domenica 22 aprile 2012

Sezione grandi scrittori tema: Tahar Ben Jelloun. Notte fatale



So che la notte non è come il giorno: che tutte le cose sono diverse, che le cose della notte non si possono spiegare nel giorno perché allora non esistono... 
(Ernest Hemingway)


Un’altra notte di sogni confusi, agitati, come i rami mossi dal vento. Un altro risveglio, segnato dal battito affannato del cuore, nel silenzio di quella casa addormentata. Aveva creduto di aver spazzato ogni residuo, di aver fatto abbastanza silenzio affinchè anche l’ultimo ricordo fosse, se non cancellato, almeno reso muto. Invece no. Lo stomaco aveva ripreso a far male e l’aria a morire nei polmoni. 

Aveva imparato che non avrebbe potuto cambiare troppo le cose. Come l’ombra che resta su un muro dove un tempo c’era stato un quadro, anche lei avrebbe continuato a portare quell’ombra dentro di sé per sempre. Era così, e intanto fuori, cominciava a scendere la notte…

Ogni volta che ripartiva verso le sue latitudini era come se il caldo dilatasse ancora di più i suoi pensieri. Tutto si trasformava con le prime luci delle prime stelle, tutto sembrava meno vero, meno reale. Non era più se stessa in lotta con i suoi fantasmi. Sapeva d’essere già passata in quella direzione, sapeva che i passi non erano stati solitari ma, per quanto cercasse in giro non trovava alcun segnale, nessuna foto, nessun indizio della sua vita passata. Neppure lo specchio rifletteva la sua immagine, neppure la sabbia conservava le sue orme. 

E allora cosa sono tutti questi pensieri confusi, queste immagini, queste voci. Il pensiero la coglie all’improvviso: non sono le voci del suo passato. Sono le voci del suo futuro, racchiuse in un vagito, in questa notte fatale.

l.l.g.


8 commenti:

  1. Lucia , grazie! Ho letto il tuo post poi incuriosita sono andata a leggere chi e Tahar Ben Jelloun e mi sono imbattuta nella tranma di Notte Fatale.
    Ho riletto il tuo post, e ho capito che l'angoscia che volevi trasmettere ( ci sei perfettamente riuscita) apparteneva alla Donna protagonista di Notte Fatale allevata come un uomo alla fine liberata.

    Lo leggero'.

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  2. Un post che mi piace moltissimo! Pare di respirare la notte, con le sue angosce e le domande senza risposta. E tutto concentrato in pochissime righe, senza una storia precisa a sostenere le idee, che si sviluppano da pensieri che trovano da se stessi la forza per affermarsi. Brava Lucia!

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  3. grazie, grazie. infatti, quello che volevo, non era raccontare una storia, ma uno stato d'animo.

    llg

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  4. post intenso, con una sottile vena sofferta che con vibrazioni sempre diverse attraversa tutta la scrittura. questo significa iniziare bene il lunedì!
    W LLG
    GD

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  5. Brava! Ho respirato l'angoscia
    manubirba

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  6. Parole di sabbia scorrono lente e inesorabili dentro una clessidra notturna. E alla fine, quando il tempo finisce, non resta che un'orma vuota da decifrare. Adoro questo post!
    BA

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