Svolgimento
Le bambole sono sempre state la mia passione. Con loro potevo starmene in pace per i fatti miei e riempire la mia quotidianità di carezze, bisbigli e intimità. Era per me quasi una droga o una specie di talismano. Conservo ancora una foto che mi ritrae in braccio a mio padre con in mano la mia prima bambolina bionda : una triade perfetta.
Dopo la bambolina feticcio, arrivò il primo Cicciobello, il bambolotto che piangeva quando lo premevi sulla schiena. Smetteva solo se gli davi il succhiotto. Era biondissimo, coi boccoli e gli occhi azzurri. Ricordo ancora distintamente l’odore di lattice e colla che emanava. Aveva la sua bella carrozzina e ogni giorno lo mettevo a dormire finché io leggevo o scrutavo lo specchio in cerca di ispirazione per nuovi giochi.
Poi un giorno mi regalarono Cicciobello pipì, un bambolotto che beveva il latte dal biberon e mi dava un’enorme soddisfazione. Che meraviglia vedere quel liquido bianco lattiginoso sparire nella sua boccuccia rosata. Lo stupore e l’attesa più grande però era riservata al sacro momento della minzione!! Cicciobello Pipì, infatti, era proprio come un bimbo reale e la faceva davvero! Ero al settimo cielo.
Ad un certo punto, avevo accumulato un discreto numero di bambolotti ed ero diventata, come mia madre, una chioccia isterica. Così, decisi di emanciparmi e accantonai l’ultimo Cicciobello per darmi alla vita mondana. Fu il periodo che mi presi una cotta per lei, Barbie. Ricordo ancora distintamente il piacere che provavo accarezzando i suoi lunghi capelli dorati e manipolando all’infinito il suo corpo allungato, snodato e snello. Barbie aveva anche un discreto guardaroba per ogni occasione e mi divertivo a cambiarla di continuo. Avevo una passione speciale per le scarpine. Minuscole, colorate e tutte rigorosamente col tacco alto. Ecco un nuovo mondo da vivere e riempire di storie. Tutto questo mi portò alla mania delle manie: non smettevo più di giocare a un curioso gioco da tavolo che si chiamava “La Reginetta del Ballo”. Ricordo maratone di ore per incoronare la partecipante più glamour. Era un vero parossismo di edonismo e spensieratezza. Tutto così tremendamente semplice e scontato. Un tripudio di stereotipi rassicuranti.
La mia ultima Barbie, però, aveva una relazione complicata con la sua amica del cuore, Tanya e soffriva molto. A quel tempo Barbie era ancora fidanzata con Ken, un aitante ragazzo biondo con gli occhi azzurri. Aveva la riga in parte e i capelli leggermente ondulati. Stava sempre col suo amico Alan. Erano entrambi molto sportivi. Bastava dargli una spider o una tavola da surf e non li vedevi più per delle ore. Non mi è mai interessato più di tanto sapere quel che facevano insieme. Diciamo che avevo molto più interesse per Cicciobello perché almeno lui piangeva, faceva la pipì e beveva dal biberon. Ken invece aveva sempre quel sorriso idiota stampato sulla bocca e non avrebbe saputo distinguere un Caravaggio da un Michelangelo.
La cosa curiosa è che la mia ultima Barbie ha provato in tutti i modi a farmelo capire. Quando io la facevo baciare con Tanya, le piaceva un sacco, molto più i quando doveva sopportare quell’alito pesante di Ken. Ma io, imperterrita, le facevo fare sempre i soliti giri di walzer e i soliti viaggi in camper con quell’impiastro di Ken e del suo amico. Meno male che poi ho smesso di tormentarla e almeno lei si è fatta la sua vita. Di recente, mi ha mandato una cartolina. Lei e Tanya vivono a San Francisco e organizzano crociere per sole donne ai Caraibi.
Non è tutto, ho pure saputo che Ken e Alan hanno adottato il mio Cicciobello e vivono felici a Manhattan.
Nel frattempo, io son quasi riuscita a farmi venire una depressione e c’ho messo vent’anni a capire che quella barbie ero io.
Bea Ary
Ma se la Barbie eri tu, com'è che la casa a San Francisco non l'ho mai vista?
RispondiEliminaMa senti, se tu c'hai la teresina io che ci posso fare??Te ne avrò parlato mille volte!! :-) Dai torna a giocare coi bambolotti.
EliminaCoi bambolotti mica ci giocavo: ho provato a giocare col Big Jim ma mi stufavo. Ho anche guardato sotto il costume dell'Aquaman di mio cugino, ma aveva le mutande pressofuse (con pacco a rilievo). Ho anche cercato di intortare la figlia dei vicini a giocare a scacchi coi pupazzetti di Walt Disney, ma avevamo solo due Paperino, una Nonna Papera e troppi Topolino, almeno cinque (cazzone maledetto d'una pantegana saccente)...
EliminaPreferivo giocare da solo, con serpenti e insetti di gomma, o costruendo delle casette di sassi per i Puffi che non avevo
ah ah ah!!!! noto che la Barbie ha segnato la vita di molte di noi... hai capito però con la Tanya...e vorrei vederli Ken e Alan col Cicciobello al Greenwich Village...
RispondiEliminaProprio!E Cicciobello che farà? ;-)
EliminaGreenvillage a NY? Proprio quella con le statue? Cicciobello era seduto tra la coppia Ken e Alan da una parte e Barbie e Tanya dall'altra
EliminaCLA
Adoro questo post! Io di Barbie ne avevo sette, numero magico. Mia nonna mi faceva stupendi abitini all'uncinetto e io sfogliavo Topolino occhieggiando le pubblicità della Barbiepiscina, del Barbiecavallo, del Barbiecamper...tutti troppo costosi! Cicciobello non l'ho mai avuto, lo regalarono a mia sorella, mentre a me toccò una stupida bambola che camminava (male) da sola. Credo che quella sia stata la scintilla di tutte le nostre rivalità. Adesso che ho un figlio sfogo su di lui la mia mancata cicciomaternity, solo che a mettergli il ciuccio a un metrottantatrè non ci arrivo!
RispondiEliminaBenvenuta, Bea!
R.L.
Grazie Roberta.Son contenta ti sia piaciuto il post! Che invidia gli abitini all'uncinetto!! :-)
EliminaRicordo ancora la prima Barbie che ha ricevuto mia figlia in dono... dopo meno di tre ore il pezzo più grosso di lei misurava un cm...
RispondiEliminaDa quando ho visto il tritato di Barbie sul terrazzo (avvenne lì lo scempio), io dormo con la porta chiusa a chiave.
GD
ho sempre capito di di essere diversa!! sicuramente uno dei miei primi traumi da bambina : non capire cosa ci fosse di bello nelle barbie! chi mi spiega cosa ci provano le bambine a stare ore a pettinare e far parlare queste creature!?! per non parlare di ken!! bleah!! lo trovavo odioso!! troppo bello e perfetto per i miei gusti... con quel biondo insignificante e senza peli!! ahahAha tutto ma non le barbie!! e così iniziai a non capirmi con le altre bambine... AG
RispondiEliminaHo sempre voluto essere una Barbie e avere una spider 124 rosso aragosta !
RispondiEliminaSono l'unica??
Non sei l'unica. Anche io ho sempre avuto una Barbi invidia. Così bella e perfetta. Da perfetta educazione alla fighetta perbene...Insomma non sono mai riuscita a raggiungere quelle vette e così ho capito che l'8 marzo era la festa giusta.
EliminaCLA
Siamo in due ma io sono sempre stata bruna, piccola e rotonda e credo sia stato a causa della Barbie che non mi sono mai piaciuta. Lei così bionda con quelle cosce lunghissime e quel vitino da vespa...secondo me è da lì che iniziano tutte le paturnie...Paturnie si dice anche nel resto d'Italia?
RispondiEliminaBG
oh sisisi!! lo penso anche io! ahha quanto desideravo quei bei capelli biondi e lisci, e quelle scarpe taccate rosa shoking!
EliminaKen pero' non glielo invidiavo..
Ken...si nemmeno io.
EliminaCLa
Pare che lo abbiano visto in uno spettacolo di drag col Meis...e aveva le scarpe rosa schocking!
Eliminaoh la barbie ha scatenato le donne del blog con i loro ricordi e le loro ansie in merito! Ok, non è il caso che aggiunga le mie eh eh eh
RispondiEliminaMeis
Per terminare il pensiero che stavo coltivando: mi è venuta a noia dopo la presa di coscienza che la donna non è la Barbi, anche l'anti-Barbi. C ioè tutto l'opposto: che è una Barbi invidiosa ...dell'uomo.
RispondiEliminaA questo punto mi trovavo davvero ingarbugliata come in una caduta degli dei: la fine di tutti i miti. Mi sono rifugiata nell'unico simbolo ancora degno: Madre Teresa di Calcutta.
CLA
vogliamo parlare di quello che facevo fare a Big Jim e a He-Man?
RispondiEliminafacciamo di no. no.
EliminaTroppo scontato Bartucca! Dovevi essere un po' piu' sibillino :)
EliminaAry! io ho avuto un bambolotto carino ma aspecifico a 5 anni, poi non ho mai voluto i Ciccibelli perché piangevano in modo straziante e mi mettevano troppa tristezza... sarà per questo che ho un minimo sindacale di istinto materno?!
RispondiEliminaBarbie una in particolare con mille vestiti e un trilione di scarpe tacco 12.
Sì, la Barbie siamo noi: le scarpe ora le metto io, il numero ormai lievita come lo spread e sto cercando di stipare in più armadi, dicendo come una tossica: "questo paio é l'ultimo, giuro che smetto!".
Ah come ti capisco Ale!!Le scarpe le puoi anche guardare senza lo specchio!!!Ti siedi e te le rimiri...una goduria!!Ho appena comprato un paio di boots in england...e la collezione cresce!Grazie per il commmento!!:-)
Eliminakd 10
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