venerdì 3 febbraio 2012

Sez. 8 marzo Tema: Silvana, mia nonna.




Mia nonna Silvana, la mamma di mia mamma,  nacque a Savona il tredici ottobre del millenovecentodiciotto. Era la quinta di nove figli e si dice che il bisnonno Ettore, agronomo, avesse per amante una cugina di secondo grado e che con la bisnonna Fiorina litigassero furiosamente per questo, i troppi figli e i pochi denari. La bisnonna l’aveva voluto sposare a tutti i costi perché era bello e aveva gli occhi azzurrissimi, ma questa è un’altra storia.
Il fatto è che mia nonna non è mai stata nulla di simile all’idea che un bambino può avere di una nonna. Per esempio mia nonna fumava. Ma non una o due sigarette dopo il caffè: lei si incuneava quotidianamente nei polmoni un pacchetto di “Stop” senza filtro. Però sosteneva che fosse volgare per una donna fumare per strada perciò quando usciva per fare le sue commissioni per accendere la sigaretta si sedeva al bar. Tutta la casa della nonna era permeata dalla puzza di fumo e da uno strato giallastro di nicotina: un odore terribile. Eppure se qualcuno associa sua nonna al profumo di torta di mele e a me viene il groppo in gola quando passa davanti a un posacenere stracolmo.
Anche nell’aspetto non aveva proprio nulla di "nonnesco": era piccolina, bruna, con dei piedini numero trentaquattro di cui andava fierissima. La nonna Silvana pur dichiarandosi seguace di Madame Cocò aveva un guardaroba pieno di gonnelloni svolazzanti in colori vivaci soprattutto ricchi di fantasie floreali e di rosso, turchese e verde smeraldo che accostava con una disinvoltura da diva. Aveva gli occhi di un turchese intenso e non usciva mai di casa senza un’abbondate riga nera intorno agli occhi, orecchini azzurri e una passata di rossetto rosso geranio. Eppure, nonostante l’uso esagerato dei colori  non è mai stata volgare, appariscente sì ma mai volgare. Forse perché non fumava per strada?.
Una cosa da nonna, oltre a preparare dei ravioli paradisiaci, la sapeva fare: lavorava benissimo a maglia. Bisognava supplicarla a lungo e il modello doveva piacere anche a lei, però il maglioncino che mi ha fatto per i miei diciott’anni è ancora nel mio armadio, perfetto come quando lo ha sferruzzato.
Nonna Silvana era anche terribilmente polemica, irragionevolmente critica, verbalmente aggressiva, prepotente, anaffettiva e brontolona. Per consolarti dopo una sbucciatura di ginocchio invece di darti una caramella o una coccola sentenziava: “è l’arte che entra!” e ti lasciava lì, perplessa con il sangue tamponato da un batuffolo di cotone. Per tutta la vita è stata in lite con almeno due o tre fratelli a rotazione ma ha adorato una cognata. Ha sfidato le perpetue del paese disertando la chiesa ma ha tolto il saluto a parenti lontani per aver divorziato. Ha avuto un padre fascista ma un marito partigiano.
Ricordo che nel duemilatre in chiesa, durante il funerale della nonna, mia mamma ha sussurrato a mia zia: “Se davvero esiste il Paradiso, papà da adesso ha finito di vivere”. Ecco questa era mia nonna Silvana ma io, sinceramente, non l’avrei voluta diversa da così.

MB

26 commenti:

  1. Bellissimo e mi ha commossa!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. io voglio un sacco di bene a manubirba e alla su nonna che se la mia nonna e la su nonna fossero iute alla stessa chiesa o si odiavano o si dicevano il rosario a gara di sprissiunisimo a pigliare a muzzicuna e a forconate alle badanti con due denti e a minchia dura.

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    1. sarebbe stato bellissimo sia in caso di amore sia d'odio!!!! Per la cronaca: mia nonna la badante non l'ha mai voluta nemmeno sentir nominare. Così è finita in casa di riposo col suo enfisema, l'ossigeno incazzata come una tarantola perché non poteva fumare. Minchia durissima!!!!

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    2. la mia ce ne aveva tre ma lei non ne voleva manco una e le furcuniava tutte e i vicini si divertivano. Una vita in chiesa e i porconi che ho sentito a lei in bocca in vecchiaia sorprenderebbero il più minchiadura dei blasfemi.

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    3. mitica nonna! quelle di oggi sono troppo sfumate.

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  4. Il bello della rete è per me rimbalzare con le dita sulla tastiera, come farei con gli occhi al supermercato, in una ricerca spasmodica dell'etichetta, della confezione, della carta che più possa appagare la mia personale sete emotiva.
    Ed eccomi allora, complice forse i miei 39,6 di insanità febbrile, che mi vedo approdare in questo scaffale. Scaffale che attrae la mia curiosità perchè, seppur nascosto in uno di quei market di altri tempi che ben sono lontani dal volantino settimanale, dall'offerta irripetibile che rimpiangerai tutta la vita se non sarà tua, ti ricorda che esistono ancora quei prodotti genuini che erano persi nella tua memoria, la MANUBirba.
    Proprio in questi giorni, pensavo al fatto che la mamma di mia mamma, classe millenovecentoquattrordici mi ha fatto da mamma per 7anni, purtoppo non posso dire lo stesso per mio nonno, del quale ricordo la folta barba bianca e una proverbiale pazienza nel tenermi a cavalcioni al passaggio a livello, in attesa dell'nnnnesimo treno della giornata.
    E sapete cosa me lo ha fatto ricordare? Me lo ha fatto ricordare chi per anni ha detto che il mio lavoro era medio, nella norma, nulla di eccezzionale. Quella stessa persona non più tardi di 4 giorni fa mi ha risevato una grandissima opportunità di carriera, sciolinandomi le mie innumerevoli doti organizzative, la mia innata capità nel togliermi dall'impiccio ecc ecc. e Mio figlio ho detto io ?? due anni e mezzo ?? che mi corre in contro la sera a braccia aperte aspettando quell'ora di gioco prima di crollare esausto nel suo mondo ovattato di sogni da bambino ??? Mio figlio è grande oramai mi sono sentito rispondere e poi mica solo io ho un figlio !!! e poi, con il pc puoi sempre lavorare da casa.
    Bei ricordi quelli dei nonni, io non li sostituirei per nulla al mondo nel mio album della vita, ma vorrei che mio figlio, possa costruire il suo non dimenticato nel pre e post scuola, perchè il papà in fin dei conti deve fare solo qualche fermata di autobus in più, ma questa è un altra storia.

    Perdonerete gli errori le omissioni, il lessico e quant'altro di errato in questo Delirio febbrile.

    Semper Fidelis

    L.J

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    1. Carissima la verità è che per noi donne in Italia è sempre stata dura e lo sarà ancora per un bel po'.
      Abbiamo però dei punti di forza: la solidarietà, l'ironia e la scrittura che aiuta a sfogare nervoso e a far rivivere i bei ricordi. Consolati pensando che almeno tu hai un maschio: io pure femmina l'ho fatta la figlia! Dai resisti e ... scrivi!
      Manubirba

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    2. L.J. ma che piacere sapere di essere arrivata in questo BLOG per caso! Vedrai ti piacera'! Anzi se hai voglia di scrivere anche tu sarai la Benvenuta, sappilo!!

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  5. Mi piacerebbe mischiare il DNA della Silvana con quello dell' Elisa per vedere cosa salta fuori: una Manu Birba??

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    1. Anzi..senza essere SOFT..la Silvana in realta' è l'avatar un po' piu' anzianotto della Manu Birba.
      AIUTOOOOOO

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    2. purtroppo il mio DNA è stato "imbastardito" con porzioni più delicate e non raggiungo i vertici sublimi della mia ava. Però, lavorandoci sopra ...
      manubirba

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  6. la battutaccia mollata a mo' di poker d'assi al funerale vale mille!!!
    W anche questa nonna, adottata!
    GD

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    1. e la cosa bella è che è TUTTO VERO!!!!
      Adottata come protettrice delle antinonne

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  7. Manubirba, com'è che mia nonna era tale e quale alla tua? Saremo mica cugine? Ti piacciono le patatine dell'Ikea con cipolla e panna acida? E i cavalli? Hai i capelli ricci e gli occhi azzurri? Controlliamo un po'.

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    1. Per i cavalli ho fobia ma la patatine sono la mia debolezza, Ikea è la mia seconda casa ma ho gli occhi marroncini e verdini (una cacata di bimbo, per intenderci). Comunque possiamo "farci cugine" lo stesso, a scuola tra compagne di banco si usa ...

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    2. Evviva, grazie signora maestra che mi hai fatto avere una cuggina!

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  8. MIIIII!! Non c'avevo mai pensato..Voi 2 non potete conoscerVi, sarebbe un bel casino.
    Caratterialmente siete identiche.

    Sisi è ricciola e fa kick boxing

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  9. Impresa davvero ardua sintetizzare in poche righe un personaggio del genere. Varrebbe la pena ampliare il racconto con aneddoti succulenti, che non mancheranno. Secondo me, questo è solo un buon inizio. Brava!
    zia E.

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    1. eggià, noi che abbiamo frequentato il personaggio vero sappiamo che ci uscirebbe un best seller. E' solo difficile scegliere gli aneddoti credibili perché la nonna raccontata così com'era sembra invenzione allo stato puro.
      Grazie zia, m'incoraggi!
      bacio
      manu

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  10. Senti questa Silvana è davvero tosta. Si una nonna coi fiocchi. Penso che in tutto quello che serbi di lei avrai anche una piega non visibile, nascosta che percepisci indiscutibilmente, una vena di femminilità nascosta che fa capolino anche qui, in quella riga attorno agli occhi o in quel rossetto geranio. Penso che le nonne...Evvica le nonne.
    Anche nella mia Abelarda c'è tanto della mia...
    Brava tu e la nonna.
    Evviva le nonne!!!!

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  11. Ma quanto ci mancano queste nonne? ... Perchè hanno saputo impressionare i nostri ricordi più di chiunque altro ? Grazie Manubirba bello e commovente davvero!
    bg

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  12. Che bella e che tosta nonna Silvana dalla scorza dura e la lingua affilata.
    llg

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  13. Credo se la ricordino in molti la nonna Silvana.Una donna d'altri tempi che le donne di adesso se le fumerebbe tutte!Odio il politically correct come anche le persone troppo perfettine!Con la Silvana c'avrei anche sicuramente litigato, ma w chi ha coraggio di essere se stesso e se ne sbatte del giudizio degli altri....abbasso il conformismo!Devo dire che l'arte ti è entrata comunque!!!

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