mercoledì 15 febbraio 2012

Sez. 8 Marzo Tema: Maddalena, anzi…Lena e la torta di mele



Vivir con el alma aferrada 
 a un dulce recuerdo che lloro oltra vez...



Bruna, lunghi capelli neri, sguardo intenso e profondo. La Maddalena che la storia ci tramanda è una figura controversa: meretrice pentita e redenta, seguace di Gesù e poi Santa secondo la tradizione cristiana, addirittura sposa di Cristo, secondo le molto discusse teorie di Dan Brown. Ma chi era in realtà la Maddalena? Io non saprei spiegarlo.
Perchè la mia Maddalena non è bruna dallo sguardo intenso, la mia Maddalena, anzi...Lena è minuta, castana e due occhi verdi come i boschi delle sue montagne. Era davvero speciale Lena, eppure mi sembra che non ci sia una storia che io possa raccontare. Tutte le parole si confondono e si perdono nella testa. I pensieri saltano uno sull’altro, le emozioni stringono la gola e tolgono aria ai polmoni.
Il cielo continua ad essere grigio e la primavera mi sembra troppo lontana. Tutte le barche sono ferme, la tempesta è ancora in corso.
Credevo di aver, se non superato, almeno in parte elaborato le sue parole di dolore e allo stesso tempo di forza. A volte mi scopro a cercare il suo volto tra i tanti nella folla, anche se non sarebbe possibile oggi, ma non lo sarebbe stato neppure in passato. In città ci era stata pochissime volte, il matrimonio, la nascita del nipote, qualche altra speciale occasione.
La sua vita, come la mia, era tra quelle montagne, dove il cielo è di un azzurro intenso e la neve resiste fin quasi a primavera.
Ci sono persone che crediamo siano invincibili e anche lei lo era, così credevo. Invece l’ho vista pian piano piegarsi sotto un peso troppo grande. Ho visto i suoi occhi di bosco diventare sempre più chiari ma senza mai smettere di cercarmi. Il suo respiro si è fatto sempre più lieve fino a spegnersi, e di lei tra milioni di ricordi che custodisco, mi viene in mente la sua torta di mele. Se io ero con lei, la sua torta di mele non poteva mancare. Anche quando le sue mani non avevano più la stessa forza, la sua torta accoglieva ogni mio arrivo.
Nessun pasticciere saprebbe riprodurre quello spesso sapore, quella stessa dolcezza. Eppure le sue mani mescolavano insieme ingredienti semplici: 150 gr. di farina, 50 gr. di maizena, 1 bustina di lievito, 125 gr. di burro, 125 gr. di zucchero, 2 cucchiai di latte, 2 cucchiai di liquore all’amaretto, 3 uova intere, 4 mele.
Lena era come la sua torta di mele: dolce e con un cuore morbido e profumato.

l.l.g.

 

17 commenti:

  1. Io ci provo, dolce Lucia, a fare il dolce dettato da te, che credo sia dolce, il più dolce che c'è.

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    1. ciao RL, provaci...sì è semplice e dolce... molto dolce
      llg

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    2. :) niente lievito? (perchè io ci vorrei provare, sai com'è...)

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    3. ..ops...ho dimenticato di inserirlo tra gli ingredienti...si al lievito!

      llg

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    4. RL grazie per avermelo fatto notare. Ho provveduto anche all'inserimento.
      llg

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  2. fameeee...una bella fame! ;)
    meis

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  3. llg, hai mai provato a fare la sua torta di mele ? Magari ne sarebbe felice e sono sicura che anche da lontano ci metterebbe quel pizzico di magia che le dava quel sapore diverso da tutte.

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    1. devo dire che la mia "arte" pasticciera non si è mai misurata con una torta di mele

      llg

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  4. è proprio vero che ci sono donne nella vita di tutti noi che non hanno bisogno di bilancia o dosatore. le loro mani sanno perfettamente quantità e modi di fare dolci. ciao gatta, miao miaoooo

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  5. sì serena, hanno mani preziose ed anche un po' magiche

    llg

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  6. non è una ricetta vegana... questo post quindi non può piacermi..ahahhahaa
    GD

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  7. uauauaua, no non è vegana, ma posso sempre rimediare con un saporito post che parli di fave e cicorie...mai mangiato?

    llg

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  8. Grazie Lucia, la torta di mele delle Lena è arrivata proprio al momento giusto...Gnamm!
    Ah,che dolcezza infinita...

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