visto che l'argomento è stato oggetto di acerrima discussione durante il baccanale vegano :)

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  2. La mia maestra si chiamava (si chiama tuttora) Noemi. Era severa, ma affettuosa: tirava certe tanghere (allora, negli anni settanta, si poteva), specialmente agli zucconi, che a ripensarci mi vengono i brividi... ma funzionava, e nessuno aveva niente da dire. Eravamo più robusti, a quei tempi - nessuno rimaneva traumatizzato da quelle esperienze. Amava la storia, e preparava certe recite di Natale che venivano proprio bene: lei suonava l'organo e noi bambini cantavamo, mentre fuori nevicava. Buffo come i ricordi legati a quel periodo abbiano una dolcezza che, a raccontarla, sembra quasi stucchevole. Ma era bello veramente - noi eravamo veramente innocenti, e la mia maestra si prendeva cura di noi. Le pastigliette al fluoro ogni mattina (le distribuiva Alessio, come una particola), la preghierina prima di iniziare, la preghierina prima di tornare a casa (io con le mani giunte pregavo che da fuori non si vedesse che ero già ateo), e le gite (in terza a Grado e Aquileia, in quarta a Ravenna (di cui ricordo ancora tutto), in quinta prima a Mantova, e poi a Ferrara)...
    Aveva sei figli - il più grande, Sandro, a quei tempi studiava medicina, e quando faceva un esame passava a salutarla: veniva in classe, alto, sorridente, grande, ci salutava e poi abbracciava sua madre, la nostra maestra. Prendeva sempre 30 e lode, Sandro, e credo che ora sia già in pensione - come diceva Ovidio, il tempo fugge come se ci odiasse.
    Nel 2007, ci siamo ritrovati per una "cena delle elementari", ed è venuta anche lei, ormai prossima agli ottant'anni. E' stato bello rivederla. E' venuta anche alla presentazione di un mio libro, ma non ho avuto il coraggio di darle una copia: preferisco che mi ricordi com'ero allora, un bambino buono e bravo...

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    1. Zardi questo ricordo è bellissimo tenerissimo mi piacissimo! Un incipit perfetto per il tuo prossimo libro sisisisii!

      Maestra Noemi è vero che Paolo Zardi era un bambino buono e bravo ? Quanto aveva in Italiano? scriveva dei bei temi?

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    2. I bravi scrittori hanno spesso brave maestre!

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  3. Ma quanti pensierini! Ma vogliamo essere cattivi veramente? Ma cattivi cattivi? Bhè ve la racconto io qualche storiella cattiva cattica, solo che, preparatevi, i cattivi in questo mio post sono proprio i bambini. Anno 1958 Istituto Mamiani (liceo classico) mio zio Carmelo con un paio di amici fa uno scherzo al professore d'italiano, severissimo, che ha sempre lo stesso abito ed entra fissando la classe senza nemmeno guardare dove si siede. I ragazzi mettono una gomma da masticare sulla seduta. Lui non se ne accorge, ma quando dopo due ore si alzerà gli si strapperanno i pantaloni. Lo hanno visto con gli occhi lucidi, ha continuato a portare lo stesso abito con i pantaloni rattoppati.
    Seconda storiella (sempre verissima) ogni mattina, appena la prof... attraversa l'atrio, da una delle finestre il più furbetto dei suoi alunni le urla, senza farsi vedere: " La prof... è IMMURUTA (CHE VUOL DIRE GOBBA) così ogni mattina per tutto l'anno. Io l'ho sentita piangere la prof... si sfogava in sala professori con una collega.
    Terza storiella, mia sorella, prima di prendere la cattedra di lettere ha insegnato religione in un bellissimo istituto frequentato da gente per bene e danarosa. Ogni volta che entrava in classe e diceva buongiorno il solito "bravino" l'accoglieva con una sollennissima bestemmmia. Ovviamente non si rispondeva nemmeno con una sospenzione perchè: "Sono ragazzi, amano provocare e alle loro provocazioni non si risponde"
    Poi vogliamo sapere perchè i maestri e i prof sono esauriti?

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  4. Belli bellissimi questi pensierini! Sia questi sia la puntata precedente: tra Bianconi che si accomoda fuori e la maestra dalle tette gigantesche quante risate! E quanta tenerezza nel leggere il pensierino del papà!
    Io avevo una maestra che si vestiva tutta in varie sfumature di viola e lilla, per questo la chiamavamo La Lilla. Mi corresse in un tema la frase "a forza di occhio per occhio si diventa ciechi", inserendo un "fare" tra"di" e "occhio" e dicendo che in ogni caso dovevo evitare queste forme "poetiche". Cara maestra, quello che non sai è che avevo letto questa frase su un giornale.

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  5. Cara maestra la maestra più cattiva che io ho conosciuto sei proprio tu. Ricordo i miei primi post e di come soffrivo con ansia del giudizio. Mi inventavo, visto che non conoscevo bene bene questa maestra, mille modi per rendermi simpatica. Non venivo mai capita, tanto che le mie frasi umoristiche venivano scambiate per attacchi alla incolumità personale.
    Ecco. A distanza di tanto tempo posso dirlo: che fatica questa maestra!

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    1. Cla (ad anna) anch'io ricordo che l'idea dell'approccio mi metteva in subbuglio. Come si fa a presentarsi a paresone non conosci, che non sanno nulla di te? Facile dare con "quattro parole" un'immagine sbagliata.
      Ma la mastra ha avuto pazienza e dopo un apaio di temi... si siamo piaciuti!

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    2. Mi riconosco e capisco il tuo stato d'animo. Capisco ogni tentativo di essere te stessa qui. Se tutti conoscessero Jole non avrebbero dubbi. Credo proprio nessuno. Quanto riesca ad essere simpatica e capace di inventiva: nell'umorismo più leggero. Coma si fa a conoscere una così simpatica attraverso le pagine del blog? E allora dai vieni stasera con noi...
      Invito personale per Jole tra poco sul tuo telefonino.
      Baci!

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    3. Presente!
      ah ah ah ah ah
      Meis ;)

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    4. Cla con questi inviti dove non riesco mai a venire finirete per credere che io vi "Snobbi" AhAhAh. Ma non è facile per me. Devo preparare sempre il terreno per trascinarci pure mio marito, lo devo preparare psicologicamente. Non mi piace mollarlo di domenica (a parte impegni già presi). Non posso nemmeno invitarlo a coltivare il suo obby giacchè lui ne ha solo uno... Me! Dunque mi serve sempre un minimo di preavviso,spero ne terrai conto per il futuro.
      P.s. Ma che c'è pure Meis?

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  6. CLA !!! ahahahh! vero mi ricordo la " guerra" :) Ora pero' con la tua caparbieta' e voglia di migliorare sei tra i primi della classe! Hai vinto il concorso della Maesrea in collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese, mica micio micio bau bau!!

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    1. Si spero che dopo Torino non ci siano ombre tra me e la maestra che la bacerei ogni momento per come mi ha voluto bene. Che le porterei il regalo di fine anno, che le regalerei ogni settimana un mazzo di fiori. Magari a turno: una settimana per ciascuno. Poi non parliamo del Presidente della fondazione: me lo bacerei ogni giorno!!!
      Ah, Ah, Ah...Provare per credere!!!

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  7. Curiosità: vorrei sapere chi ha scritto delle infradicio fino alle mutande e arrivata dall'isola che non c'è con un tappeto Rayner...
    Io una qualche idea me la sono fatta. Però l'autrice prima o poi uscirà allo scoperto...

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  8. Ma guarda tu questa! Si vince il primo premio, si bacia il direttore della fondazione, canta e fa festa....è poi dice che la Marstra é cattiva??... :)) R.L

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  9. Io volesse dire intanto che questo pensierino mi piacque assai:
    *La mia maestra era altissima, purissima e anche un po'...stronzissima!
    E poi che Cla ieri portò alla festa di Ninà un ciambellone di mele che fu troppo buono.
    GD

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    1. concordo con Filippo per entrambe le cose!

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  10. che magnifica esperienza! Sembra il red carpet, solo che e' verde! bacini a tutti

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