sabato 24 novembre 2012

Tema: il Lago

Sez. Aspettando l'Apocalisse
Svolgimento
 
Una mattina come le altre, molti furono svegliati dal gorgoglio assordante di qualcosa che ribolliva dentro il lago.
Il lago non era molto grande, ma abbastanza ampio e profondo per farci i tuffi, nonostante l’acqua torbida. Pesci non se n’erano mai visti, neanche nella memoria dei più anziani. Le origini geologiche non si conoscevano, erano assenti formazioni montuose nelle vicinanze e nessun fossile guida era d’aiuto.
Intorno al lago c’era soltanto una spianata immensa, disseminata di cespugli lanuginosi, sterili e grigi come il terriccio della superficie. Sotto il grigio, si incontrava una roccia liscia durissima da scalfire, che impediva da sempre qualsiasi forma di coltivazione intensiva. L'insediamento urbano sulla riva del lago era recente, le abitazioni erano state costruite, prive di fondamenta, semplicemente appoggiate l’una all'altra. Non potendo fare altro, si viveva di turismo.
Provenivano da tutto il circondario per vedere i cerchi nell'acqua color ruggine. Arrivavano con le loro famiglie, in carovana, lasciando sentieri di impronte tra i cespugli grigi. I turisti rimanevano in paese per un po’ di tempo, a dormire e mangiare, poi tornavano alle loro case, in fondo alla pianura, non si sa bene dove.

Le imbarcazioni in quel periodo venivano tutte mobilitate, e questa era l’unica fonte di reddito.
Nessuno aveva mai visto il fondo del lago. Una setta locale profetizzava da tempo il giorno del Grande Vortice, che avrebbe risucchiato l'intera comunità.
Furono i profeti di questa apocalisse i primi a scendere in strada la mattina della festa, insieme ai loro seguaci, con frasi a effetto scritte frettolosamente su grandi cartelli bianchi.
Il lungolago fu presto affollato da esaltati, che sussultavano ai gorgoglii acquatici, e gongolavano per averci azzeccato, dopo anni di riunioni semiclandestine e propaganda "door to door".
Si raccolsero tutti nello spiazzo delle assemblee popolari, sotto il grande obelisco. Una costruzione enorme e lucida, paurosamente curvata verso il lago, che era sempre stata lì dove si trovava. Il ribollire sempre più inquietante e le bolle che risalivano in superficie, esplodendo al contatto dell'aria, fecero paura a tutti allo stesso modo.
Il mistero che si celava in quell'acqua torbida adesso stava per essere rivelato, e la rivelazione del mistero coincideva perfettamente con la fine del mondo.
Molti si rammaricarono per aver dormito troppo durante la loro vita, altri per aver lavorato troppo. La gran parte seguiva gli sviluppi della tragedia imminente con la testa svuotata. Il vortice aveva inghiottito la loro mente, prima di raggiungerli fisicamente e s'erano già persi.
Il capo del governo e i suoi consiglieri si fecero largo tra la folla e raggiunsero la cima dell'obelisco, mentre il rumore dell’acqua si faceva insopportabile.
Da lassù si vedeva il vortice torbido che risucchiava l'acqua nelle viscere del mondo. Si vedeva il popolo accalcarsi alla base, mentre alcuni tentavano la salita per paura di rimanere troppo vicini al lago.
La profezia era vera, dunque, anche se i catastrofisti erano sempre stati derisi. Canti di supplica disordinati si mescolavano al ruggito dell'acqua che scompariva tuonando. Speravano che il loro dio li ascoltasse.
Poi accadde un’altra cosa, che nessuna profezia aveva previsto. Lo smarrimento angosciato che teneva la popolazione ammassata sotto l'obelisco, si tramutò di colpo in uno stupore atterrito, quando si vide sorgere sull'orizzonte piatto una nuvola gigantesca, diversa da tutte le cose conosciute.
Era velocissima e densa, come un asteroide enorme, giallosporco e spugnoso.
La nuvola arrivò planando, spazzò via in un colpo le case, la gente. le strade, le paure, le piazze, le profezie, e seguendo la riva cancellò per sempre il popolo del lago e qualunque altra cosa ne dimostrasse l'esistenza. Fu risparmiato solo l’obelisco curvo che adesso svettava gigantesco più lucente che mai.

Fatto ciò, la signora Caterina uscì dal bagno e percorse tutto il corridoio di moquette grigia, ciabattando verso la porta.
- Architetto, io per oggi ho finito, ma volevo dirle, se non le dispiace, di chiamarmi più spesso, perché il bagno era veramente in condizioni pietose. Soprattutto il lavandino...

RQ

19 commenti:

  1. RQ mi fai venire i sensi di colpa ... vedere il mondo con gli occhi di un germe cambia la visione che hai di te stesso, oggi ho sulla coscienza molteplici stragi, la cancellazione di popolazioni semistanziali ... vorrei aver finito ma domani mi tocca continuare, sono un killer!
    Grilletto MayaSterminator

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    1. Mastrolindo e spugnetta. (emoticonoliodigomito)
      Beh, i sensi di colpa vengono, ma prima o poi arriva una Caterina anche per noi, e allora sono c...i. (emoticatastrofista)
      RQ

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  2. Fantastico! Solo all'arrivo dell'oggetto spugnoso ho capito :) emoticontonta...
    Bravo!

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    1. Grazie, ma il merito è tutto di Caterina. (emoticonigienico)
      RQ

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  3. Raimondo!! E' fantasticoooo questo racconto! Solo alla fine ho capito e ho fatto un sorriso! Mi è venuta in mente la pubblicta' del WC net! sei partito da li?? ahahahhaha

    Veganiiiii come la mettiamo con i microbi invisibili? prossimo passo sara' il Janismo? :)

    Bravo Raimondo bravoooo!!e W l'Idraulico liquido ..

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    1. hihihihi, all'inizio anch'io pensavo al WC ma mi sono bloccata di fronte all'obelisco curvo ... svettante e gigantesco magari ma, più lucente che mai?????? non mi tornavano le cromature
      Grilletto dalla fantasia bacata

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    2. Sono rintronata! ma cos'e' l'obelisco curvo??il rubinetto??

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    3. Grazie Wood.
      Rubinetto, dici? mi spiace, ritenta.
      (emoticon tutti gli oggetti cromati curvi montati su un lavello, proprio il rubinetto vai a pensare?)
      RQ

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  4. l'obelisco curvo...mi piace! simpatico racconto

    llg

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    1. Beh grazie, scrivere racconti simpatici è uno dei miei hobbies preferiti, dopo quello di pulire il bagno. (emoticonviakal)
      RQ

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  5. Dissento dal coro.
    Quello di scrivere di qualcosa e poi rivelare alla fine che si tratta di tutt'altro è un espediente vecchio come il mondo, e che però funziona sempre (o quasi).
    Quando l'espediente viene usato in un racconto che nella prima parte (quella mascherata)la scrittura è banale, allora l'espediente arriva come un'ancora di salvezza e risolleva le sorti di una storia boccheggiante. Quando la narrazione ha una qualità ed una intensità notevole - come in questo racconto -, l'espediente allora rischia di risultare squallido, il colpo di scena sembra una caduta. A questo punto, se colpo di scena deve essere, allora deve mantenere la stessa qualità della prima parte, deve essere reticente, appena accennato.
    Vi ricordate il film di Mel Brooks "la vecchia storia del mondo" (o qualcosa del genere?).. c'era la sfilata di un gruppo di centurioni romani, ad un certo punto ne spuntava uno che camminava da street dancer con in spalla un radiolone che sparava a manetta la canzone "Funkitown".. inzomma, umorismo da poveri.
    RQ, penso che tutta la parte finale potrebbe addirittura saltare, e dire solo che l'obelisco curvo era un rubinetto (magari detto diversamente).
    GD

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    1. Grazie della critica, ma questo non mi farà certo desistere dall'uso del mastrolindo.
      Hai ragione GD, il finale a sorpresa è un vecchio espediente, ma io che non sono così in verde età, che vuoi farci, mi diverto tanto.

      PS. Questa storia è una versione un po' rimaneggiata di un mio racconto di una ventina d'anni fa. Erano bei tempi, in cui lo stupore del finale veniva considerato con uno sguardo più umano. Adesso lo so i tempi sono cambiati, anch'io sono cambiato, nei miei pezzi ci sono sempre meno colpi di scena. Ormai più niente ci stupisce e ci colpisce. Addio, vecchio finale a sorpresa, sarai sempre nel mio cuore.
      (emoticon nostalgia)
      Peccato, perché a Caterina mi ci ero affezionato.
      RQ
      (emoticon

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  6. Informami sulla data dei funerali di Caterina, piaceva anche a me fare finali a sorpresa.. ahahaha
    Grande RQ
    gd

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    1. ahahah sei sempre il solito spiritosone (emoticon nonfiorimaoperedibene)
      RQ

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    2. hihihihihihihihi solo perché mi divertite tanto
      Grilletto che si consola: vecchiume comune mezzo gaudio

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  7. Ahahah, RQ, leggo soltanto adesso questo tuo pezzo. E' fantastico! Io più che il finale - che, in questo caso, considero solo un contorno che sta bene, ma potrebbe benissimo non starci affatto e il pezzo non perderebbe un punto di valore - cambierei l'inizio che mi stona un po' con l'atmosfera catastrofica del pezzo.
    Comunque,questo pezzo è fantastico e ritengo che RQ abbia l'M factor (il fattore della Maestra!)

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    1. Mizzica FO, addirittura il fattore della maestra. Veramente non ho capito chi è, questo fattore. Sarà un amante contadino che incontra clandestinamente?
      L'inizio volevo dare un'idea di popolo pacifico tranquillo che si fa i cavoli suoi ma, checché ne pensi GD, guarda un poco cosa gli va a capitare. (emoticinico demiurgo). ciao
      RQ

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  8. Ho trovato il pezzo geniale! Il finale mi è piaciuto tanto, ma non è solo questo: mi piace il tuo modo di descrivere le cose, molto preciso ed insieme fantastico.
    Mi pare una chiave di lettura ottima della fine del mondo.

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    1. Infatti, con un bel colpo di spugna.
      (emoticon finimondo)
      RQ

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