sabato 7 aprile 2012

Sez. Ricette: La patatina fritta


Svolgimento

E' compagna  di momenti salati, di attese, riempie buchi improvvisi, soddisfa occhi e palato. Ottima come  spezza-fame o goloso passatempo. Perfetta con hamburger, si sposa con maionese, salsa rosa e ketchup. Anche al pollo fa da contorno, al pesce e spezzatino o galleggia  nelle minestre. Puo' essere chiusa in una busta, surgelata o pre-fritta, a purè o a gateau; -apri e gusta o cuoci dieci minuti in forno, ma sempre nella frittura trova la sua fine migliore - Che bontà!

"Che bello stasera la mamma farà le patatine fritte", correvo nell'altra stanza urlando di felicità. Sorridevo e ne pregustavo il piacere, l'odore. Nel taglio e nella lunga preparazione stava il suo segreto. Lei le affettava in modo irregolare - l'una diversa dall'altra dovevano essere - le lavava immergendole in una ciotola piena di sale. "Togliamo l'amido"  diceva,  e io aspettavo quella magia. Magari si tratta di una formula chimica, pensavo, - dipenderà senz'altro da questo se sono così buone -. Facevo leva prima su di un piede, poi sull'altro, alternandone l'equilibrio e spingendo lo sguardo sulla tavola di marmo per vedere se l'amido ne usciva fuori. Poi rimanevano lì a scolare per tutto il pomeriggio. Dovevano essere ben asciutte prima di essere fritte.




Non tutte le patate sono uguali e la differenza si vede quando incontrano l'olio (devono uscire asciutte e croccanti) - diceva. Ci sono le patate vecchie e le patate nuove. Devi saper scegliere quale usare. Quelle germogliate sono sempre da evitare, quelle fradice da buttare. La mamma usava la patata vecchia e grande; la tagliava a rondelle, prestava molta attenzione alla tipologia impiegata ed al tipo di padella da scegliere. Così non le fa più nessuno. Oggi tocca a me preparare le patatine. L'olio ha la temperatura giusta quando produce un certo rumore, ma nessun fumo.  Non faccio molto caso al colore, né alla varietà, né alla dimensione. La lavo accuratamente, non certo per liberarla dall'amido. Non me ne curo. Vado di fretta. La osservo ogni tanto, ma non mi preoccupo del suo calore, oggi il display di una friggitrice elettrica lo fa per me. L' accompagno dolcemente, senza tuffarla dall'alto, la immergo nell'olio caldo, la osservo e penso con gioia: "Come frigge bene la mia patatina!" Assaggiala e ne sarai conquistato. Una tira l'altra. Ma queste sono le ciliegie - lasciamo perdere -. Distrattamente osservo la friggitrice, la quantità d'olio, la dimensione di ogni bastoncino di patata, e penso che comunque sia... ormai è fritta!                                                    
"Mamma che si mangia stasera? " Soddisfatta, rispondo :" Patatine fritte!

Antonella Tarantino

4 commenti:

  1. Mi hai ricordato quelle che friggeva mia nonna nel padellino in alluminio con i pori anneriti dal tempo ( era ancora di sua madre)il manico in bachelite rosicchiato.
    Tagliate a cubettini piccolini e fritte in olio di non si sa cosa con aglio e rosmarino. Unte da far schifo ma buone da impazzire !

    Ha ragione Rocco: la patatina tira l'acquolina

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  2. Affettate in modo irregolare! Mia madre inorridirebbe! Quindi per tua madre ho provato subito una gran simpatia perché non riesco mai a far venire le patate/melanzane/qualsiasicosa tutte uguali...
    Che post mammoso :D

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  3. post sadomaso-culinario.... ad una lettura psicanalitica non saprei dove inizia l'infibulazione con olio di girasole e il piacere dell'olio di oliva...
    chissà come lo leggerai...
    GD

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