Svolgimento
Troppo facile parlare di patonza: è un topos calpestatissimo, una palude di acquette tiepide dove sguazzano bacchettoni, moralisti e invidiosi, e piuttosto riesumo una leggenda palermitana: Carmelina 'a tri mutura.
Dicono fosse una femmina inguardabilissima, untuosa, pilusa, un occhio a Cristo e l’altro a san Giovanni, attaccatura dei capelli scimmiesca. Tutti i quartieri palermitani ne vantano i natali, pare prevalente la tesi che la segnala come abitante della via Messina marine, zona Buccheri La Ferla.
Amatissima in senso lato. Infrangendo ogni canone estetico, aveva una dote che la rendeva più appetibile di una bellezza standard: era priva di denti. Per lei gli uomini facevano la fila, aspettavano il turno mentre lei si prodigava dietro le dune di Romagnolo. Che lo facesse solo per soldi non è confermato, c’è chi racconta che si concedesse per mero piacere. Tra le sue gengive metà dei palermitani: li ha iniziati da adolescenti, li ha seguiti nella maggiore età, li ha festeggiati la sera prima delle nozze, li ha accolti tra gli alti e bassi del matrimonio, li ha consolati dopo la vedovanza. È la femmina palermitana più famosa e amata dopo Santa Rosalia.
Che c’entra Carmelina con il titolo del tema? Niente. Quello è riferibile a Minetti e patonze varie.
GD
GD
quella donna aveva in pugno l'ìintera città!
RispondiEliminaforse volevi dire in pugnetta ...
RispondiEliminaRifo
Avrebbe potuto diventare ministro dell' ISTRUZIONE !
RispondiElimina@VB: quella donna merita una statua! magari tipo bocca della verità!
RispondiElimina@Rifo: no, pugnette no, per quelle ci sono altre donnne specializzate a Palermo..
@Wood: ma no, lei non lo faceva per far carriera, a lei bastava essere considerata la più appetitosa della città; Carmelina, di fronte ad una coppietta felice che passaggiava abbracciata al Foro Italico, non si scomponeva affatto: guardava lei e dal basso della bruttezza, con gli occhi le diceva: tuo marito lo conosco!
Voglio il tasto : MI PIACE !
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