lunedì 26 novembre 2012

Tema : Scollature

Sez. Aspettando l'Apocalisse
Svolgimento

Faceva sempre così, apriva l’armadio, poi si allungava sul letto, alzava le gambe poggiandole al muro e aspettava. Aspettava un’ispirazione, un pensiero, magari solo lo squillo del telefono per poi ritrovarsi a gettare alla rinfusa quegli abiti che non avrebbe mai messo e infilare in tutta fretta il solito jeans con una camicetta.

Da quando si erano conosciuti era il loro primo appuntamento dopo una lunga serie di telefonate, messaggi e mail. Tutti puntualmente finivano con un: aspetto di vederti presto. Adesso quel vederti presto era arrivato e lei non voleva sembrare né troppo casta né troppo provocante. L’idea di finire la serata a rotolarsi tra le lenzuola non la sfiorava nemmeno ma, magari, avrebbe potuto trasformarsi in un'appuntamento di cui ricordarsi.


Partire dagli accessori le era sempre sembrato un buon punto di inizio per giungere poi, a cosa avrebbe indossato e allora aveva scelto le scarpe, un sandalo alto color sabbia, un colore abbastanza neutro da poterci abbinare qualsiasi cosa. Passati in rassegna tutti i vestiti e aperti tutti i cassetti, sul letto era finito un vestito molto semplice con una fantasia sui toni del blu ed una interessante scollatura.

Le piacevano le scollature, ma non quelle esagerate dove nulla si lasciava all’immaginazione. Lei amava quelle un po’ meno importanti, dove il seno si mostrava solo lievemente impudente. Dove sapeva che l’occhio sarebbe caduto restando quasi stupito nello scoprire quelle rotondità sul suo corpo magro. L’orologio le ricordava che aveva giusto il tempo di infilarlo e volare giù per i tre piani di scale ed il cortile interno che li separavano.

Nella sera risuonava solo il rumore veloce dei suoi tacchi, aprì il portone e uscì quasi come fosse una folata di vento, i capelli ancor più scarmigliati del solito e lui era lì.
Tutta l’attesa si consumava ora in quell’abbraccio muto e in quello sguardo furtivo nella sua scollatura.
Adesso ciò che poteva accadere non aveva più importanza, erano insieme e solo quello contava, e se la fine del mondo fosse arrivata in quel momento li avrebbe trovati così, stretti, felici e in un tempo che li rendeva immortali.

llg

14 commenti:

  1. E' proprio vero: la morte rende immortali.
    (emoticon deduttivo)
    RQ

    RispondiElimina
  2. WAW! un' APOCALISSE altamente SENSUALE.
    Mi piace tanto perche' lascia presagire tutto senza scriverlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un tale che mangia verdure una volta mi decantò la benedetta reticenza... inizio a pensare che potesse anche non aver torto

      Elimina
  3. Ma vale la pena di scervellarsi con sandali e scollature se poi l'Apocalisse ti cade addosso? azz, e io, come mi vestirò quel giorno?

    Se i Maya dovessero avere ragione noi siamo messi male: ho completi da tè, da cerimonia, da garden party, da ippodromo ma nulla per una fine del mondo.

    Vado a fare shopping,
    a dopo
    GD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco , in occasione dell' apocalisse comprati un paio di CHURCH e dismetti il sandalo francescano

      Elimina
    2. Vale a pena eccome. L'apocalisse si, ma la fine del mondo è buona solo per quelli che non hanno una cippa da fare, e che accessoriamente finora non l'hanno mai fatta perché tanto il mondo finirà.

      Elimina
    3. Che differenza c'e' tra apocalisse e fine del mondo?

      Elimina
    4. Wood, "apocalisse" è ciò che viene rivelato da dio/entità superiore/coscienza cosmica/fata/gnomo/puffo al veggente che lo/la canalizza. La profezia di San Giovanni è tra 'altro una versione di un vecchio testo vedico, da quello che mi risulta. Ma anche la profezia di santa Margerita Maria Alacqoue è un'apocalisse strictu sensu, così come lo sono i terma di Padmasambhava (testi scritto da uno dei padri del Buddhismo Tibetano e nascosti per per essere ritrovato al momento adatto da dei discepoli di tempi futuri). E così come lo possono essere, forzando molto sul senso delle parole, i responsi dei tarocchi di Nicoletta Paciaroni.

      La fine del mondo, con annessa esplosione del pianeta o no, non è necessariamente indicata da una profezia ma è un fatto fisico, ineluttabile visto che abitiamo in un mondo che obbedisce alle leggi della fisica, e se un giorno l'asteroide "Minkia dello spazio" dovesse sbattere addosso alla Terra sarebbero affari seri. Il pianeta, prima o poi, morirà perché lo farà il Sole, ammesso che non saremo riuscviti prima noi a farlo saltare in aria con le nostre manine sante.

      Le profezie parlano di fine di civiltà, di modi di vivere conosciuti: ma noi quante civiltà abbiamo già distrutto? Senza bisogno di bombe nucleari e vimana che lanciano fiamme come nei Veda? In tanti posti dell'Africa moderna è bastata la Nestlè, e nel medio evo -ma anche prima- la cosidetta evangelizzazione voluta dalla chiesa di Roma

      Elimina
  4. Certo, se dovessi uscire con te mi metterei un burka fatto con il tessuto di un vecchio materasso.
    Come sarebbe a dire "vale la pena"?? Il mondo gira intorno al sesso, al corteggiamento, al piacere e a queste cosine qui. Casomai non te ne fossi mai reso conto.
    La gattina Lucia è tornata a fare le fusa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, si, sono tornata a fare le fusa tra i miei amici. E non vedevo l'ora!

      Elimina
    2. Ecco allora vedi di non scappare di nuovo come i gatti del Melon...

      Elimina
  5. concordo con le fusa pur non conoscendo l'autrice: "...poi si allungava sul letto, alzava le gambe poggiandole al muro e aspettava" - sì, decisamente uno stiracchiamento felino.

    RispondiElimina
  6. la classe non è "acqua".... ;)
    Meis

    RispondiElimina