lunedì 12 novembre 2012

Tema: Alta Fedeltà

Svolgimento

Io sono fedele, fedele di carattere. Sono così fedele che quando vedo qualcuno che non lo è, mi giro dall’altra parte e proteggo il viso con la mano, per non farmi infettare dal germe della sua infedeltà. C’è un po’ dappertutto la possibilità di contagio, anche per la strada, in autobus, al ristorante, quindi bisogna stare attenti.
Sono fedele a mia moglie, fedele al meccanico, al panettiere. Ho comprato per trenta anni la frutta e il pesce sempre negli stessi negozi. Ho visto le generazioni dei fruttivendoli, dei pescivendoli, dei panettieri succedersi davanti ai miei occhi, tramandarsi i negozi e confidarsi i segreti del mestiere, i vecchi invecchiare, i giovani crescere e sostituirli, mi spiace che alcuni di loro nel frattempo abbiano chiuso i battenti.
La frutta e la verdura adesso mi costano di più, perché il mio fruttivendolo nel frattempo si è arricchito e si è trasferito. In più ha cambiato settore merceologico e adesso vende cristalleria e articoli da regalo e bigiotteria, lo chiamano “il gioielliere”, ma a me non interessa, gli sono rimasto fedele comunque.
A modo suo, lui ricambia la mia fedeltà e ogni mattina va al mercato a rifornirsi di frutta e verdura, solo per me, perché poi diventa un sentimento reciproco, che si coltiva e si rinforza con gli anni. E io faccio volentieri il sacrificio di recarmi presso il suo punto vendita, che intanto, dopo tanti anni, non si trova più nella mia città, ma nel centro storico del capoluogo. All'apertura, secondo stagione mi fa trovare i porri migliori, i cavolfiori screziati di porpora, le arance navel, le pere williams profumate, una scelta di prodotti freschissimi, selezionati in esclusiva per me dal mio fruttivendolo di fiducia.

Io sono fedele e coltivo le mie abitudini. Ogni giorno non trascuro di stringere la vite della maniglia della porta del bagno. Lo faccio da sempre, da quando abito in questa casa, con perizia affettuosa, tutte le mattine tra la doccia e il caffé, con l’accappatoio ancora addosso.
La vite della serratura mi è grata, si vede che apprezza il mio interessamento, si sente meno reietta e anche lei mi ripaga, facendosi trovare l’indomani mattina, voluttuosamente svitata, ad aspettare il cacciavite, deciso e preciso, dentro la sua fessurina.
Sono di quelle cose piccole che riempiono la vita, soddisfazioni che spesso da sole valgono la pena e ti danno la forza e l’entusiasmo per iniziare la giornata. 

RQ

25 commenti:

  1. trovo commovente questo trattatello breve sull'importanza della fidelizzazione della clientela ai tempi della dispersione.

    ho avuto invece grosse difficoltà ad immedesimarmi nella vite protagonista, temo che una versione cinematografica di questo racconto avrebbe scarso riscontro di pubblico, nemmeno se ad accompagnare il gesto quotidiano ci fosse una canzone struggente cantata da Celine Dion o da Emma-post-Belen-che-le-fotte-lo-zito.
    gd

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    1. GD tu illumini la mia strada come un faro. Come farei senza le tue parole di elogio.
      (emoticon brancolante)
      RQ

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  2. Caro RQ,
    non sono per niente d'accordo con GD - sulla vite naturalmente - trovo l'espressione "ad aspettare il cacciavite, deciso e preciso, dentro la sua fessurina." degna di un Miller d'annata.
    Molti complimenti.

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    1. Grazie grilletto, non pensavo a Miller, quando l'ho scritto, ma volevo dare esattamente quell'idea di erotismo voluttuoso, che solo la vite di una maniglia può trasmettere. (emoticon svitato)
      RQ

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    2. E' nella mente del lettore infatti che si è materializzato il Miller ... se fossi un critico mi azzarderei a dire:
      "La scrittura del Quagliana riesce ad evocare nel lettore una coscienza "altra" rispetto ad oggetti normalmente privi di anima, la caratterizzazione dell'ambiente in cui egli fa muovere i suoi soggetti è del tutto credibile nonostante il rapporto di forza con il mondo surreale che rappresenta; in questo brevissimo racconto, che gioca lo ricordiamo sulla fedeltà, la simbologia cacciavite/fessura riflette l'eterno rapporto maschio/femmina, che avrebbe potuto essere espresso figurativamente anche dal doppio buco/brugola (che tanto spesso cade dalla maniglia medesima) ma la precisa scelta dell'autore è sintomo di una profonda scelta stilistica."
      Grilletto che non sa quel che dice ma ha letto Miller, Anais Nin, Erica Jong e molto altro ancora.

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    3. Ritengo fuorviante, ai fini della comprensione della complessità allegorica del brano del Quagliana, il richiamo ad una coscienza altra supportata da letture di Miller, Nin, Jong e molto altro ancora, in quanto riferimenti ad un eventuale eterno chiave/fessurina sono invece stati esplicitamente rintracciati in alcuni cataloghi pirenaici di datazione medievale in cui si spiegava come la chiusura a chiavistello del recinto degli ovini garantisse la sopravvivenza degli stessi dall'attacco di lupi; nessuna metafora sessuale può rintracciarsi nei semplici e univoci versi di seguito riportati: "chiavvistellinandi pecuri unde evitare luporum montates" (versi che seppur in latino stentato, a stento sono stati tramandati attraverso estrapolazioni casuali che ne hanno smarrito la trama evidenziandone però l'estrapolarità).
      GD

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    4. Trovo molto utile la ricerca di GD tra i meandri penombrosi degli ovili medievali, che mi chiarisce finalmente alcuni punti oscuri sul comportamento di chiavi e chiavistelli.
      Una ricerca più approfondita potrà mettere in luce anche la chiusura a doppia mandata delle cinture di castità, un uso di utilità inestimabile a cui attribuire una chiave di lettura che esprime la chiusura dell'epoca nei confronti dello scambio di effusioni (farei meglio a dire intrusioni).
      Infine, la frase in latino può essere considerata una chicca, dato che è veramente raro rinvenire frammenti talmente maccheronici da riempire almeno due piatti fondi. (emoticon latinista)
      RQ

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  3. non ho pensato che ci fosse alcun riferimento milleriano nello scritto di RQ che se così fosse stato RQ avrebbe scritto "dentro la sua fessurina milleriana". Ritengo invece che la vite, per la sua scarsa espressività - è sempre voluttuosa -, non riscuoterebbe quel consenso di pubblico che invece si ha quando il personaggio riesce ad imporre un patto con lo spettatore.
    gd

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  4. GD non posso fare altro che rigraziarti per avere posto il problema. Vorrei ricordare che tutte le viti hanno un'anima intorno a cui si avvolge flessuosa la filettatura. Credo sia proprio questo particolare che dà sensualità a un oggetto altrimenti ritenuto freddo e rigido.
    (emoticon arrampicatore degli specchi)
    RQ

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  5. Signor Quagliana, mai nessuno mi aveva dato del "faro" in vita, insulto/complimento che accetto solo perchè "Al Faro" è uno dei miei romanzi preferiti. Sul rapporto anima/filettatura nutro da tempo l'ambizione (tre volte al giorno senza merende) di mandare in stampa un manuale sui rapporti parassitari non protetti, cosa che avrei già fatto se solo conoscessi l'indirizzo della signora Stampa a cui poter mandare il manuale.
    GD

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    1. Lungi da me l'intenzione di profferire insulti/complimenti nei suoi confronti.
      Sul manuale in corso di pubblicazione, non so dire, perché non sono un esperto di manuali sui rapporti parassitari non protetti.
      Rimane il fatto che un'ambizione, se ben nutrita, può sfamare diverse decine di persone in difficoltà. (emoticon gastronomo)
      RQ

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  6. Ragazzziiiii!! Che commenti prolissi! Non ne leggero' nemmeno uno,voglio solo dire a Raimondo che l'ho letto mi piace e bon! Non scrivero' nessun trattato :)

    SIATE LIGHT COME IL PHILADELPHIA NON PESANTI COME IL GORGONZOLA!!

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    1. Wood, ti amo! - ma le fessurine non mi piacciono - giusto per essere chiari!

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    2. Mammamia, abbiamo fatto spazientire la Wood. Stop. Mai più prolisso, giuro, sarò. Stop.
      Grazie per critica. (emoticon morse gorgonzola).
      RQ

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  7. Il pezzo mi piace (forse l'ho trovato un po' breve, non ne sono sicuro). Non sono sicuro del riferimento milleriano, nè di quello millerista, e neanche di quello millepiedi, peró in questo pezzo (che ha la leggerezza tipica di RQ e che mi piace un sacco) noto una certa "malinconia"...o sbaglio? (emoticon malinconico?)
    comunque RQ, i suoi pezzi sono degnissimi di analisi approfondite, bravo!

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    1. pubblicato da tablet, c'ho messo 1 ora a scriverlo ma ci sono riuscito (emoticon gongolante)!!!

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    2. un tablet anche te?? auguri!! presto sarai schiavo,sappilo.

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    3. Wood, macchè! Non è mio, per fortuna!

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    4. Grazie Federico, si è vero che c'è una venatura di nostalgia, per tutte le mie botteghe preferite, il fruttivendolo il salumiere il panificio che negli ultimi anni hanno dovuto chiudere. Al loro posto, il vuoto oppure le lanterne cinesi. La gente ho notato che preferisce passare una giornata spensierata nei centri commerciali e a me questa cosa mi rode un po'.
      Sulla vite, poi, miller o non miller, guarda, è una vera soddisfazione, dovresti provarla.
      Ops, ho di nuovo reso prolasso il discorso.
      (emoticon che se wood ripassa da qui son dolori)
      RQ

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    5. Prolasso congenito: inoperabile.
      Doctor Grill

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    6. Se è per quello, ho anche logorrea, doctor Grill, una vera seccatura.
      (emoticon paziente)
      RQ

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    7. Meglio della diarrea, povera Wood, logorroici in tandem, prevedo la futura somministrazione di massicce dosi di Gaviscon causa gorgonzola ...
      Grilletto Sibilla

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    8. Forse dovremmo darci una regolata...
      (emoticon Dolce Euchessina)
      RQ

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    9. RQ, se può essre utile alla tua regolata ho delle ottime chiavi inglesi ma cosmopolite che capiscono perfettamente l'italiano.
      gd

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    10. A tal proposito, posso consigliarti il volumetto di S.M.Bros "What english keys wants" edito da una piccola casa editrice locale. Un vero gioiello, in lingua originale, con traduzione a fronte. Come me, dopo averlo letto, non potrai fare a meno di rivedere le tue idee in fatto di chiavi inglesi.
      (emoticon moscopolita)
      RQ

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