giovedì 29 marzo 2012

Tema: Avec le temps

-->E se prendessi il primo treno e partissi?
Joustine e Antoine dentro al paltò, sciarpe, guanti, cappelli e scialli avvolti intorno al viso sulla terrazza che da Monmartre domina i tetti di una Parigi sempre meno glamour.
Joustine sta pensando che non hanno più futuro.
Roxanne contro una panchina guarda le macchine che sfiaccolano sul Boulervard Rochechouart,  senza posa tenta di leggerne le targhe: si affanna a seguirne le sagome nel cocktail ormai consueto con cui alle 5 del mattino chiude la strada che la consuma e divora come un buco. Lo stesso lasciato dall'alcool dentro lo stomaco.
Si affianca un uomo, e poi un'altro. Hanno la faccia scura e in ombra, nascosta da berretti abbassati sugli occhi. La strattonano.


Lei si schernisce: - Ma che vuoi?- Que voulez-vous? Alza il bicchiere e la borsetta di paillettes sul braccio inguantato, per scansare la presa. La bocca urla in una smorfia ringhiosa, inquinata di sangue di rossetto sbavato, liquefatto, sulla bocca pastosa e dolciastra di alcool e pasticche. Si allontana barcollando sui lunghi stivali bianchi  che lasciano scoperte le calze a rete,  perse nella vacuità che le smagliature disegnano.
 Barcolla, cade, la prendono a calci.
  • Assasins!!- urla. Si rialza faticosamente. Perde la parrucca e il suo cranio lucido privo di capelli riluce sotto il lampione. Va via, si allontana. Barcolla e nel sangue che scorre, scorre acido e veleno. Non si può più attendere, bisogna prendere una decisione.
Ma subito dopo canta allontanandosi lungo le Boulevard Rochechouart con quella sua voce roca, piena di note sopra tono: Avec le temps, avec le tempe...  tuot  se va...La sua innocenza stride, come le note. E trabocca dagli occhi che le si riempiono di lacrime. Le manca Alfred. La Guotte d'Or è un insieme di case scure e sudicie, entro cui perdersi per ritrovare Alfred. Si eccomi Alfred. Corre verso il buio che la inghiotte, solo l'eco della nota resta.
Joustine e Antoine la sentono.
Si guardano ormai negli occhi. E sfilano le sere in cui hanno visto accendersi la luna ruffiana su tetti affollati di gatti innamorati. Gli abbondanti resti di quiche, i sontuosi patè di salmone con cui li nutrivano tra risa e baci.
Piangono. Si guardano e lacrime solcano le guance di lei, più incline a farle traboccare. Antoine ha nascosto una rosa di seta bianca sotto al paltò, e come una luna bianca sorge piano dal bavero. Lei sorride tra le lacrime e il pianto si trasforma in smorfia burlesca, sussulto di muco che inarrestabile scappa dalle narici. E tosse che approda infine, e tende le braccia. Antoine la riceve senza indugi, la bacia e  bacia tra le lacrime e  il muco che sa di sale e mare.
Si guardano smarriti e poi senza ipocrisie. Gli si appoggia al braccio e poi scivola contro la sua spalla.  Antoine sa che non prenderà mai quel treno. E vorrebbe andare via.
Si avviano. L'acciottolato de la Place dès Artists ancora vuoto, l'eglise de Saint- Pierre appena prima e poi le Sacre Coeur candido. Girano l'angolo.
Americani incantati affolleranno Place du Tertre, Nikon al collo e wow !!! Ritratti caricature, altro sarà.
Albeggia
La boulangerie apre. Si spande l'odore di croissants morbidi e burrosi. Bageutte farcite di jambon e brie. La giostra della vita riparte e la notte si dilegua.     

CLA


11 commenti:

  1. ci sono le atmosfere della cinematografia francese, c'è la temperatura decadente dello sfacelo metropolitano, bel pezzo, quasi il finale di un film.

    e adesso le imprecisioni (secondo me):

    Si guardano smarriti dritti in faccia: lo sguardo smarrito non dovrebbe avere una direzione, è smarrito e basta...

    Ma subito dopo: ne toglierei due, uno dei tre basta


    La bocca urla in una smorfia ringhiosa, inquinata di sangue. Quella del rossetto sbavato, liquefatto, sulla bocca pastosa e dolciastra di alcool e pasticche: questa frase andrebbe snellita.. prima la bocca è soggetto, poi diventa luogo della smorfia che a sua volta è modo della bocca



    E tosse che approda infine e tende le braccia: toglierei infine

    anche il Wow!!! non mi piace

    gd

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si guardano smarriti per quanto sta avvenendo tra loro e cercano negli occhi e nella faccia di ciascuno il dramma e come lo sta vivendo l'atro. Una conferma e un motivo per recuperare il proprio reciproco smarrimento.

      La bocca è prima soggetto. Poi diviene il sangue soggetto: è quello del rossetto sbavato ect...
      E' un passaggio che crea maggiore drammaticità.
      Aver poi ripetuto bocca forse...non so devo lavorarci un pò.

      E tosse che approda è bellissimo: è una sequenza di azioni. Non scollegandole, anzi tenendole unite senza apparentemente nesso, mi fa pensare al precipitarsi di azioni senza distinzione nella percezione.

      Il wow è la banalità del diurno che alberga in quei luoghi. E' anche un riferimento all'appiattimento del linguaggio, all'estraniazione dal proprio contesto.

      Mi piace molto la tua puntuale sottolineatura.
      Baci Smack!!!

      P.S.: l'incip fin dove? Fino a prima che inizi il personaggio Roxane?

      Elimina
    2. smarriti/dritti: sono due termini in antitesi. Non è un problema di significato (nella frase hanno un loro senso) ma di significante - con riguardo al sottotesto, smarriti richiama una dispersione, dritti invece qualcosa di preciso. quindi cozzano.

      tosse che approda è bello, io eliminerei "infine", rallenta il ritmo.

      Incipit: sino a strattonano
      gd

      Elimina
    3. Si fino a strattonano.
      tosse...mi piace così. Se tolgo infine diventa:
      tosse che approda, e tende le braccia.
      Ma "infine" sottolinea oltre alla tosse che libera dal muco la fine della tensione tra i due e lei che tende le braccia. Senza continuità, come sopra.
      Movimento inerrastabile e percezione simultanea...
      Infine è il contrassegno che sciolgono l'emozione e placano la tensione

      Elimina
    4. ho fatto dei piccoli riaggiustamenti.
      Vedi se ti sembra meglio.
      Io a volte evito di limare troppo per lasciare intatto l'impeto narrativo che è poi intatto se lasciato alla quasi prima stesura.
      Ma ci sono di sicuro dei miglioramenti che sono d'obbligo nel rispetto di chi legge.
      Ciao ciao...

      Elimina
    5. ciao Cla, faccio una cosa che non è giusto fare, ma la faccio. Ti faccio un piccolo editing.
      Dimmi cosa ne pensi delle variazioni


      E se prendessi il primo treno e partissi?
      Justine e Antoine dentro paltò, sciarpe, guanti, cappelli e scialli avvolti intorno al viso sulla terrazza che da Monmartre domina i tetti di una Parigi sempre meno glamour.
      Justine sta pensando che non hanno più futuro.
      Roxanne contro una panchina guarda le macchine che sfiaccolano sul Boulervard Rochechouart, senza posa tenta di leggerne le targhe - si affanna a seguirne le sagome nel cocktail ormai consueto con cui alle 5 del mattino chiude la strada che la consuma e divora come un buco, lo stesso lasciato dall'alcool dentro lo stomaco.

      Si affianca un uomo, e poi un'altro: hanno la faccia scura e in ombra, nascosta da berretti abbassati sugli occhi. La strattonano. Lei si schernisce: - Ma che vuoi?- Que voulez-vous? Alza il bicchiere e la borsetta di paillettes sul braccio inguantato, per scansare la presa. La bocca urla in una smorfia ringhiosa, inquinata di sangue, di rossetto sbavato e liquefatto sulla bocca pastosa e dolciastra di alcool e pasticche. Si allontana barcollando sui lunghi stivali bianchi che lasciano scoperte le calze a rete, perse nella vacuità disegnate dalle smagliature. Barcolla, cade, la prendono a calci.
      Assasins!!- urla. Si rialza con fatica. Perde la parrucca e il suo cranio lucido riluce sotto il lampione. Va via, si allontana. Barcolla e nel sangue che scorre scorre acido e veleno. A che vale attendere ancora, bisogna prendere una decisione.
      Canta allontanandosi lungo le Boulevard Rochechouart con voce roca, di note sopra tono: Avec le temps, avec le tempe... tuot se va...L'innocenza stride, come le note. E trabocca dagli occhi che le si riempiono di lacrime. Le manca Alfred. La Guotte d'Or è un insieme di case scure e sudicie, entro cui perdersi per ritrovare Alfred. Si eccomi Alfred. Corre verso il buio che la inghiotte, solo l'eco della nota resta.
      Joustine e Antoine la sentono.
      Si guardano negli occhi. E sfilano le sere in cui hanno visto la luna ruffiana accendersi su tetti affollati di gatti innamorati. I resti di quiche, i sontuosi patè di salmone con cui li nutrivano tra risa e baci.
      Piangono. Si guardano e lacrime solcano le guance di lei, più incline a farle traboccare. Antoine ha nascosto una rosa di seta bianca sotto al paltò, e come una luna bianca sorge piano dal bavero. Lei sorride, il pianto si trasforma in smorfia burlesca, sussulto di muco che inarrestabile scappa dalle narici. E tosse che approda infine. Tende le braccia. Antoine la riceve senza indugi, la bacia e bacia tra le lacrime e il muco che sa di sale, di mare.
      Si guardano smarriti. Lei gli si appoggia al braccio e poi scivola contro la spalla, e vanno. Antoine sa che non prenderà quel treno. E vorrebbe andare via.
      Si avviano. L'acciottolato de la Place dès Artists ancora vuoto, l'eglise de Saint- Pierre appena prima e poi le Sacre Coeur candido. Girano l'angolo.
      Americani incantati affolleranno Place du Tertre, Nikon al collo e wow !!! Ritratti caricature, altro sarà.
      Albeggia
      La boulangerie apre. Si spande l'odore di croissants morbidi e burrosi. Bageutte farcite di jambon e brie. La giostra della vita riparte e la notte si dilegua.

      Elimina
    6. Mi piacciono alcune variazioni. Quelle sulla bocca per esempio. La riedito...

      Elimina
  2. dimenticavo, l'incipit mi piace particolarmente

    RispondiElimina
  3. Wala'!
    Bello CLA, un po' triste e molto francese.
    Mi è venuta voglia della Baguette Jambon e Fromage con tanto burro a fare da cuscinetto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. cuscinetto morbido?

      Insomma ti ho fatto addormentare?
      Ma la baguette jambon e fromage è divina: quella con il Camemert o Brie..
      Grazie per il bello...
      Baci

      Elimina
    2. E' triste lo so. Molto, ma è triste il tema che tratta.
      Panino baguette per tutti?...Mi sa che ci vuole proprio...Grazie Wood!!

      Elimina